PER CHI SUONA LA CAMPANIA? LE PRIMARIE PD DIVENTANO UN’AMMUINA: MIGLIORE E DI NARDO SI RITIRANO, L’EURODEPUTATO PD PAOLUCCI SI DIMETTE E SPUNTANO LE FOTO DI COZZOLINO E DE LUCA CON I “COSENTINIANI”

Ottavio Lucarelli e Conchita Sannino per “la Repubblica”

 

gennaro migliore giuseppe fioronigennaro migliore giuseppe fioroni

Esplodono le primarie in Campania, a poche ore dal fischio di inizio. E frana il Pd regionale, trascinando nel caos pezzi del partito nazionale. Gennaro Migliore, il deputato renziano che doveva, come terza opzione condivisa, disinnescare gli acerrimi sfidanti, l’ex sindaco di Salerno Vincenzo De Luca e l’eurodeputato Andrea Cozzolino, si ritira dalle consultazioni e accusa: «La mia scelta di partecipare alle primarie nasceva dalla profonda fiducia in questo istituto della democrazia; e dalla speranza di poter rappresentare una proposta di rinnovamento per la Regione. Ma, ora, entrambe le condizioni sono venute meno».

 

E annuncia che presenterà una proposta di legge per «regolare le primarie. Subito dopo, getta la spugna anche un altro concorrente, Nello Di Nardo, dell’Idv. I candidati restano in tre: in campo, con De Luca e Cozzolino, rimane il deputato socialista Marco Di Lello. Si vota, salvo altre clamorose sorprese, domenica dalle 8 alle 21, in 620 seggi allestiti (perfino in una parrocchia) da duemila volontari.

 

VINCENZO DE LUCAVINCENZO DE LUCA

Ma il Pd è nel caos. Una defezione dietro l’altra, porte che sbattono. Dopo l’eurodeputato Massimo Paolucci, che si è dimesso dal Pd (conserva il seggio a Bruxelles), denunciando «l’ombra di Nicola Cosentino sulle primarie», ieri si è autosospeso il deputato di area Letta, Guglielmo Vaccaro.

 

Le sue dichiarazioni fanno infuriare i vertici nazionali: «Io e Renzi sappiamo che, per la democrazia e l'integrità delle casse pubbliche, il presidente di centrodestra Stefano Caldoro è meglio di De Luca e Cozzolino - affonda Vaccaro -Ma Renzi non lo può dire». Ieri, il lettiano è costretto a lasciare, rincarando la dose: «L’idea che si debba essere costretti da strategie nazionali sballate a decidere chi sostenere tra due candidati iscritti al Pd che non sanno cosa sia il rispetto della parola, degli impegni e dei propri doveri pubblici, è impensabile».

ANDREA COZZOLINO - BASSOLINIANI ALLA RISCOSSAANDREA COZZOLINO - BASSOLINIANI ALLA RISCOSSA

 

In poche ore, si materializza ciò che il Pd nazionale avrebbe voluto evitare in maniera indolore, con quella candidatura unitaria però ripetutamente fallita. Ci avevano provato con Raffaele Cantone, fino a pochi giorni fa, con Migliore, poi con Gino Nicolais, presidente del Cnr ed ex ministro, però sconfitto sei anni fa alle provinciali dal berlusconiano Luigi Cesaro. Tutto in frantumi, adesso.

 

Sembra l’incubo che torna, il bis del 2011: quando le primarie per il Comune di Napoli furono sospese, portando al commissariamento del Pd. Una ferita mai rimarginata. La vittoria di Cozzolino su Umberto Ranieri non fu convalidata per le accuse di brogli tra Scampia e Secondigliano, e per il coinvolgimento massiccio di stranieri («Troppi elettori cinesi»). Si riaccendono analoghi sospetti, dopo cinque anni. Pippo Civati, ieri a Napoli, avverte: «Il vento del cambiamento non arriva qui».

 

VERDINI E COSENTINOVERDINI E COSENTINO

Alleanze sotterranee e pericolose con il centrodestra infiammano la “guerra delle foto”. Immagini che appaiono sul web ritraggono Cozzolino con personaggi cosentiniani: come Nicola Turco, ex consigliere Pdl, tuttora inquisito per concorso esterno in associazione mafiosa, concussione e turbativa (ma il gip, un anno fa, respinse per lui la richiesta d’arresto). Ma Turco, su un sito online, replica senza timori: «Chi mi vuole bene e crede nella mia onestà, voti Pd e voti chi vuole!».

 

Poi è lui stesso a piazzare online un’altra sua foto con un altro consigliere regionale Pd, Peppe Russo. Non è finita: altre istantanee immortalano De Luca con un consigliere della Destra, Carlo Aveta (ma lui dice: “non voto alle primarie”). E pesa un’altra immagine dell’ex sindaco, un mese fa: al tavolo col movimento di destra “Insorgenza civile”, schierato con lui alle primarie. Ma l’ex sindaco di Salerno non sembra pentito.

Claudio FavaClaudio Fava

 

Anzi. In serata, a un evento nel Grand hotel di Salerno, galvanizza i suoi fan invitandoli a «portare alle primarie cittadini di destra e di sinistra». E chiarisce: «La mia è una candidatura del territorio, non è una candidatura di partito. Vi chiedo una mobilitazione straordinaria con tutte le energie disponibili. In questo momento stanno facendo le solite porcherie clientelari, ma arriverà il momento in cui li fermeremo ».

 

Ce n’è abbastanza per far intervenire Claudio Fava, vicepresidente della commissione parlamentare antimafia: «Le primarie in Campania rischiano di riproporre una pagina opaca per tutta la politica italiana. Le molte denunce di queste ore, assieme al disimpegno di alcuni parlamentari e al ritiro di Gennaro Migliore, rendono forte e legittima la preoccupazione che il voto non sia impermeabile a infiltrazioni e sollecitazioni estranee al centrosinistra».

 

 

NICOLA TURCO NICOLA TURCO

Ultimi Dagoreport

donald trump xi jinping coronavirus mondo globalizzazione

DAGOREPORT - DOPO APPENA TRE SETTIMANE ALLA CASA BIANCA, TRUMP HA GIA' SBOMBALLATO I PARADIGMI DELL'ORDINE GEOPOLITICO MONDIALE. UNO TSUNAMI MAI VISTO. DA ORIENTE A OCCIDENTE, SI STANNO CAGANDO SOTTO. TUTTI, ECCETTO UNO: LA CINA - AL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO, L'UNICO ANTIDOTO È L’IMPERO DEL DRAGONE, LA SOLA POTENZA CHE OGGI PUO' RIBATTERE AD ARMI PARI AL BORDELLO NEO-IMPERIALISTA DELLA TECNODESTRA USA - DAVANTI AL BULLISMO DI TRUMP, XI JINPING È RIMASTO TRANQUILLO COME UN PISELLO NEL SUO BACCELLO. ALL’ANNUNCIO DEI DAZI USA AI PRODOTTI CINESI, LA RITORSIONE DI PECHINO È STATA IMMEDIATA - POCHI MEDIA HANNO SOTTOLINEATO QUAL È STATA LA DURA RISPOSTA DI XI JINPING SUL NAZI-PROGETTO TRUMPIANO DI DEPORTARE DUE MILIONI DI PALESTINESI: “GAZA È DEI PALESTINESI, NON UNA MERCE DI SCAMBIO POLITICA, NÉ TANTO MENO OGGETTO DI QUALCOSA CHE SI PUÒ DECIDERE IN BASE ALLA LEGGE DELLA GIUNGLA" - RISULTATO: LE SPARATE DEL TRUMPONE STANNO RENDENDO INAFFIDABILE WASHINGTON AGLI OCCHI DEL MONDO, COL RISULTATO DI FAR SEMBRARE IL REGIME COMUNISTA DI XI JINPING, UN INTERLOCUTORE SERIO, PACIFICO E AFFIDABILE PER FARE AFFARI, A PARTIRE DALL'EUROPA. LA SVOLTA PRO-CINA DI URSULA CON SBERLA AL PRIMO BULLO AMERICANO...

software israeliano paragon spyware whatsapp alfredo mantovano giorgia meloni peter thiel

DAGOREPORT – SE C’È UNO SPIATO, C’È ANCHE UNO SPIONE: IL GOVERNO MELONI SMENTISCE DI AVER MESSO SOTTO CONTROLLO I GIORNALISTI COL SOFTWARE ISRAELIANO DI “PARAGON SOLUTIONS” - PECCATO CHE L’AZIENDA DI TEL AVIV, SCRIVE "THE GUARDIAN", NON FACCIA AFFARI CON PRIVATI, MA VENDA I SUOI PREGIATI SERVIZI DI HACKERAGGIO SOLO A “CLIENTI GOVERNATIVI” CHE DOVREBBERO UTILIZZARLI PER PREVENIRE IL CRIMINE - CHI AVEVA FIRMATO IL CONTRATTO STRACCIATO DAGLI ISRAELIANI PER "VIOLAZIONI"? QUAL È "L'ABUSO" CHE HA SPINTO PARAGON A DISDETTARE L'ACCORDO? – ANCHE IL MERCATO FIORENTE DELLO SPIONAGGIO GLOBALE HA IL SUO BOSS: È PETER THIEL, IL “CAVALIERE NERO” DELLA TECNO-DESTRA AMERICANA, CHE CON LA SOCIETA' PALANTIR APPLICA L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE AL VECCHIO MESTIERE DELLO 007…

barbara berlusconi

DAGOREPORT - BERLUSCONI ALLA SCALA SI È VISTO UNA SOLA VOLTA, MA IL BERLUSCONISMO SÌ, E NON AVEVA FATTO MALE CON FEDELE CONFALONIERI, CHE FU PRESIDENTE DELLA FILARMONICA DELLA SCALA E BRUNO ERMOLLI, POTENTISSIMO VICEPRESIDENTE DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA - INVECE BARBARA B. LA SI VIDE DUE VOLTE, AL BRACCIO DI PATO, L’EX ATTACCANTE DEL MILAN. LA SUA NOMINA NEL CDA DELLA SCALA? DONNA, GIOVANE… E POI CON QUEL COGNOME! LA COMPETENZA? BEH… LA PASSIONE MMM…: PERCHÉ, DA QUEL GIORNO CHE VENNE CON PATO, NON SI È PRESA UN BEL PALCO ANZICHÉ TORNARE ALLA SCALA SOLO QUINDICI ANNI DOPO DA CONSIGLIERE/A?

vincenzo de luca elly schlein nicola salvati antonio misiani

DAGOREPORT – VINCENZO DE LUCA NON FA AMMUINA: IL GOVERNATORE DELLA CAMPANIA VA AVANTI NELLA SUA GUERRA A ELLY SCHLEIN - SULLA SUA PRESUNTA VICINANZA AL TESORIERE DEM, NICOLA SALVATI, ARRESTATO PER FAVOREGGIAMENTO DELL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA, RIBATTE COLPO SU COLPO: “DOVREBBE CHIEDERE A UN VALOROSO STATISTA DI NOME MISIANI, CHE FA IL COMMISSARIO DEL PD CAMPANO” – LA STRATEGIA DELLO “SCERIFFO DI SALERNO”: SE NON OTTIENE IL TERZO MANDATO, DOVRÀ ESSERE LUI A SCEGLIERE IL CANDIDATO PRESIDENTE DEL PD. ALTRIMENTI, CORRERÀ COMUNQUE CON UNA SUA LISTA, RENDENDO IMPOSSIBILE LA VITTORIA IN CAMPANIA DI ELLY SCHLEIN…