moscovici

GUERRA AI MERCATI - PER IL GOVERNO ARRIVA L'AVVERTIMENTO DEL COMMISSARIO UE AGLI AFFARI ECONOMICI, MOSCOVICI: “NON SIAMO INTERESSATI AD APRIRE CRISI CON L'ITALIA. DELLE SANZIONI SONO POSSIBILI MA NON E’ NEL MIO SPIRITO - FARÒ IN MODO CHE L'ITALIA RESTI NELLO SPIRITO COMUNE - SE AUMENTA IL DEBITO COSA SUCCEDE? IL TASSO DI INTERESSE AUMENTA. GLI ITALIANI NON DEVONO SBAGLIARSI: OGNI EURO IN PIÙ PER IL DEBITO È UN EURO IN MENO PER LE AUTOSTRADE, PER LA SCUOLA, PER LA GIUSTIZIA SOCIALE”

moscovici

1 - MOSCOVICI, OGNI EURO DI DEBITO È TOLTO AI SERVIZI

(ANSA) - "Se gli italiani continuano a indebitarsi, cosa succede? Il tasso di interesse aumenta, il servizio del debito diventa maggiore. Gli italiani non devono sbagliarsi: ogni euro in più per il debito è un euro in meno per le autostrade, per la scuola, per la giustizia sociale": lo ha detto il commissario agli affari economici Pierre Moscovici ospite della tv francese Bfm.

 

2 - MOSCOVICI, QUANDO PAESE SI INDEBITA SI IMPOVERISCE

(ANSA) - "Voglio continuare il dialogo con le autorità italiane, dicendo che rispettare le regole non è per noi, ma è per loro, perché quando un paese si indebita, si impoverisce": lo ha detto il commissario agli affari economici Pierre Moscovici ospite della tv francese Bfm. "Quando siamo indebitati siamo inchiodati, non possiamo agire. Fare rilancio economico quando uno è indebitato si ritorce sempre contro chi lo fa, ed è sempre il popolo che paga alla fine", ha detto Moscovici. Per il commissario "possiamo fare misure sociali e ridurre il deficit", ma "facendo delle scelte".

LUIGI DI MAIO MATTEO SALVINI

 

3 - MOSCOVICI, NON INTERESSATI AD APRIRE CRISI CON L'ITALIA

(ANSA) - "E' verosimile che il deficit strutturale dell'Italia aumenterà", e dopo aver valutato la manovra abbiamo "diverse risposte". Ma ""la mia riflessione di stamattina è semplice: non abbiamo interesse a una crisi tra la Commissione e l'Italia": lo ha detto il commissario agli affari economici Pierre Moscovici ospite della tv francese Bfm.

 

4 - MOSCOVICI, SANZIONI POSSIBILI MA NON È NEL MIO SPIRITO

 (ANSA) - "Delle sanzioni sono teoricamente possibili, è previsto dai trattati ma io non sono nello spirito da sanzioni, non lo sono mai stato": così il commissario agli affari economici Pierre Moscovici ospite della tv francese Bfm parlando a proposito dell'Italia. "Farò in modo, nel mio dialogo con le autorità italiane, che l'Italia resti nello spirito comune", ha aggiunto, ricordando che "pacta sunt servanda, le regole vanno rispettate, e queste regole non sono stupide: se il debito sale creiamo una situazione instabile".

 

conte di maio salvini

"Ci sono delle procedure: il 15 ottobre il bilancio italiano arriva nel mio ufficio, e in quel momento i miei servizi lo valuteranno. Poi abbiamo diverse risposte: la prima, diamo l'ok; la seconda, cominciamo uno scambio con il Governo e gli diciamo che non va, che bisogna fare delle correzioni, che bisogna rispettare le regole; terza risposta, diciamo che non va per niente bene e respingiamo questo bilancio. E' una possibilità che esiste nei nostri testi, e che non si è mai verificata finora", ha detto Moscovici.

 

5 - DI MAIO, PAROLE MOSCOVICI INTERLOCUTORIE,DEBITO CALERÀ

(ANSA) - "Considero l'intervento di Moscovici interlocutorio, le preoccupazioni sono legittime ma il governo si è impegnato a mantenere il deficit/pil al 2,4% e vogliamo ripagare il debito". Così il vicepremier Luigi Di Maio ha commentato le dichiarazioni del commissario Ue Pierre Moscovici, assicurando a margine di un convegno che "il debito scenderà ".

giovanni tria 5

 

6 - DI MAIO, NON PREOCCUPATO DA SPREAD E BORSA

 (ANSA) - "Non sono preoccupato perché nei prossimi giorni vogliamo incontrare tutti i soggetti pubblici e privati che rappresentano la realtà del mercato e ribadire che nel 2,4%" ci sono anche "15 miliardi di euro di investimenti, è il più grande piano di investimenti mai fatto in Italia". Così il vicepremier Luigi Di Maio ha risposto ai cronisti che gli chiedevano se fosse preoccupato per l'andamento della Borsa e dello spesa e all'indomani del varo della nota di aggiornamento del Def.

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