DEPUTATI CON LE PIVETTI NEL SACCO - “ER PIOTTA” VEDE SFUMARE IL SUO RICCO VITALIZIO DA 4 MILA € AL MESE (DOVRÀ ASPETTARE ALTRI 10 ANNI), E ROSICA DIPLOMATICAMENTE: “GIUSTO COSÌ, PERÒ C’È IL RISCHIO CHE LA POLITICA DIVENTI SOLO PER I RICCHI E I FIGLI DI PAPÀ, IO VENGO DALLA BORGATA” - ANCHE IRENE LA PANTERONA PRIMA DICE CHE “IL TAGLIO È LOGICO”, POI SCARICA SUI BOIARDI DI STATO: “I VERI PRIVILEGI NON SONO IN PARLAMENTO MA NELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI”…

Giovanna Casadio per "la Repubblica"

Paolo Cento, ammetta che le dispiace non prendere il vitalizio essendo arrivato a un passo dall´averlo. Ora dovrà aspettare fino a 60 anni.
«Mah, certo che mi dispiace. Però i sentimenti personali devono lasciare il passo all´interesse generale. Giusto così, nel senso che la politica doveva fare un passo indietro per evitare che una campagna strumentale e demagogica tenti di cancellarla. Si è andati avanti con autoriforme a spizzichi e bocconi per timore di affrontare con chiarezza questi temi. Però c´è anche un rischio».

Quale?
«Stabilito che è bene intervenire sui costi di una politica che non si è messa in sintonia con gli umori del paese, neppure può essere ridotta a partecipazione di una élite privilegiata di ricchi e di figli di papà».

Lei non è un figlio di papà, era soprannominato "er piotta"...
«Piotta in romanesco significa "cento", sono borgataro, vengo dal Tufello, ho cominciato a fare politica a 15 anni e mi sono portato la mia storia facendo il sottosegretario di Padoa Schioppa. Non sono un fighetto della politica e credo nella politica come servizio. Per me è stato questo».

Comunque si aspettava di perdere il vitalizio?
«Me l´aspettavo invece, non poteva essere diversamente. Comunque voglio leggere la delibera dei collegio dei questori per valutarla anche tecnicamente. Attenti, ripeto, a non fare diventare la politica una cosa per ricchi».

Quanto avrebbe preso di vitalizio?
«Ho fatto tre legislature e credo che avrei preso 4 mila euro netti al mese».

Da gennaio?
«Da luglio, compio a luglio cinquant´anni».


2- PIVETTI: TUTTO NORMALE, MA QUELLI DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE NON PAGANO MAI...
Matteo Cruccu per "Corriere.it"

Fu il più giovane presidente della Camera della storia della Repubblica. E avrebbe avuto diritto a diventare anche una "giovane" pensionata: ma il taglio dei vitalizi ai parlamentari ha fatto un brutto scherzo a Irene Pivetti. All'ex-leghista, oggi 48enne, mancava solo un anno e mezzo per aver diritto all'emolumento: «Ah sì? Io credevo me ne mancassero sette» dice lei. «Pensavo di dover andare a 55...». Beh, le dispiace?: «Ma no, mi sembra del tutto logico, lo trovo normale». E Ilona Staller che ci è andata per il rotto della cuffia?: «Ma no...Tra i difetti che mi mancano c'è l'invidia. La verità è un'altra: ci sono altre caste che non vengono toccate. Il parlamento è l'unico che paga perché eletto dal popolo».

LIQUIDAZIONI DA FAVOLA - Con chi ce l'ha? «Con quelli che hanno liquidazioni da favola. I grand commis pubblici. Liquidazioni da favola che potrebbero mantenere tre generazioni. I parlamentari prenderanno mensilità sontuose, ma son solo 12, quelli ne hanno 16». Insomma, la Pivetti ce l'ha con il livore anti-parlamentare: «Da Tangentopoli continuano a sparare contro i politici: non hanno ancora finito. In tutte le famiglie c'è una percentuale di persone non perbene, ma questo non toglie nulla alla dignità del parlamento.»

 

PAOLO CENTO Irene Pivetti il premier mario monti

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