gianluigi paragone stefano patuanelli giuseppe conte marco travaglio

“L’INCONTRO PATUANELLI-CASTELLUCCI? SE FOSSE ACCADUTO CON UN MINISTRO DI UN ALTRO PARTITO MARCO TRAVAGLIO AVREBBE SCRITTO PAGINATE” – PARAGONE SBRANA I SUOI EX COLLEGHI GRILLINI: “IL MOVIMENTO È UNA TRUFFA POLITICA, L’OPPOSTO DELLA FORZA CHE DOVEVA ESSERE, UN PARTITO PLASTIFICATO CHE DICE COSE FINTE. CONTE È IL GRANDE PAVONE NEL MONDO SILICONATO DEI 5 STELLE, GRILLO DISERTA PERCHÉ SI VERGOGNA”

Sarina Biraghi per “la Verità”

 

GIUSEPPE CONTE - STATI GENERALI M5S

Giuseppe Conte ieri è intervenuto agli Stati generali del M5s lanciando una bella stoccata ad Alessandro Di Battista senza mai nominarlo: «Ci si imbatte spesso nel dilemma tra coerenza delle proprie idee e possibilità di cambiare opinione. È un dilemma mal posto, la coerenza è sicuramente un valore, ma quando governi devi valutare la complessità e avere il coraggio di cambiare le idee, quando ti accorgi che le nuove sono migliori di quelle che avevamo. E se la coerenza delle stesse idee fa male al Paese si ha l' obbligo morale di cambiarle, spiegando perché il cambiare idea è una cosa giusta».

travaglio conte

 

Poco prima Dibba, infatti, aveva scritto un post durissimo su Facebook contro i vertici del Movimento: «Si pubblichino i voti che ciascuno dei 30 delegati nazionali ha ottenuto.

Perché è giusto conoscere il peso specifico delle idee di coloro che sono stati scelti e per smetterla una volta per tutte di definire "dissidenti" coloro che, su molti aspetti, hanno il solo torto di non aver cambiato opinione».

 

Arcuri Conte

Il premier e il dissidente alla riunione più tipica della liturgia dei partiti a testimoniare lo stato di un Movimento «che è una truffa politica in corso, l' opposto della forza popolare che doveva essere, che sta truffando gli elettori rinnegando tutte le promesse sulle questioni basilari, dall' Europa al green all' acqua pubblica», dice il senatore ex grillino Gianluigi Paragone che incalza: «Del resto lo stato del M5s è rappresentato dalla plastificazione della scenografia e dalle persone finte che hanno messo in questi Stati generali: un partito plastificato che dice cose finte.

 

ALESSANDRO DI BATTISTA - STATI GENERALI M5S

L' ambizione di questi simil piddini era di fare le damigelle del Pd, e pensare che erano quelli che andavano sugli autobus e invece oggi non hanno capito che servivano più mezzi pubblici per combattere il Covid. Però abbiamo un super commissario come Domenico Arcuri che si occupa di Covid e Ilva».

GIANLUIGI PARAGONE IN OSPEDALE DOPO L'INCIDENTE IN SCOOTER

 

Ieri il premier ha detto che è bene cambiare idea. «Conte è il grande pavone nel mondo siliconato dei 5 stelle, un testimonial perfetto, quando non fa il Papa col Natale» mentre Beppe Grillo diserta «perché si vergogna, dovrebbe fare uno spettacolo contro sé stesso e i suoi figli».

 

stefano patuanelli question time in senato 1

Neanche le accuse di Di Battista serviranno a smuovere il M5s perché «lui resterà una minoranza con tanti voti, sono sicuro che alla conta lui sarà il più votato ma sta dentro un partito che ha già tutto apparecchiato, un Movimento che ha tradito, rinnegato e ucciso il padre, e che ha come scopo tutto tranne che la verità».

 

giovanni castellucci foto di bacco (2)

La mancanza di trasparenza per Paragone è il nuovo corso del M5s come dimostrerebbero i pentastellati al governo. «Lucia Azzolina che nasconde i dati del suo concorso; Alfonso Bonafede, che ha liquidato Nino Di Matteo e ha scarcerato i boss; Stefano Patuanelli che incontra Giovanni Castellucci, che non dovrebbe contare niente e invece si scopre essere un manovratore dei Benetton, con una senatrice ex assistente di volo e quindi esperta di Alitalia. Se fosse accaduto con un ministro di un altro partito Marco Travaglio avrebbe scritto paginate. Senza dimenticare un vice ministro al Mef come Laura Castelli che andrebbe bene per dare ripetizioni serali a ragioneria o un gaffeur come il sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano che confonde libanesi con libici».

 

LAURA CASTELLI STEFANO BUFFAGNI PAOLA PISANO

Per Paragone il M5s ha perso la dignità nel momento in cui «si è ammogliato col Pd e ha deciso di diventare junior partner del governo dimenticando la raccolta delle firme per uscire dall' euro e abbracciando follemente Bruxelles e le sue regole facendosi portare per mano da dirigenti e boiardi di Stato».

 

beppe grillo davide casaleggio 9

Insomma Stati generali fatti di botulino mentre i grillini rischiano di sparire alle prossime elezioni. Intanto però Di Maio punta sempre alla leadership. «È il politico perfetto, non democristiano perché faremmo torto alla scuola Dc, vuole sopravvivere a tutto perché fuori dal Palazzo è niente. E così inciucia, rinnega, si accoda, piazza i suoi uomini», conclude Paragone, che oggi mette insieme in Italexit, unica forza antieuropeista, tutti quelli convinti che Bruxelles sia un grande inganno.

gianluigi paragonecasaleggio bugani grilloParagone Di BattistaGIANLUIGI PARAGONE NICOLA MORRAluigi di maio e manlio di stefano spazziniDI MAIO DI BATTISTA FICO STATI GENERALI M5SGIANLUIGI PARAGONEgianluigi paragone si astiene dalla fiducia al conte bisLUIGI DI MAIO STATI GENERALI M5SELENA BONETTI LAURA CASTELLIGIANLUIGI PARAGONE CON ALESSANDRO DI BATTISTA E DUE ATTIVISTI A TIVOLI - DICEMBRE 2019

Ultimi Dagoreport

software israeliano paragon spyware whatsapp alfredo mantovano giorgia meloni peter thiel

DAGOREPORT – SE C’È UNO SPIATO, C’È ANCHE UNO SPIONE: IL GOVERNO MELONI SMENTISCE DI AVER MESSO SOTTO CONTROLLO I GIORNALISTI COL SOFTWARE ISRAELIANO DI “PARAGON SOLUTIONS” - PECCATO CHE L’AZIENDA DI TEL AVIV, SCRIVE "THE GUARDIAN", NON FACCIA AFFARI CON PRIVATI, MA VENDA I SUOI PREGIATI SERVIZI DI HACKERAGGIO SOLO A “CLIENTI GOVERNATIVI” CHE DOVREBBERO UTILIZZARLI PER PREVENIRE IL CRIMINE - CHI AVEVA FIRMATO IL CONTRATTO STRACCIATO DAGLI ISRAELIANI PER "VIOLAZIONI"? QUAL È "L'ABUSO" CHE HA SPINTO PARAGON A DISDETTARE L'ACCORDO? – ANCHE IL MERCATO FIORENTE DELLO SPIONAGGIO GLOBALE HA IL SUO BOSS: È PETER THIEL, IL “CAVALIERE NERO” DELLA TECNO-DESTRA AMERICANA, CHE CON LA SOCIETA' PALANTIR APPLICA L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE AL VECCHIO MESTIERE DELLO 007…

barbara berlusconi

DAGOREPORT - BERLUSCONI ALLA SCALA SI È VISTO UNA SOLA VOLTA, MA IL BERLUSCONISMO SÌ, E NON AVEVA FATTO MALE CON FEDELE CONFALONIERI, CHE FU PRESIDENTE DELLA FILARMONICA DELLA SCALA E BRUNO ERMOLLI, POTENTISSIMO VICEPRESIDENTE DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA - INVECE BARBARA B. LA SI VIDE DUE VOLTE, AL BRACCIO DI PATO, L’EX ATTACCANTE DEL MILAN. LA SUA NOMINA NEL CDA DELLA SCALA? DONNA, GIOVANE… E POI CON QUEL COGNOME! LA COMPETENZA? BEH… LA PASSIONE MMM…: PERCHÉ, DA QUEL GIORNO CHE VENNE CON PATO, NON SI È PRESA UN BEL PALCO ANZICHÉ TORNARE ALLA SCALA SOLO QUINDICI ANNI DOPO DA CONSIGLIERE/A?

vincenzo de luca elly schlein nicola salvati antonio misiani

DAGOREPORT – VINCENZO DE LUCA NON FA AMMUINA: IL GOVERNATORE DELLA CAMPANIA VA AVANTI NELLA SUA GUERRA A ELLY SCHLEIN - SULLA SUA PRESUNTA VICINANZA AL TESORIERE DEM, NICOLA SALVATI, ARRESTATO PER FAVOREGGIAMENTO DELL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA, RIBATTE COLPO SU COLPO: “DOVREBBE CHIEDERE A UN VALOROSO STATISTA DI NOME MISIANI, CHE FA IL COMMISSARIO DEL PD CAMPANO” – LA STRATEGIA DELLO “SCERIFFO DI SALERNO”: SE NON OTTIENE IL TERZO MANDATO, DOVRÀ ESSERE LUI A SCEGLIERE IL CANDIDATO PRESIDENTE DEL PD. ALTRIMENTI, CORRERÀ COMUNQUE CON UNA SUA LISTA, RENDENDO IMPOSSIBILE LA VITTORIA IN CAMPANIA DI ELLY SCHLEIN…

osama almasri torturatore libico giorgia meloni alfredo mantovano giuseppe conte matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – LA SOLITA OPPOSIZIONE ALLE VONGOLE: SUL CASO ALMASRI SCHLEIN E CONTE E RENZI HANNO STREPITATO DI “CONIGLI” E ''PINOCCHI'' A NORDIO E PIANTEDOSI, ULULANDO CONTRO L’ASSENZA DELLA MELONI, INVECE DI INCHIODARE L'ALTRO RESPONSABILE, OLTRE ALLA PREMIER, DELLA PESSIMA GESTIONE DELL’AFFAIRE DEL BOIA LIBICO: ALFREDO MANTOVANO, AUTORITÀ DELEGATA ALL’INTELLIGENCE, CHE HA DATO ORDINE ALL'AISE DI CARAVELLI DI RIPORTARE A CASA CON UN AEREO DEI SERVIZI IL RAS LIBICO CHE E' STRAPAGATO PER BLOCCARE GLI SBARCHI DI MIGLIAIA DI NORDAFRICANI A LAMPEDUSA – EPPURE BASTAVA POCO PER EVITARE IL PASTROCCHIO: UNA VOLTA FERMATO DALLA POLIZIA A TORINO, ALMASRI NON DOVEVA ESSERE ARRESTATO MA RISPEDITO SUBITO IN LIBIA CON VOLO PRIVATO, CHIEDENDOGLI LA MASSIMA RISERVATEZZA - INVECE L'ARRIVO A TRIPOLI DEL TORTURATORE E STUPRATORE DEL CARCERE DI MITIGA CON IL FALCON DELL'AISE, RIPRESO DA TIVU' E FOTOGRAFI, FUOCHI D’ARTIFICIO E ABBRACCI, HA RESO EVIDENTE IL “RICATTO” DELLA LIBIA E LAMPANTE LO SPUTTANAMENTO DEL GOVERNO MELONI - VIDEO

ursula von der leyen giorgia meloni

URSULA VON DER LEYEN, CALZATO L'ELMETTO, HA PRESO PER LA COLLOTTOLA GIORGIA MELONI - A MARGINE DEL CONSIGLIO EUROPEO INFORMALE DI TRE GIORNI FA, L’HA AFFRONTATA CON UN DISCORSO CHIARISSIMO E DURISSIMO: “CARA GIORGIA, VA BENISSIMO SE CI VUOI DARE UNA MANO NEI RAPPORTI CON TRUMP, MA DEVI PRIMA CONCORDARE OGNI MOSSA CON ME. SE VAI PER CONTO TUO, POI SONO CAZZI TUOI” – LA REAZIONE DELLA SEMPRE COMBATTIVA GIORGIA? DA CAMALEONTE: HA ABBOZZATO, SI È MOSTRATA DISPONIBILE E HA RASSICURATO URSULA ("MI ADOPERO PER FARTI INCONTRARE TRUMP"). MA IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA NON HA ABBOCCATO, PUNTUALIZZANDO CHE C’È UNA DIFFERENZA TRA IL FARE IL "PONTIERE" E FARE LA "TESTA DI PONTE" – IL “FORTINO” DI BRUXELLES: MACRON VUOLE “RITORSIONI” CONTRO TRUMP, MERZ SI ALLONTANA DAI NAZISTI “MUSK-ERATI” DI AFD. E SANCHEZ E TUSK…