PASSO CARRAI – PER LA PRIMA VOLTA, IL GOVERNO MELONI INVOCA IL GOLDEN POWER PER BLOCCARE LA VENDITA DI UN’AZIENDA DI DRONI E INTELLIGENZA ARTIFICIALE. PICCOLO DETTAGLIO NON SECONDARIO: IL FONDATORE DELLA SOCIETÀ È MARCO CARRAI, STORICO AMICO E GRANDE SPONSOR DI MATTEO RENZI! L’OPERAZIONE BLOCCA LA VENDITA DI “TECNOLOGIA INTELLIGENTE” A “NEBIUS”, FORMALMENTE SOCIETÀ DI DIRITTO OLANDESE, MA CHE SI SOSPETTA SIA SOLO UNA SCATOLA VUOTA SOTTO IL CONTROLLO DELLA RUSSA YANDEX…
Estratto dell’articolo di Giuliano Balestreri per “la Stampa”
[…] Il governo Meloni, per la prima da quando è entrato in carica - lo scorso ottobre -, ha invocato il Golden Power per bloccare un'operazione piccola, ma potenzialmente strategica. Ma a far assumere alla mossa di Palazzo Chigi i contorni della spy story sono due elementi.
Il primo: il fondatore nonché proprietario di Tecnologia Intelligente è Marco Carrai, storico amico e sponsor dell'ex premier Matteo Renzi, esperto di cybersecurity e con una vasta rete di rapporti dagli Stati Uniti a Israele, fino alla Russia.
GOLDEN POWER SULLA VENDITA DI TECNOLOGIA INTELLIGENTE A NEBIUS
Il secondo: il governo ha formalmente fermato la vendita a una società di diritto olandese, quindi comunitaria. Il sospetto, però, è che la vendita agli olandesi altro non sia che un portage alla Russia. A Reuters due fonti governative hanno spiegato la preoccupazione di Palazzo Chigi è dovuta ai rapporti che legano Nebius e Yandex, la "Google russa" che avrebbe finanziato diversi attività degli olandesi.
Peraltro nell'intesa con Carrai, all'imprenditore sarebbero arrivati solo 10 mila euro, mentre due milioni di finanziamenti di TI sarebbero stati garantiti da Yandex. La holding di Yandex è già registrata in Olanda e dalla fine dello scorso anno sta studiando il modo di ridurre al massimo i legami con la Russia attraverso la cessione della proprietà e del controllo dei principali asset del gruppo, compresa la divisione cloud, per svilupparli lontano da Mosca.
Altri, invece, sospettano che Nebius altro non sia che una scatola sotto il controllo diretto di Yandex. Di certo c'è che Carrai conosca personalmente Arkady Volozh, oligarca fondatore di Yandex, ma non lo vede da quanto è stato colpito dalle sanzioni occidentali.
Lo stesso Carrai ha più volte ripetuto che Yandex «è olandese e ha tra i maggiori azionisti fondi Usa. I soldi non sono russi». Ad alimentare i dubbi, però, c'è il ruolo di Alfred Alexander de Cuba, amministratore di Nebius, ma che secondo il Fatto Quotidiano «risulta essere l'uomo degli affari esteri del gigante russo, visto che guida decine di sue società in Olanda, Svizzera, Finlandia, Moldova, Francia e Cina, e firma i documenti contabili di Yandex per la Sec americana». […]