LA ‘REMUNTADA’ DEL CAV – DOPO IL VIA LIBERA AI SERVIZI SOCIALI BERLUSCONI PUNTA ALLA ‘RIMONTA ELETTORALE’ - PER EVITARE DI ARRIVARE DIETRO RENZI E GRILLO PRONTA UNA CAMPAGNA ANTI-EUROPEISTA – UNO DEGLI SLOGAN: ‘BASTA CON L’EURO MONETA STRANIERA’

Amedeo La Mattina per ‘La Stampa'

Vediamo prima come va a finire. Se mi daranno la possibilità di parlare e fare campagna elettorale vi prometto una grande rimonta elettorale». Cauto, non dà nulla per scontato, ma Berlusconi è più sollevato dopo il via libera del Pg Lamanna ai servizi sociali. Il cupo pessimismo che aveva preso l'ex Cavaliere e tutta Forza Italia si è stemperato. Nei giorni scorsi tra i parlamentari si era diffuso il panico per l'ipotesi degli arresti domiciliari.

«Quando c'è di mezzo lui - dicevano nei corridoi della Camera e del Senato - i magistrati hanno sempre usato la mazza». Ieri invece l'ex premier ha cominciato a vedere uno spiraglio, ma agli addetti alle dichiarazioni consiglia il basso profilo. Una linea consigliata caldamente dagli avvocati Ghedini e Coppi per evitare che proprio in zona Cesarini i magistrati si sentano sotto attacco. Per la verità è stato lo stesso Berlusconi a dire, non più tardi di due giorni, che «la sinistra, avvalendosi del suo braccio giudiziario, vuole impedire al leader del centrodestra di condurre la campagna elettorale». E il capogruppo Brunetta, rompendo la consegna del silenzio, ha paragonato il condannato per frode fiscale a San Suu Kyi, il Nobel privata della libertà dal regime birmano.

Calma e gesso. Toni bassi. L'ex premier non si fida fino in fondo dei magistrati di Milano. E comunque per lui rimane la ferita e l'umiliazione di essere stato condannato per un «reato infamante», l'umiliazione dei servizi sociali. Tuttavia meglio degli arresti domiciliari e del bavaglio. Sempre che alla fine nel dispositivo non ci siano troppe limitazioni di movimento e comunicazione con l'esterno. Ma secondo gli avvocati di Berlusconi non sembra questa l'aria che si respira al Tribunale di Milano.

E allora l'ex Cavaliere ha deciso di accendere i motori di Forza Italia e dei Club Forza Silvio per costruire la rimonta elettorale e soprattutto per recuperare tempo e terreno perduto rispetto ai diretti competitori, dentro e fuori il centrodestra. Berlusconi ha notato che La Lega è cresciuta nei sondaggi, sfiorando il 5% sulla linea anti-euro. Fratelli d'Italia della Meloni lepenista sono attorno al 3% e stanno lottando ventre a terra per superare la fatidica soglia del 4%.

Poi c'è il Nuovo Centrodestra di Alfano che si sarebbe già assicurato il superamento di questa soglia grazie all'alleanza con l'Udc. Tutti voti sottratti a Forza Italia e pescati in quello che una volta era il bacino elettorale del centrodestra. Ma il vero problema di Berlusconi è l'«abbraccio mortale» di Renzi e non arrivare terzo, dopo Grillo. Sarebbe una vera umiliazione, la perdita della centralità politica di Forza Italia che deve i conti con le lacerazioni interne e l'appannamento del suo ex leader carismatico.

Adesso, se andrà ai servizi sociali, l'ex Cavaliere intende subito scatenarsi nella campagna elettorale, e puntare tutto sulle questioni economiche, sulla critica all'Europa e all'austerità imposta dalla Merkel. «Basta con l'euro moneta straniera», potrebbe essere uno degli slogan. La Ghisleri ha spiegato a Berlusconi che in un periodo di crisi economica continuare a parlare di giustizia non paga. E poi corre il rischio di perdere i servizi sociali. La missione della rimonta è di superare 5 Stelle e di riconquistare il secondo posto. La media dei sondaggi danno a Fi il 20,3% (per la verità alcuni sondaggi danno il 16 e il 18%). Grillo al 22%. l'ex premier è convinto che la sua ridiscesa in campo, dopo mesi di silenzio, potrà fruttare almeno il 3%. Intanto tra oggi e domani sono attesi ad Arcore i capigruppo Romani e Brunetta, Toti e Verdini per chiudere le liste delle Europee.

 

 

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