OGGI POLVERINI FINIRA’ NELLA POLVERE (MA LE DIMISSIONI DI SDE-RENATA NON BASTANO) - UNA REGIONE SENZA UN BARLUME DI RAGIONE: I PARTITI (TUTTI, COMPRESO L'IDV CHE DELLA LEGALITÀ E DELLA TRASPARENZA FA UN PUNTO DI FORZA) ASPETTANO CHE GLI SCANDALI ESPLODANO PRIMA DI PROMETTERE (INVANO) DI NON RICADERE NEGLI STESSI ERRORI - E POI SI CHIEDONO PERCHÉ GRILLO VINCE..

Maria Teresa Meli per "Corriere della Sera"

Se le indiscrezioni di ieri troveranno conferma e Renata Polverini oggi darà le dimissioni si potrà - forse - 
mettere la parola fine a una vicenda sordida che ha avvilito la politica. E l'avverbio è d'obbligo. Forse, perché 
finora la Regione Lazio è andata avanti di scandalo in scandalo, senza ritrovare la strada della trasparenza: il
caso Marrazzo, la Sanità, e ora questa storia che definire avvilente sarebbe un eufemismo.

Quando i partiti si trovano nei guai annunciano rinnovamenti radicali, dimezzamenti delle spese e grandi 
riforme. Dopo qualche mese si scopre che i cambiamenti sono stati pochi, le spese sono state 
moderatamente ridotte e le riforme si sono perse per strada. Ci si augura che questo non sia il caso del Lazio
. E si spera che quello che è successo sia d'insegnamento a tutti. Adesso basta promesse, basta invocazioni 
di non meglio specificati lavacri. Dateci la banalità: degli onesti governanti. Possibilmente anche capaci.

Nessuno, sia chiaro, vuole fare un processo alle intenzioni. C'è però un elemento che lascia adito al dubbio 
anche per il futuro. Il Pd e i radicali hanno messo tutte le loro spese in rete solo dopo lo scandalo che si erano 
ben guardati dal denunciare prima. Per il resto, nessun gruppo ha esibito tutte le ricevute delle spese fatte 
con i soldi degli italiani. Hanno ritenuto che un rendiconto generale e generico bastasse a mettersi la 
coscienza a posto. Un discorso a parte merita il Pdl: lì è uscito di tutto di più, ma non per l'ansia di fare pulizia 
in casa propria, bensì a causa di una guerra tra bande. 
Hanno evitato di specificare voce per voce le loro spese l'Udc, i Verdi, l'Idv.

Sì, proprio il partito di Di Pietro, 
che tuona ogni giorno contro gli altrui scandali. Forse sarebbe il caso che l'ex magistrato inviti i suoi a fare 
chiarezza. 
All'appello mancava anche la lista Polverini. Che però ieri sera ha provveduto in fretta e furia a mettere in rete 
il suo bilancio senza specificare tutte le voci. 
Ecco questi sono i partiti che dovrebbero resuscitare il Lazio. Permetteteci di dubitare. Il rinnovamento non si 
fa a parole, ma con atti concreti, Per esempio, dimostrare, ricevute alla mano, in che modo si sono spesi i 
proventi delle tasse dei cittadini.

Quello che è accaduto nel Lazio è troppo grave: non è consentito a nessuno 
lasciare zone d'ombra. 
Nel pieno del polverone suscitato dalle spese pazze della regione, Polverini può pure ritenere di non dover 
fare vita spartana e pranzare in un lussuoso ristorante della Capitale, come ha fatto ieri. Questo è affar suo e 
riguarda la sua sensibilità. Ma ora le dimissioni non bastano. L'obbligo di essere trasparente le impone di 
chiedere alla sua lista di fornire tutte le ricevute e le spiegazioni convincenti riguardo alle spese fatte. Lo 
stesso vale per gli altri. I cittadini vi giudicheranno, anche perché avete speso tutti i loro soldi.

 

POLVERINI FIORITO IN TV jpegPOLVERINI E FIORITO fiorito polveriniFRANCESCO BATTISTONI grillo di pietro PIERO marrazzo

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