macron benalla 006-7917596344150130688-n

IL BALLO DEL CIAD CIAD – PERCHÉ IL BODYGUARD-BOXEUR DI MACRON, ALEXANDRE BENALLA, HA VIAGGIATO IN CIAD A INIZIO DICEMBRE, POCO PRIMA DELLA VISITA UFFICIALE DEL PORTACIPRIA DI BRIGITTE? – IL PRESIDENTE PRENDE LE DISTANZE, MA BENALLA SI È STUFATO E PROMETTE VENDETTA: “NON TACCIO PIÙ” – MACRON, CHE CERON: RICORRE AL FONDOTINTA PER COPRIRE LA STANCHEZZA, MA NON SFUGGE A NESSUNO LA FACCIA SCAVATA E MAL RASATA NEL DISCORSO A RETI UNIFICATE

1 - RIECCO BENALLA: ORA PROMETTE DI FAR TREMARE L' ELISEO

BENALLA E MACRON

Matteo Ghisalberti per “la Verità”

 

Dopo l'«atto VI» dei gilet gialli, per Emmanuel Macron sta forse per iniziare un «atto II» dell' affaire Benalla. L' ex responsabile della sicurezza dei viaggi del presidente francese, Alexandre Benalla, è di nuovo sotto i riflettori. A inizio dicembre il giovane bodyguard ha effettuato un viaggio in Ciad dove ha incontrato alcuni dignitari locali. Ciò è avvenuto circa venti giorni prima della visita ufficiale di Macron, giunto nel Paese africano per trascorrere il Natale con le truppe francesi in missione anti terrorismo. Una coincidenza imbarazzante per il leader transalpino.

 

Secondo Le Monde, alcune «fonti concordanti» hanno affermato che l' ex mister sicurezza del presidente francese, è arrivato a N' Djamena «con un aereo privato» ed è poi ripartito con un volo di linea. Insieme a lui c' erano «una mezza dozzina di persone». Il gruppo ha alloggiato all' hotel Hilton della capitale ciadiana. Il soggiorno nel cinque stelle e altre spese sono state «pagate con carta di credito».

 

macron benalla

In Ciad, Benalla avrebbe incontrato il capo della direzione generale della riserva strategica del Paese, Oumar Déby, fratello del presidente del paese africano, Idriss Déby. Lo afferma La lettre du Continent, il giornale specializzato in politica africana. Benalla ha smentito questa informazione, ma il suo entourage ha dichiarato al settimanale L' Express che il giovane esperto di sicurezza ha incontrato il presidente ciadiano.

 

Quest' ultimo ha detto di «aver scoperto la sua presenza nel momento in cui è entrato nel suo ufficio». Davanti al suo omologo africano, Macron ha dovuto fare un chiarimento che suona come un' excusatio non petita. In effetti, in una nota dell' Eliseo viene precisato che il leader francese «ha tenuto a far sapere a Idriss Déby che questa persona non era in alcun modo un intermediario ufficiale o ufficioso».

 

makao emmanuel macron

E che «solo il ministro degli esteri Jean-Yves Le Drian, il consigliere diplomatico del presidente, Philippe Etienne e Franck Paris, consigliere per l' Africa possono rappresentare il capo dello Stato» nel continente. Era davvero necessario affermare una cosa così ovvia da parte del capo di una potenza nucleare, membro permanente del Consiglio di Sicurezza dell' Onu e Paese co-fondatore dell' Ue?

 

La vicenda non finisce qui. Ieri, Benalla ha reagito piccato denunciando «affermazioni diffamatorie» da parte di «certe persone» all' Eliseo, lo ha riportato il sito del canale informativo Lci. Il giovane esperto di sicurezza, si è detto «scioccato e scandalizzato per le affermazioni irresponsabili fatte dall' Eliseo le quali sottointendono che, nell' ambito dei miei viaggi in Africa, avrei usato delle funzioni, titoli o poteri per delle iniziative professionali». L' ex collaboratore del presidente transalpino non si è limitato a gridare allo scandalo.

BENALLA BRIGITTE E MACRON

Alcune delle sue dichiarazioni hanno assunto la forma di una specie di avvertimento. «Non starò più in silenzio», ha affermato, precisando di aver informato «la più alta autorità francese» dei propri viaggi all' estero. Ma la presidenza francese interrogata Lci, ha affermato di «non essere stata informata da Benalla in merito ai suoi spostamenti» prima del 20 dicembre.

 

Chi avrà ragione? Difficile dirlo. Lo scandalo legato all' ex incaricato alla sicurezza dei viaggi presidenziali ha portato all' apertura di un' inchiesta a suo carico per «violenze volontarie», «porto illegale di distintivi regolamentati dall' autorità pubblica» e «riutilizzo di immagini provenienti da sistemi di videosorveglianza». È difficile credere ciecamente a una delle due parti. Di certo Emmanuel Macron vorrebbe evitare un nuovo scandalo.

Ma l' attualità francese degli ultimi mesi ha mostrato che la distanza dal quotidiano dei cittadini comuni da parte delle élite francesi continua a giocare brutti scherzi queste ultime.

 

BENALLA E MACRON

2 - MACRON SI FA TRUCCARE PER NASCONDERE LO STRESS

Mauro Zanon per “Libero Quotidiano”

 

Nell' estate del 2017, quando i sondaggi di popolarità erano ancora clementi, il presidente francese Emmanuel Macron finì al centro di una bufera mediatica a causa delle cifre folli spese per il trucco dopo solo cento giorni dall' inizio del mandato. Il settimanale Le Point rivelò che l' inquilino dell' Eliseo aveva sborsato 26mila euro in appena tre mesi per assicurarsi i servizi della make-up artist Natacha M., la quale aveva il compito di rendere un po' più caloroso e accogliente il suo volto algido di tecnocrate.

 

macron cerone

L' entourage del capo dello Stato non confermò né smentì, ma garantì alla stampa parigina che i costi per il trucco sarebbero stati ridotti drasticamente. Tuttavia, a distanza di un anno, la situazione non sembra affatto cambiata. Il dettaglio delle spese non è stato diffuso, ma secondo quanto spifferato da un articolo molto informato del quotidiano Le Monde, Macron continuerebbe a truccarsi pesantemente, anche se per un altro motivo: mascherare la profonda stanchezza che tutti, a partire dai suoi fedelissimi, notano sul suo volto.

 

BENALLA E MACRON

«È talmente segnato dalla stanchezza che non esce più senza truccarsi. A volte si mette il trucco anche sulle mani», ha sussurrato al Monde un deputato della République en marche (Lrem) molto vicino al presidente. A novembre, approfittando del lungo ponte di Ognissanti, aveva annullato tutti gli impegni possibili per riprendere fiato. Alcuni dissero che era tutto nella normalità, che aveva bisogno di staccare un attimo per stare con la famiglia, con Brigitte e i nipotini, altri, invece, parlarono di un Macron sull' orlo di un esaurimento nervoso.

 

IL VIDEO

Di certo, i 23 milioni di francesi che il 10 dicembre scorso hanno ascoltato il suo discorso a reti unificate non hanno visto un presidente in forma. E non è sfuggita a nessuno la faccia scavata e mal rasata di Macron. Ludovic Marin, fotografo dell' Afp, incaricato dall' agenzia di stampa di seguire gli spostamenti del capo dello Stato francese, ha affermato a Rtl di aver visto il volto del presidente trasformato negli ultimi mesi: un volto che appare più duro e più cupo. 

 

MACRON PIFFERAIO

«La sua faccia è cambiata. Ha una gravità sempre più pronunciata. Alcune volte si vede sul suo volto, perché è molto preso dai dossier. Altre volte si notano dei segni di fatica inusuali, se non addirittura dei momenti di tensione che non si erano mai visti prima», ha dichiarato il fotografo dell' Afp. Tra l' affaire Benalla, le dimissioni polemiche del suo mentore ed ex ministro dell' Intero Gérard Collomb e la rivolta dei gilet gialli, i colpi subiti da Macron in quello che L' Obs ha definito "annus horribilis" sono stati troppi. E la stanchezza inizia a essere insostenibile.

 

La questione è stata affrontata più volta da Brigitte, che, secondo quanto rivelato da Closer, sarebbe pronta a esprimersi in un lungo discorso in difesa di suo marito, attraverso un' intervista via radio o su un giornale le cui identità sono ancora sconosciute. Intanto, si assicura che Macron vada a letto presto e non resti attaccato su Telegram con i suoi collaboratori fino a tarda notte, e si impegna affinché i pasti siano sempre equilibrati. Le Monde, nel suo pezzo, riporta inoltre che la vita «a porte chiuse» a cui sarebbe condannato in questi ultimi tempi avrebbe aggravato le cose.

EMMANUEL MACRON IN PREGHIERA

 

ODIATO

Le cascate di insulti e le urla subite durante i suoi recenti spostamenti nella Francia profonda hanno spinto Macron, un tempo abituato ad andare a contatto con i suoi concittadini, anche con i più ostili, a rinunciarvi. Molti appuntamenti previsti nell' agenda sono stati cancellati uno dopo l' altro in questa ultima parte del 2018, alcuni anche per evitare problemi di sicurezza.

 

Secondo quanto scritto da Le Monde, infatti, il ministero dell' Interno è molto inquieto per l' incolumità di Macron, in seguito alle minacce di morte ricevute di recente, a partire dal progetto di attentato organizzato da un gruppuscolo di ultradestra. Per ridurre al minimo i problemi di ordine pubblico, la coppia Macron non si reca più nemmeno alla brasserie La Rotonde, dove era solita mangiare lontano dagli occhi indiscreti, perché i proprietari riuscivano sempre a trovare un tavolo ben nascosto.

BENALLA E MACRON

 

Stessa storia per i soggiorni alla Lanterne, la residenza di campagna della presidenza della République situata a pochi passi dal parco di Versailles. Dal 1° dicembre, secondo quanto riportato dal Monde, «Brigitte non ha più superato i limiti del périphérique (la tangenziale che cinge Parigi, ndr)». L' Eliseo è diventato il loro bunker.

BENALLA E MACRON MACRON BENALLA 1MACRON BENALLA 2MACRON BENALLA 3BENALLA E MACRON

Ultimi Dagoreport

francesco lollobrigida

DAGOREPORT - CHI L’HA VISTO? ERA DIVENTATO IL NOSTRO ANGOLO DEL BUONUMORE, NE SPARAVA UNA AL GIORNO: “QUANTE GUERRE NON CI SAREBBERO STATE DI FRONTE A CENE BEN ORGANIZZATE?”. E TRA UNA CAZZATA E UNA GAFFE, FERMAVA PURE I TRENI - DOPO DUE ANNI DI LOLLISMO SENZA LIMITISMO, QUESTA ESTATE, UNA VOLTA SEGATO DALLA MOGLIE, LA SORELLA D’ITALIA ARIANNA MELONI, È SCOMPARSA LA NOSTRA RUBRICA PREFERITA: “LA SAI L'ULTIMA DI LOLLOBRIGIDA?”. ZAC!, IL SILENZIO È SCESO COME GHIGLIOTTINA SUL MINISTRO DELL’AGRICOLTURA (PER MANCANZA DI PROVE). DALLA “BANDA DEI QUATTRO” DI PALAZZO CHIGI (LE DUE MELONI, FAZZOLARI E SCURTI), ERA PARTITO L’ORDINE DI CUCIRGLI L’EFFERVESCENTE BOCCUCCIA (STESSO TRATTAMENTO ALL’ALTRA “PECORA NERA”, ANDREA GIAMBRUNO). A QUESTO PUNTO, NON ESSENDO ANCORA NATO UN MOVIMENTO DI LIBERAZIONE DEL REIETTO, L’EX STALLONE DI SUBIACO SI E’ MESSO IN TESTA DI FORMARE UN… - VIDEO, TUTTE LE GAFFES!

giorgia meloni marina berlusconi paolo barelli sigfrido ranucci antonio tajani

DAGOREPORT - DOPO LE VIOLENTE POLEMICHE PER LA PUNTATA SU BERLUSCONI-DELL’UTRI-MAFIA, DOMENICA PROSSIMA LA CAVALIERA MARINA POTREBBE PERSINO INVIARE UNA LETTERA DI RINGRAZIAMENTO A RANUCCI - '’REPORT’’ SCODELLERÀ UN SERVIZIO AL VETRIOLO SU PAOLO BARELLI, FEDELISSIMO SCUDIERO DI ANTONIO TAJANI, DEL QUALE DIVENTERÀ PRESTO CONSUOCERO - CON TAJANI RIDOTTO A CAVALIER SERVENTE DELLA DUCETTA, L'IMPERO BERLUSCONIANO HA BISOGNO DI UN PARTITO CON UNA NUOVA E CARISMATICA LEADERSHIP. MA MARINA E PIER SILVIO HANNO TEMPI LENTISSIMI PRIMA DI TRASFORMARE LE PAROLE IN FATTI. NON SONO RIUSCITI NEMMENO A OTTENERE DA TAJANI LA MESSA IN FUORIGIOCO DI BARELLI E GASPARRI - ORA VEDIAMO SE “REPORT” RIUSCIRÀ A DARE UNA SPINTARELLA AL CAMBIO DI GUARDIA DENTRO FORZA ITALIA…

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO