IL PD VUOLE CANCELLARE LA DATA DEL 5/11 – INSIEME AL CALCIO IN CULO CHE RICEVERA’ IN SICILIA, INCASSERA’ UNO SCHIAFFO ANCHE DA OSTIA – SUL LITORALE ROMANO RISCHIA DI RACIMOLARE GLI STESSI VOTI DI CASA POUND: POCO PIU’ DEL 10%. PRIMO PARTITO RESTA M5S, ANCHE SE IN CALO DAL 44% PRESO NELLE ULTIME ELEZIONI
L’ombra di Casa Pound ad Ostia si allunga tanto che in molti parlano di un imminente sorpasso sul Pd nelle elezioni che si terranno il prossimo 5 novembre. Lo dicono i molti sondaggi riservati pubblicati sia su Il Foglio che sul Messaggero e che danno il candidato del partito di estrema destra in forte crescita. Luca Marsella di Casa Pound e sondato infatti al 5,8% in una rilevazione apparsa sul quotidiano romano. Il giornale diretto da Cerasa lo da addirittura al 10%.
Quanto basta per far drizzare le antenne al Pd e soprattutto al suo candidato al X municipio: Athos De Luca. L’esponente del Pd raccoglierebbe un poco lusinghiero 12%. Lontanissimo sia dal Movimento 5 Stelle al 28% (ma nel 2016 aveva preso il 44%) sia dal centrodestra unito al 18%.
I camerati di Casa Pound festeggiano cosi i risultati. “Volevamo riempire piazza Anco Marzio – ha dichiarato Marsella – per dimostrare che ad Ostia CasaPound puo vincere e ci siamo riusciti. I sondaggi ci danno al 10% ma io credo che siamo in forte crescita”. “La mia candidatura oggi e sostenuta da tutta la societa civile: famiglie dei quartieri popolari e imprenditori, pensionati e studenti, disoccupati e commercianti.
“Siamo l’ultima speranza dopo il fallimento del M5S per rilanciare un territorio massacrato da due anni di commissariamento e da amministrazioni fallimentari della vecchia politica”, ha sottolineato Marsella che non nasconde di puntare al ballottaggio.
L’exploit di Casa Pound certifica lo stato di crisi del Pd romano. Dopo un anno e oltre di commissariamento a seguito delle vicende di Mafia Capitale che hanno portato all’uscita di scena di Ignazio Marino, i dem hanno scelto in estate il nuovo segretario cittadino. Si tratta di Andrea Casu che subentra a Matteo Orfini. A lui il difficile compito di riorganizzare il partito che ha perso la citta, finita nelle mani dei Cinque Stelle, ma anche pezzi di elettorato. Che ora guardano al Movimento 5 Stelle ma soprattutto a destra. All’estrema destra.