PER SPOSTARE LE GALLINE DI LOMBARDO CI VUOLE LA SCORTA DELLA POLIZIA - NAPOLITANO “DIMENTICA” PANNELLA E I RADICALI S’INCAZZANO - RE GIORGIO PRONTO AL TRASLOCO - ELICOTTERO “SALATO” PER SDERENATA - CROSETTO IN QATAR? - AVELLINO PROVINCIA DI BENEVENTO: RIVOLTA IRPINA - ALAIN ELKANN DIVORZIATO “GRECO” - A PALERMO IL PROCESSO-CARDINALE - UNA CELLA PER STRONATI?...

A cura di Gianluca Di Feo e Primo Di Nicola per "l'Espresso"

1 - IL TRASLOCO DI LOMBARDO...
M.G
. - L'operazione transumanza di Raffaele Lombardo non si ferma. Nonostante "l'Espresso" abbia raccontato delle galline trasferite per diktat presidenziale da Palermo
a Catania con tanto di scorta della polizia, Lombardo, a poco meno di 48 ore dalle elezioni siciliane, ha continuato imperturbabile a trasferire i suoi "animali" e i suoi oggetti a spese dell'amministrazione pubblica, contando sui servigi della sua scorta. Ha soltanto preso qualche precauzione. Il van Mercedes della scorta era diventato troppo visibile
per i traslochi.

Con le galline padovane ormai al sicuro, restavano da trasferire una ventina di gallinelle sicule. Anche questa volta le piccole pennute di Lombardo sono state affidate alla polizia che ha usato un'utilitaria. Sono stati necessari altri due viaggi da Palermo a Catania: le ospiti pennute sono state fatte accomodare sui sedili posteriori. Alla fine della missione sono stati necessari tre lavaggi per cancellare l'olezzo delle galline. Ora il trasloco scortato è quasi finito: alla polizia sono stati affidati decine di faldoni di documenti riservati e centinaia di libri.

2 - SU NAPOLITANO LO SCONTENTO RADICALE...
M.U
. - Non è passata inosservata tra i Radicali la mancanza di ogni riferimento a Marco Pannella e alla sua battaglia per l'amnistia e la condizione delle carceri nel volume fresco di stampa contenente gli interventi sulla giustizia di Giorgio Napolitano. Se ne è accorto il deputato Maurizio Turco che ha segnalato come, nello stralcio pubblicato nel volume
dall'intervento tenuto a palazzo Giustiniani il 28 luglio 2011, manchi proprio la parte nella quale il presidente lodava la figura di Pannella. E si domanda se la dimenticanza non sia dovuta alla polemica del leader radicale che da un anno chiede a Napolitano un messaggio alle Camere sulle carceri che apra la strada a un provvedimento di amnistia.

3 - GIORGIO VA IN SALITA...
E.M. - Presidenti cercano casa. Tra aprile e maggio le prime tre cariche dello Stato, salvo rielezione, dovranno cambiare anche la sede di lavoro. Gianfranco Fini sarà il presidente della Fondazione Camera e occuperà gli uffici a essa destinati. Giorgio Napolitano e Renato Schifani sono attesi a Palazzo Giustiniani. Schifani ha già adocchiato le stanze che furono di Francesco Cossiga, con affaccio sul Pantheon. Il Capo dello Stato occuperà gli spazi dell'ex presidente Oscar Luigi Scalfaro: 200 metri quadrati che guardano la Salita dei Crescenzi. Per la verità, c'è un quarto ex da accasare: il premier Mario Monti. Che tornerà a occupare gli uffici assegnatigli con la nomina a senatore a vita.

4 - L'ELICOTTERO DELLA POLVERINI...
D.L. - Renata Polverini rischia un conto salato per la gita in elicottero alla sagra del peperoncino di Rieti. La Corte dei Conti del Lazio indaga per danno erariale. L'episodio risale a un anno fa. Il 21 luglio 2011 il presidente della Regione Lazio, per riuscire a tagliare in tempo il nastro della prima fiera campionaria "Rieti cuore piccante", voluta dal consigliere Rai in quota Pdl Guglielmo Rositani, che è anche fondatore e presidente dell'Accademia reatina del peperoncino, chiese un passaggio a bordo di un elicottero noleggiato dalla Protezione civile per spegnere gli incendi estivi. Costo: 15 mila euro per un tragitto di 60 chilometri. All'epoca Polverini spiegò di avere pagato tutto di tasca propria. Dopo avere fatto i dovuti accertamenti la Corte dei Conti deve adesso decidere se procedere con l'istruttoria o archiviare.

5 - CROSETTO GIOCA IN DIFESA...
Guido Crosetto al bivio. Da una parte la politica, con il pensiero fisso su una possibile candidatura alle primarie del Pdl. Dall'altra invece gli affari. Il parlamentare piemontese ha raccontato di aver avuto una grossa offerta di lavoro dal fondo di investimento del Qatar, quello che tra l'altro ha appena acquistato la Costa Smeralda. D'altro canto l'esponente del Pdl, oltre ad essere un imprenditore privato nel settore delle carte prepagate, è stato sottosegretario alla Difesa proprio con una delega agli acquisti. E proprio nel settore della Difesa la Qatar Investment Authority avrebbe intenzione di effettuare le prossime iniziative finanziarie.V.D.

6 - IRPINI ALLA GUERRA SANNITA...
Ser. - È guerra aperta tra Avellino e Benevento. Il motivo? Quale tra le due sarà il capoluogo della futura provincia irpino-sannita. La legge sul taglio degli enti locali cancella, infatti, la provincia di Benevento, che dovrebbe perciò unirsi a quella di Avellino, contraria però a subire lo smacco di vedere la città sannita diventare capoluogo della futura provincia irpino-sannita perché è la città con un numero di abitanti maggiore.

La battaglia ora si combatte in tribunale: la provincia di Avellino ricorre al Tar del Lazio e la Regione Campania chiederà addirittura il parere della Corte Costituzionale sulla norma che taglia le province.

7- STRONATI DA CELLA...
D.L. - Rischia di finire in carcere l'ex presidente del Siena Calcio, Giovanni Lombardi Stronati. Il tribunale del riesame di Roma ha accolto la richiesta di arresto del pm Giuseppe Cascini, che lo indaga per la bancarotta di una serie di sue società, tra cui l'Immobiliare Jovinelli, titolare dello storico teatro romano. Già in precedenza il riesame aveva avallato una analoga richiesta del pm, ma la decisione era stata annullata con rinvio dalla Cassazione.

Che adesso dovrà tornare a pronunciarsi sulla vicenda. In caso di conferma per Lombardi Stronati si apriranno le porte del carcere. Per il riesame «il sistematico ricorso a strumenti fraudolenti e cortine fumogene» da parte dell'imprenditore rende il carcere «l'unica misura concretamente idonea a fronteggiare un intenso ed insidioso pericolo di recidiva». Lombardi Stronati ha venduto il pacchetto di controllo del Siena nel gennaio 2010 a Massimo Mezzaroma.

8 - SEA, SINDACI D'ORO...
T. M. - I documenti preparati per la quotazione in Borsa della Sea, la società a controllo pubblico degli aeroporti milanesi, mostrano alcune retribuzioni che hanno preso il volo. Le più sorprendenti sono quelle dei sindaci, incaricati di vigilare proprio sui conti. Il presidente del collegio Giancarlo Giordano nel 2011 ha guadagnato 200 mila euro. E subito dietro
di lui c'è Raffaella Pagani, bocconiana vicina al presidente della Sea Giuseppe Bonomi, con oltre 192 mila euro l'anno. Per avere un'idea, i sindaci dell'Eni ne guadagnano al massimo 120 mila, quelli di Telecom 80 mila. Invece sulle piste di Milano e Malpensa i controllori dei bilanci fanno affari d'oro.

9 - ELKANN CHIUDE IL LIBRO GRECO...
S.T. - Lo si immagina perennemente contornato di libri antichi e stoffe damascate. Invece Alain Elkann, in un qualunque venerdì romano di pioggia e scioperi d'autobus, spunta a sorpresa, confuso tra la folla del tribunale civile, sezione divorzi, in compagnia di Rosy Greco, fresca nel ruolo di ex moglie, e due avvocatesse avvolte in una nuvola gozzaniana di foulard, cipria e rossetto.

Abito blu d'ordinanza, due taglie di troppo, cravatta in lana pure blu da ex trentenne degli anni Ottanta, guarda smarrito ora la Greco ora i legali: «E adesso che succederà?», chiede come guardando il fato da lontano. «Niente, tranquillo, è tutto finito», lo rassicura la Greco: «Siamo divorziati». E lui, quasi a scusarsi, sussurra un bizzarro: «Ah, non si sa mai. È un po' come prendere l'aereo: non sai mai se atterri». Le tre abbassano lo sguardo e, con spirito da premurose badanti, l'accompagnano verso l'uscita .

10 - CARDINALE FUORI CONCORSO...
Ne.Tro. - L'inchiesta su concorsi universitari truccati che coinvolge il sottosegretario alla Salute Adelfio Elio Cardinale, indagato per concorso in truffa, falsità ideologica e usurpazioni di funzioni pubbliche, è stata trasferita alla Procura di Palermo per competenza, in attesa dell'esito del ricorso in Cassazione presentato dai legali del sottosegretario.

Cardinale, «mediante raggiri e artifici» avrebbe favorito la figlia di un suo collega, Salvatore Novo, in modo da farle vincere nel 2005 un posto da ricercatrice. Giuseppina Novo, "la favorita", avrebbe conseguito la nomina in modo illegittimo, hanno scritto i pm di Bari prima che l'inchiesta venisse trasferita nel capoluogo siciliano.

Proprio alla Procura di Palermo, che ora l'ha indagata per la questione della nomina, lavora il marito. La Novo è, infatti, sposata con il pubblico ministero Dario Scaletta, un magistrato impegnato su indagini delicatissime e protagonista di brillanti operazioni. Da tre anni lavora infatti presso la direzione distrettuale antimafia.

 

Raffaele Lombardo giorgio napolitano pannella POLVERINI RENATA GUIDO CROSETTOALAIN ELKANN CON FIDANZATA NUVEAUX ROSI GRECO MASSIMO MEZZAROMA Lombardi Stronati

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE ARRIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…