matteo renzi partito democratico

IL J’ACCUSE DI RENZI È UN COLPO MORTALE PER IL PARTITO DEMOCRATICO – DOPO LE SPARATE DI MATTEUCCIO CONTRO MINNITI E GENTILONI SUI MIGRANTI, NEL PD TIRA ARIA DI SCISSIONE – SALTA LA PAX ZINGARETTIANA E RIEMERGONO CORRENTI E FAZIONI: CON L’EX  SEGRETARIO CHE CERCA DI RIPOSIZIONARSI A SINISTRA E PRENDE GLI APPLAUSI DI ORFINI E DELLA BOSCHI – CALENDA SI INCAZZA DI BRUTTO E LOTTI MEDITA DI LEVARE LE TENDE DOPO LO SCANDALO CSM

Renzi e Gentiloni

IL J’ACCUSE DI RENZI - https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/renzi-fa-39-harakiri-pd-migranti-prima-pagina-207802.htm

 

LA REPLICA DI GENTILONI - https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/dipartito-democratico-ndash-gentiloni-replica-rsquo-accuse-harakiri-207866.htm

 

RENZI DÀ IL COLPO DI GRAZIA NEL PD TIRA ARIA DI SCISSIONE

Pasquale Napolitano per “il Giornale”

 

gentiloni e renzi

Matteo Renzi affonda il colpo mortale contro il Pd. Carlo Calenda e Luca Lotti preparano la scissione. Si riapre la resa dei conti tra i dem. L' ex segretario si affida a Repubblica, giornale d' area, per affondare il coltello nella piaga del Pd targato Zingaretti. Anticipando una rottura ormai inevitabile. Nella lettera consegnata al quotidiano, Renzi spara contro l' ex ministro dell' Interno Marco Minniti e l' ex capo del governo Paolo Gentiloni. Sembra un intervento preparato, studiato, in un momento in cui il partito è già alle prese con lo scandalo Csm, per far saltare ogni tentativo di unità. E aprire la strada a uno strappo definitivo.

matteo renzi

 

L' ex premier sceglie il tema immigrazione per vendicarsi. E togliersi qualche sassolino dalle scarpe. L' atto di accusa è contro Minniti e Gentiloni. Ma il bersaglio dell' invettiva è la pax zingarettiana. Renzi boccia la linea sull' immigrazione assunta dai dem nel 2017, quando lui aveva già lasciato la poltrona di premier a Palazzo Chigi: «L' abbiamo sopravvalutata quando nel funesto 2017 abbiamo considerato qualche decina di barche che arrivava in un Paese di 60 milioni di abitanti, una minaccia alla democrazia.

 

minniti gentiloni

Il crollo nei sondaggi del Pd, secondo Renzi comincia proprio «quando si esaspera il tema arrivi dal Mediterraneo e allo stesso tempo si discute lo Ius soli senza avere il coraggio di mettere la fiducia come avevamo fatto sulle Unioni civili. Geometrica dimostrazione d' impotenza: allarmismo sugli sbarchi, mancanza di coraggio sui valori. Il successo di Salvini inizia lì». Per Renzi poi, aiutare i migranti a casa loro «è una priorità. Bisogna investire in Africa senza lasciare che lo faccia solo la Cina. Bisogna implementare la strategia energetica del Sud, dall' Egitto al Mozambico». Dire «aiutiamoli a casa loro», secondo lui non è sbagliato, ma «è sbagliato non farlo».

matteo orfini maria elena boschi sul palco centrale della festa dell unita

 

Parole che fanno saltare subito la tregua tra le varie anime del Pd. Si rivedono correnti e fazioni. Con Renzi si schierano Maria Elena Boschi e Matteo Orfini. Anche se l' ex presidente Pd precisa: «Lo dicemmo in pochissimi: io, l' allora ministro Orlando e pochi altri. Oggi sono felice che questa riflessione sia più condivisa anche da chi allora non lo disse». Zingaretti replica e rimanda il pallone nel campo del rottamatore: «Renzi era il segretario e rieletto con grande consenso dalle primarie Pd. Faccio fatica a credere che questi temi gli siano sfuggiti di mano, quindi interpreto l' intervista anche come una severa autocritica.

GENTILONI BOSCHI RENZI

 

Quello che penso in merito delle politiche migratorie l' ho detto ieri e ribadito oggi in un' intervista. Ma quello che è sbagliato è vivere nel passato, quasi un eterno regolamento dei conti che ci isola dalla società, che invece ci chiede un progetto, una visione, politiche per il lavoro, lo sviluppo. Faccio un appello a tutti i dirigenti del Pd: interventi per costruire e pensare il futuro non per logorare il presente». Il più duro è l' ex ministro Carlo Calenda: «Molte parti condivisibili ma non l' attacco a Paolo Gentiloni e Minniti. A prescindere dal fatto che i provvedimenti sono tutti stati votati dal Pd di cui eri segretario, sai benissimo che l' emergenza c' era eccome. Non ricominciamo a farci del male».

matteo renzi carlo calenda

 

L' europarlamentare del Pd chiede unità ma lavora in silenzio a un nuovo movimento politico: lo staff di Calenda nelle settimane scorse ha spedito un sms a tutti i firmatari del suo manifesto dando appuntamento a inizio 2020 per lanciare un nuovo soggetto politico moderato. E lavora alla scissione anche Luca Lotti, ormai ospite non più gradito tra i dem dopo lo scandalo toghe. Lotti ha riunito i 70 parlamentari della sua componente, ipotizzando l' addio al Pd dopo la tornata elettorale delle regionali nel 2020.

CARLO CALENDACARLO CALENDAgentiloni e renzi 3FRANCESCHINI RENZI GENTILONI

Ultimi Dagoreport

mario draghi praga

DAGOREPORT - MA DRAGHI, COSA SI ASPETTAVA COL SUO DISCORSO AL SENATO, DA PARTITI CHE AVEVANO GIA' AFFOSSATO IL SUO GOVERNO E LA SUA AMBIZIONE QUIRINALIZIA? E SE È ANDATO VIA SBATTENDO LA PORTA, STIZZITO (“VEDO CHE GUARDATE L’OROLOGIO, PER CUI VI RINGRAZIO”) - EPPURE LE SUE PAROLE CONTENEVANO UNA PROPOSTA IMPORTANTE: FINANZIARE IL RIARMO CON EUROBOND - DIETRO IL NO A URSULA, CHE GLI AVEVA PROPOSTO DI COORDINARE IL PIANO REARM EU, PRIMA PASSO A UNA FUTURA DIFESA EUROPEA, CI SONO DUE MOTIVI... -VIDEO

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – COME MAI IMPROVVISAMENTE È SCOPPIATA LA PACE TRA JOHN ELKANN E FRATELLI D’ITALIA? IL MINISTRO DELLE IMPRESE, ADOLFO URSO, SI È SPINTO A DEFINIRE L’AUDIZIONE DI YAKI ALLA CAMERA COME “UN PUNTO DI SVOLTA NETTO” – AL GOVERNO HANNO FATTO UN BAGNO DI REALISMO: INNANZITUTTO LA CRISI DELL’AUTOMOTIVE È DRAMMATICA, E I GUAI DI STELLANTIS NON DIPENDONO SOLO DAI DANNI FATTI DA TAVARES - E POI CI SONO I GIORNALI: ELKANN È PROPRIETARIO DI “STAMPA” E “REPUBBLICA” (E DELL'AUTOREVOLISSIMO SETTIMANALE "THE ECONOMIST). MOSTRARSI CONCILIANTI PUÒ SEMPRE TORNARE UTILE…

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - DELIRIO DI RUMORS E DI COLPI DI SCENA PER LA CONQUISTA DEL LEONE D’ORO DI GENERALI – SE MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS-CALTA-MILLERI, TENTA DI CONQUISTARE I VOTI DEI FONDI ANNUNCIANDO LA POSSIBILITÀ DI METTERE SUL PIATTO IL SUO 13,1% DI GENERALI, SOLO DOMANI ASSOGESTIONI DECIDERÀ SE PRESENTARE UNA LISTA DI MINORANZA PER LEVARE VOTI ALLA LISTA DI NAGEL-DONNET, PER LA GIOIA DI CALTA-MILLERI (LA DECISIONE È NELLE MANI DEI FONDI CONTROLLATI DA BANCA INTESA) - FINO AL 24 APRILE, TUTTO È INCERTO SULLE MOSSE IN GENERALI DI ORCEL: CHI OFFRE DI PIÙ PER IL 9% DI UNICREDIT? E CHE FARÀ INTESA DI CARLO MESSINA? AH, SAPERLO...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...