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PER CAPIRE IL “METODO TRUMP” IN POLITICA BISOGNA RICORDARE I COMANDAMENTI STRATEGICI CHE GLI INSEGNÒ IL MENTORE DELLA SUA GIOVENTÙ, L’AVVOCATO MACCARTISTA ROY COHN: “LA VITA NON È LO SPORT: SEGUI SEMPRE L’UOMO, NON LA PALLA” E “SE TI ATTACCANO CON UN COLTELLO TU RISPONDI CON IL BAZOOKA” – NON SOLO: NEL FILM “THE APPRENTICE”, CANDIDATO AGLI OSCAR, UN GIOVANE TRUMP SPIEGA: “LA VERITÀ NON ESISTE, OGNUNO HA LA SUA” - ECCO PERCHÉ IL PRIMO ATTO UFFICIALE DELLA SUA PRIMA PRESIDENZA, 20 GENNAIO 2017, FU QUELLO DI FAR SPIEGARE DAL SUO PORTAVOCE CHE C’ERA UNA FOLLA OCEANICA A SALUTARLO, MOLTO PIÙ DI OBAMA. NON ERA VERO, MA NON IMPORTA. BASTAVA FARE CACIARA…
Estratto dell’articolo di Matteo Persivale per il “Corriere della Sera”
«I clown sono i pali di sostegno che reggono il tendone del circo», diceva P.T.
Barnum (1810-1891), leggendario impresario circense e inventore del moderno showbusiness, e nessuno meglio di Donald Trump al giorno d’oggi ricorda questa lezione. […] neanche i fenomeni da baraccone più strani potrebbero sorreggere il perituro interesse del pubblico senza la presenza decisiva dei pagliacci.
La caciara è dunque il collante del metodo trumpiano: gli ha fatto vincere due volte la Casa Bianca e scalare il partito repubblicano che […] riposti in cantina i nobili ritratti di Lincoln, Eisenhower e Reagan, in Campidoglio approva speditamente ogni sua nomina — anche la più irrituale — senza fiatare […]
[…] La realtà dello show trumpiano segue invece i suoi ferrei comandamenti strategici, che gli insegnò il mentore della sua gioventù, l’avvocato maccartista Roy Cohn (sul rapporto tra i due c’è un film candidato agli imminenti Oscar, The Apprentice ): «La vita non è lo sport: segui sempre l’uomo, non la palla», e «se ti attaccano con un coltello tu rispondi con il bazooka».
E così, dopo le dichiarazioni piuttosto fortine sull’Ucraina («Zelensky nel suo Paese è al 4%») e la risposta tutto sommato pacata del presidente ucraino, ecco ieri la controrisposta con il bazooka retorico, classico metodo Cohn: Zelensky è un dittatore, la guerra l’ha cominciata lui, ha preso 350 miliardi di dollari da Biden ma senza Trump il Paese verrà annientato […] La Bbc ha tentato il fact-checking (i media americani si sono da tempo arresi): «Non è chiaro quale fonte il presidente stesse citando, dato che non ha fornito prove (ndr : sulla provenienza del 4% citato da Trump, i sondaggi danno in realtà Zelensky al 57%). Abbiamo chiesto alla Casa Bianca di chiarire questo aspetto».
In attesa (vagamente beckettiana) di una risposta dalla Casa Bianca che nel frattempo ha purgato dai briefing nello studio ovale l’ Ap — rea di non essersi uniformata alla dicitura «Golfo d’America» con la quale Trump ha rottamato «Golfo del Messico» — vale la pena ricordare un altro dei comandamenti di Roy Cohn, citato in una scena particolarmente inquietante del film The Apprentice.
La verità non esiste, spiega il giovane The Donald che ormai ha imparato la lezione e si appresta a rottamare il maestro ormai vecchio e malato: «Ognuno ha la sua». Ecco perché il primo atto ufficiale della sua prima presidenza, 20 gennaio 2017, prima puntata dello show, fu quello di far spiegare dal suo portavoce che c’era una folla oceanica a salutarlo, molto più di Obama. Non era vero, ma non importa. Bastava fare caciara.
donald trump e roy cohn
roy cohn in giallo a destra donald trump
ROY COHN E DONALD TRUMP