FRANCIA IN SVENDITA – IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DI ALSTOM VA CONTRO IL GOVERNO DI HOLLANDE E DICE SÌ ALLA STATUNITENSE GENERAL ELECTRIC. ORA I TEDESCHI DI SIEMENS RILANCERANNO?
Giuseppe Bottero per âLa Stampa'
Va agli americani il primo round della sfida per il gruppo simbolo dell'industria francese. Il cda di Alstom ha accettato l'offerta di General Electric per la sua divisione energetica: il via libera, scrive la versione online di Le Figaro, è arrivato all'unanimità , poche ore prima che il titolo venisse riammesso alla Borsa di Parigi dopo giorni di sospensione.
L'azienda statunitense ha rassicurato il presidente Hollande: «Nessun posto di lavoro è a rischio - ha scritto l'amministratore delegato Jeffrey Immelt in una lettera di quattro pagine -. Lavoreremo con il governo per tutelare il settore e le sue esportazioni». Difficile capire se basterà per tranquillizzare l'Eliseo: ieri il ministro dell'Economia Arnaud Montebourg ha convocato a Bercy i rappresentanti delle principali sigle sindacali della metallurgia, preoccupati che una cessione di Alstom possa aprire la strada allo «smantellamento» del settore e del suo tessuto produttivo in Francia.
La cifra messa sul piatto da General Electric sarebbe superiore a 10 miliardi di euro, e c'è un mese di tempo affinché l'affare si concretizzi. Trenta giorni in cui il «gioiellino» francese potrà esaminare - ma non discutere - eventuali rilanci da parte di altri gruppi interessati. Né il governo - più favorevole ad una soluzione europea - né Siemens hanno ancora deposto le armi: i tedeschi hanno chiesto quattro settimane di tempo per effettuare una «due diligence». Un periodo in cui i conti di Alstom verranno passati ai raggi X per capire quale sia l'offerta più congrua.
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