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IL RISVEGLIO DELLA CATTO-FORZA - PER FAR PASSARE LE UNIONI CIVILI IL PD VUOLE LIMITARE LA LIBERTÀ DI COSCIENZA - MA CON IL VOTO SEGRETO SARÀ IMPOSSIBILE INDIVIDUARE I FRANCHI TIRATORI - COME VOTERANNO I CATTOLICI GRILLINI?
Monica Guerzoni per il “Corriere della Sera”
in piazza per le unioni civili (9)
Davanti alla buvette Luigi Zanda estrae un foglietto dalla tasca: «I voti contro le pregiudiziali? Saranno almeno 194...». La previsione del capogruppo Pd si rivelerà troppo ottimistica, perché l’asticella del fronte favorevole alle unioni gay si è fermata a 181 voti. «Pochini» ammette preoccupato un senatore dem, al quale non sono sfuggite quelle cinque lucine verdi accese sul tabellone, tra i banchi del Pd.
Il sospetto è che il malessere dei cattodem abbia cominciato a manifestarsi, a dispetto del patto siglato dal gruppo. E chissà se le citazioni di Moro e La Pira distillate dalla Cirinnà basteranno a contenere l’agitazione dei cattolici. Tanto più che Zanda intende limitare al minimo la libertà di coscienza.
in piazza per le unioni civili (8)
SARÀ IMPOSSIBILI INDIVIDUARE I FRANCHI TIRATORI
«Vedremo doppi e tripli giochini da entrambe le parti e sarà impossibile individuare i franchi tiratori», prevede il bersaniano Federico Fornaro. I sorvegliati speciali sono i 5stelle. E il capogruppo di Forza Italia, Paolo Romani, invita il premier a guardarsi dalle trappole: «Renzi può contare sulle truppe cammellate di Grillo e Verdini, ma poi ci sono i canguri, i cangurini e i controcanguri...».
LE SORPRESE DEL VOTO SEGRETO
Riccardo Villari (FI) sgranocchia noccioline alla buvette: «A voto segreto mi aspetto qualsiasi cosa. Avverto un forte sbandamento e una gran voglia di dare una bottarella a Renzi, anche da parte di Denis». Denis è Verdini, il leader dei 19 ex berlusconiani sui quali il Pd conta molto per portare a casa la legge.
Eppure alle due, quando si sono visti riservatamente al quarto piano di via Poli 29, tra i verdiniani tirava un’aria strana. «Associazione parlamentare ALA», è scritto sul portone da cui filtrano le voci. Si sente un senatore campano accalorarsi sull’adozione del figlio del partner e un altro, che confida i suoi dubbi: «Vogliamo aprire all’utero in affitto?».
MAURO: SOLO SEI O SETTE DI NCD TERRANNO
Poi i ragionamenti virano su un tema più politico. Racconta un siciliano: «Abbiamo parlato molto dei posti di Ncd al governo. Alfano ha pappato e adesso chiede lo stralcio dell’adozione?». Antonio Azzollini assicura che no, «non faremo tatticismi e voteremo compatti contro», eppure Mario Mauro si dice certo che «solo sei o sette di Ncd terranno, mentre gli altri sbragheranno e faranno da stampella a Renzi».
I CENTRISTI SI STUDIANO A VICENDA
I centristi, filogovernativi e non, si studiano a vicenda. Gaetano Quagliariello sostiene che «Verdini ha gli stessi interessi di Renzi, mentre alcuni verdiniani hanno interessi diversi». Poi prevede che «una quindicina di senatori Ncd» voteranno in gran segreto i passaggi indigeribili per i cattolici. Ma per Formigoni la legge è incostituzionale e il tandem D’Ascola-Sacconi spera nei voti segreti per impallinare il cuore della legge già all’articolo 3, con una «maggioranza contraria alla genitorialità omosessuale».
PD: GELO SULLA PROPOSTA ALFANO DI STRALCIARE LE ADOZIONI
Quagliariello medita un trappolone all’articolo 1, per «aprire alle unioni eterosessuali e scardinare il simil-matrimonio». A Palazzo Madama si contano una settantina di senatori non allineati e il centro è un magma incandescente.
Comprensibile allora il gelo con cui il Pd ha accolto la proposta di Alfano di stralciare la stepchild adoption in cambio del via libera al provvedimento. Il Ncd è diviso tra chi vuole sostenere Renzi e chi non può tradire il popolo del Family Day, tanto che in serata Alfano si è chiuso a discutere con ministri e parlamentari.
COME VOTERANNO I CATTOLICI GRILLINI?
Eppure i dirigenti dem si dicono convinti che «il 95 per cento di Ncd condivide la legge» e che Alfano si mostrerà grato per esser stato premiato dal rimpasto. «A voto segreto un po’ di Ncd arriva — sorride Francesco Russo — È gente seria, mica lo vanno a dire al Family day...».
Il vero enigma sono i 5stelle che possono far saltare il banco, anche se ieri hanno mantenuto i patti e votato per far andare avanti la legge. Al di là delle scelte che farà il direttorio, al Senato si contano una mezza dozzina di cattolici grillini refrattari a votare la stepchild adoption. Tanto che Morra, Santangelo, Giarrusso e altri vorrebbero chiedere ai vertici del M5S un nuovo passaggio attraverso il blog.