SUL PATTO DI STABILITÀ I VERI NEMICI DI GIORGIA MELONI SONO I SUOI AMICI - I NEO-FASCI SPAGNOLI DI VOX E I POLACCHI DEL PIS SONO PEGGIO DEI TEDESCHI, QUANDO SI TRATTA DI REGOLE SUI CONTI PUBBLICI: CHIEDONO AZZERAMENTO DEL DEFICIT E SI OPPONGONO ALL’UNIONE FISCALE, GRANDE CAVALLO DI BATTAGLIA DELLA DUCETTA. IN PRATICA, PER LA TANTO AUSPICATA “FLESSIBILITÀ”, LA SORA GIORGIA DEVE FARE ASSE CON L’ODIATO EMMANUEL MACRON…
Estratto dell'articolo di Valerio Valentini per “il Foglio”
Convincere i principali leader europei che di troppo rigore si muore: questo è […] l’obiettivo che Giorgia Meloni si è posto per l’autunno, quando i negoziati sul nuovo Patto di stabilità entreranno nella fase decisiva. E tocca sperare che con Olaf Scholz, Emmanuel Macron e Ursula von der Leyen, la premier saprà essere più convincente […] di quanto non abbia saputo esserlo […] coi suoi alleati europei.
O forse perfino con se stessa, se è vero che Meloni è da ormai tre anni presidente di un partito, Ecr, che, sui temi economici, sostiene tesi contrarie alle sue. […] Situazionismo patriottico.
MELONI SENZA VOX - VIGNETTA DI VAURO
Basta leggere la “visione” che il gruppo dei Conservatori espone nel suo manifesto: “Ecr ritiene che è assolutamente giusto che tutti i paesi europei dimostrino responsabilità economica e fiscale. La prudenza economica a livello nazionale dovrebbe essere incoraggiata, e non penalizzata”.
[…] Non è recente, tuttavia, questa bizzarra incompatibilità tra il programma meloniano e quello di Ecr. Durante la campagna per le europee del 2019, per dire, l’allora Spiztenkandidat dei conservatori, il ceco Jan Zahradil, invocava delle “procedure facilitate per l’uscita dei singoli stati membri dall’eurozona e il ritorno alle loro valute nazionali”.
GIORGIA MELONI SANTIAGO ABASCAL
E’ vero: come la Meloni d’allora: solo che lui le invocava come punizione “per i paesi che non sono in grado di rispettare i vincoli del Patto di stabilità”. Se insomma l’Europa avesse preso la direzione auspicata da Fratelli d’Italia, nel 2019, oggi l’Italia governata da Meloni sarebbe stata costretta a tornare alla lira.
[…] Ne è passato di tempo. Però le divergenze, tra Meloni e i suoi alleati, rimangono. A luglio la premier italiana esaltava la campagna elettorale dei suoi “amici patrioti spagnoli” di Vox, […]. Se non fosse che, al dunque, toccherà capire come vorrebbero cambiarla, l’Europa […. Perché per Meloni, si sa, l’austerity va archiviata.
giorgia meloni e mateusz morawiecki a varsavia
E invece il suo querido amigo Santiago Abascal promette di “elaborare i presupposti per base zero, indicando come obiettivo la progressiva eliminazione del deficit e del debito pubblico”. […]
E poi c’è Mateusz Morawiecki, il più solido degli alleati di Meloni. L’ultima volta che andò a trovarlo a Varsavia, era luglio, la premier parlò di “visione comune” sulla revisione del Patto di stabilità: “Per noi deve ovviamente supportare anzitutto la crescita”. E forse non sapeva, Meloni, che per lanciare la sua campagna in vista delle elezioni di ottobre, il fido Mateusz, a marzo, aveva convocato una conferenza stampa straordinaria per magnificare il taglio del deficit conseguito dal suo governo (“Significativamente saremo non oltre il 3 per cento”), con conseguenti vantaggi sul debito (“Saremo intorno al 49-50 per cento, mentre la media europea è dell’85 per cento”).
SAMANTHA VOX - MEME BY EMILIANO CARLI
[…] Morawiecki ha più volte ribadito […] la sua ferma contrarietà alle politiche di omologazione fiscale. Che è poi lo stesso principio su cui puntano anche i conservatori dell’Lkr tedesco, pure loro alleati di FdI […]. Ed è bizzarro, perché l’unione fiscale è da sempre uno dei grandi pilastri della retorica di Meloni: “Senza unione fiscale, l’unione monetaria resterà sempre monca, e qualsiasi politica comunitaria sul bilancio insostenibile”, diceva la capa di FdI un anno fa. Peccato che Morawiecki fosse distratto. […]
SANTIAGO ABASCAL GIORGIA MELONI LA SCONFITTA DI VOX ALLE ELEZIONI IN SPAGNA - VIGNETTA BY MAURO BIANI GIORGIA MELONI MATEUSZ MORAWIECKI SANTIAGO ABASCAL