candidati primarie centrosinistra

MA IL PD VUOLE PERDERE A ROMA? -2 – CON I SONDAGGI CHE DANNO GUALTIERI IN CADUTA LIBERA, I GURU DELLA COMUNICAZIONE DEM PENSANO BENE DI SCODELLARE UNA FOTO DRAMMATICA DEI CANDIDATI ALLE PRIMARIE DEL CENTROSINISTRA: UN QUADRETTO DI RARA E INSOSTENIBILE TRISTEZZA. IL SEGRETARIO DEL PD ROMANO ANDREA CASU: “ABBIAMO COSTRUITO UNA SQUADRA CHE VINCE” (SICURO?)

Da romatoday.it

 

CANDIDATI PRIMARIE CENTROSINISTRA

Firmata la carta della coalizione di centrosinistra: appuntamento a due passi dalla Piramide per Roberto Gualtieri, Tobia Zevi, Imma Battaglia, Paolo Ciani, Giovanni Caudo, Cristina Grancio e Stefano Fassina. Alla presenza dei dirigenti della coalizione, i candidati a sindaco e partecipanti alle primarie del 20 giugno hanno sottoscritto gli intenti del fronte democratico e progressista.

Inizia in piccola polemica l’appuntamento a piazza Albania della coalizione di centrosinistra: convocati i candidati alle primarie comunali, per la firma del documento di intenti.

 

Roberto Gualtieri, esponente del Partito Democratico, tarda alcuni minuti. Imma Battaglia e Cristina Grancio, per Liberare Roma e per il Partito Socialista, sono visibilmente indispettite. Stefano Fassina chiede che si inizi: "Non sono la comparsa di Gualtieri", mormora. L’ex ministro dell’Economia arriva appena in tempo per evitare che il capannello si disperda e le intenzioni sembravano esserci.

 

ROBERTO GUALTIERI ENRICO LETTA

Onori di casa allora al segretario del PD Andrea Casu: "A Roma il centrosinistra ha imparato dai suoi errori", recita. "Siamo accanto al parco della Resistenza, un luogo per noi simbolico. Ringrazio tutti: i dirigenti politici che hanno discusso questa carta, i candidati sindaco, i partiti della coalizione”, scandisce: “In questo documento tratteggiamo la Roma della transizione ecologica, digitale e della giustizia sociale. Oggi abbiamo una squadra che è pronta a governare la città e lo slogan che abbiamo scelto è il simbolo del percorso: io, noi, Roma”.

 

Segue momento rituale di firma per tutti i candidati e diverse photo opportunity, all’ombra, al sole, seduti e in piedi: “Questa carta la sento un po’ mia”, dice Antongiulio Pelonzi, capogruppo uscente del PD e coordinatore del tavolo della coalizione. Per lui pronto il posto di guida della campagna elettorale di Roberto Gualtieri e, auspicabilmente, un incarico di peso in giunta. Si parlava di lui come successore di Sabrina Alfonsi al I Municipio ma era “più che altro una richiesta del territorio”; che l’attuale inquilina di via della Greca punti al Campidoglio è invece acclarato, ma per parlare della lista del PD “è presto”, dice Andrea Casu: “Oggi ci sono le primarie e la battaglia per la città”.

gualtieri letta 5

 

“Bisogna mettere al governo del Campidoglio il punto di vista del lavoro e del sociale. Vanno riqualificati i servizi pubblici a partire dalle aziende partecipate che non vanno privatizzate ma riqualificate, come affermiamo anche nella Carta di intenti”, dice ai giornalisti Stefano Fassina. “Corro alle primarie perché la democrazia senza partecipazione non è democrazia, per continuare l’esperienza di Ignazio Marino ignobilmente interrotta, perché a Roma servono rispetto, puntualità e correttezza”, dice Imma Battaglia per Liberare Roma, alludendo al ritardo di Gualtieri, definito “non un gentleman”. “Mi candido per dare un'opportunità ai cittadini romani che sono delusi da cinque anni di amministrazione Raggi, che pensano sia necessaria una radicalità delle scelte e allo stesso tempo credono da tempo che le strutture partitiche non siano in grado di compierle”, dice Giovanni Caudo.

 

gualtieri

“Sento tanto parlare di opere e progetti e meno di persone”, incalza Paolo Ciani:”Noi rimettiamo al centro la persona e le politiche di prossimità. Vogliamo rilanciare Roma che è una città universale. Se continuano a parlare solo di buche non riusciamo a guardare al di là del nostro naso”. “Sono qui per rappresentare la sinistra”, dice Cristina Grancio: “Tutti gli schieramenti che hanno governato Roma negli scorsi vent'anni hanno deluso; sulla carta sono tutti bravi, quando poi ti confronti coi poteri si abbassa la testa. C'è bisogno di novità e di persone che hanno coerenza e capacità di governare”. Tobia Zevi: “Obiettivo 100mila elettori. Vogliamo i romani e romane alle primarie, dobbiamo farlo sapere. Le primarie devono essere partecipate e non sfigate: io dico che ce la possiamo fare”. Roberto Gualtieri riallaccia il nodo dell’attualità, commentando la sentenza del TAR che annulla l’ordinanza regionale sui rifiuti: “Suggerisco all’amministrazione Raggi di leggere la sentenza, perché rileva che non c’è un Piano per i rifiuti per Roma: nel merito il tribunale condivide quello che dice la Regione. C’è ben poco da esultare dunque, c’è invece una situazione drammatica e fuori controllo”.

gentiloni nobili casu festa unita roma

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....