LA PIAZZA DEL POTERE - IL PDL SBARCA A SAN LORENZO IN LUCINA DOVE AVEVA LO STUDIO IL “DIVO GIULIO”

Maria Corbi per "la Stampa"

È stata la piazza di Giulio Andreotti, sarà quella di Silvio Berlusconi che ieri è andato in sopralluogo insieme ai fedelissimi, Daniela Santanchè, Dennis Verdini e Maurizio Lupi, al palazzo che ospiterà da fine agosto il nuovo corso (spending review) del partito. E se i sanpietrini (quelli di un tempo) potessero parlare, racconterebbero di quanto potere e quanti affari li hanno calpestati. E quando la moda sembrava ormai avere preso il sopravvento sulla politica (qui hanno aperto i battenti griffe prestigiose), ecco che arriva il Pdl a rimettere le cose a posto insediandosi nel palazzo secentesco accanto alla basilica.

Silvio è entusiasta e la sua scudiera Daniela di più visto che in questo rettangolo di Roma potrà fare shopping nella boutique Laboutin (scarpe tacco 12 con suola rossa) e di Louis Vuitton, tra le sue griffe preferite. Un indirizzo strategico, pochi passi a piedi da Montecitorio, Palazzo Madama, Palazzo Chigi, Trinità dei Monti, che evoca la storia delle tante repubbliche italiane.

Soprattutto della prima, con Andreotti protagonista e presente nel suo studio archivio accanto alla farmacia, pochi passi dal bar Ciampini dove ancora si attovagliano per colazioni e brunch, te e aperitivi, poteri, sottopoteri, vip e semivip. Qui Andreotti ordinava cappuccino e cornetto alla crema, ma non si faceva mai vedere. A differenza di tanti aspiranti potenti che qui organizzano uffici in plein air. Per vedere, ma soprattutto per farsi vedere.

Uno studio, quello del Divino Giulio,che è diventato un simbolo, un archetipo, e lo è rimasto anche se adesso è abitato dall'avvocato Giulia Bongiorno che in onore al senatore ne ha fatto una sorta di studio-museo. In quelle stanze al terzo piano Andreotti riceveva durante il fine settimana le persone «speciali» nel salone grande con il grande tavolo ovale di legno scuro, tre divani e la libreria piena di foto di Giulio Andreotti con i potenti d'Italia e del mondo, Papi compresi. Craxi, Gava, Forlani, Scotti, Cirino Pomicino, Nilde Jotti, Occhetto, ma l'elenco sarebbe infinito. Un via vai di potenti ma anche portaborse imprenditori.

Piazza in Lucina custodisce fatti e segreti, scandali e pezzi di storia. Nella basilica, dove le messe sono frequentate da nobili, ricchi borghesi o semplicemente parvenu, e dove è chic battezzare i pargoli, un tempo, quando Cossiga picconava, c'era Don Piccone, monsignor Pintus, convinto monarchico e cappellano maggiore di casa Savoia, che dal pulpito appoggiava il presidente e lanciava strali anche contro il cardinal Ruini.

Il palazzo degli azzurri è rosa chiaro. Ma non fa niente. Anche qui tante cose sono cambiate. Fino a qualche anno fa due delle vetrine su strada erano della profumeria Materozzoli, raffinatissimo negozio di essenze (sostituita da una boutique griffata) dove Luchino Visconti acquistava la fragranza Hamman Bouquet e dove durante il fascismo i profumi di Elizabeth Arden, erano esposti sugli scaffali con il nome di Elizabetta Ardena, come da manuale di regime.

Palazzo Fiano fino ad oggi, da adesso Palazzo Pdl. Qui nell'ottocento, durante i lavori di consolidamento delle fondamenta, trovarono l'Ara Pacis, l'altare celebrativo della Pace di Augusto. Qui abitò Massimo D'Azeglio nel 1814. Nel 2013 tocca a Berlusconi. Vedila, se vuoi come un segno.

 

SEDE DEL POPOLO DELLA LIBERTA'SEDE PDL A SAN LORENZO IN LUCINA pdl andreotti SEDE PDL IN SAN LORENZO IN LUCINA pdl

Ultimi Dagoreport

nicola gratteri giorgia meloni magistrati magistratura toghe

DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E ORA CHE IL CENTROSINISTRA È FRAMMENTATO, INCONCLUDENTE E LITIGIOSO, CHI SI PRENDE LA BRIGA DI FARE OPPOSIZIONE AL GOVERNO NEO-TRUMPIANO DI MELONI? MA È OVVIO: LA MAGISTRATURA! - LA CLAMOROSA PROTESTA DELLE TOGHE CONTRO NORDIO ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO, LE INDAGINI SU SANTANCHE' E LA RUSSA, I DOCUMENTI DEI SERVIZI SEGRETI SU GAETANO CAPUTI, PASSATI “ACCIDENTALMENTE” DALLA PROCURA DI ROMA AL “DOMANI”: TUTTI “INDIZI” CHE LA GUERRA È COMINCIATA – VIDEO: GRATTERI CONTRO NORDIO A “OTTO E MEZZO”

giorgia meloni ignazio la russa daniela santanche

QUESTA VOLTA LA “PITONESSA” L’HA FATTA FUORI DAL VASO: IL “CHISSENEFREGA” LANCIATO A GIORNALI UNIFICATI POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO DELLE SUE DIMISSIONI - LA MINISTRA DEL TURISMO, CON ARROGANZA MAI VISTA, DICHIARA URBI ET ORBI CHE SE NE FOTTE DEL PARTITO E DELLA MELONI (“L’IMPATTO SUL MIO LAVORO LO VALUTO IO”). INFINE LANCIA UN AVVERTIMENTO ALL’AMICO-GARANTE LA RUSSA (“NON MI ABBANDONERÀ MAI”) – ALT! LA "SANTADECHÈ" SMENTISCE TUTTO: "SE GIORGIA MELONI MI CHIEDESSE DI DIMETTERMI NON AVREI DUBBI. NON HO MAI DETTO 'CHISSENEFREGA". QUINDI NON UNO, MA QUATTRO GIORNALISTI HANNO CAPITO MALE E HANNO FATTO "RICOSTRUZIONI FANTASIOSE"?

giorgia meloni gioventu meloniana

DAGOREPORT -  NEL GIORNO DELLA MEMORIA LA MELONI HA SORPRESO FACENDO UNA BELLA ACROBAZIA SUL FAMIGERATO VENTENNIO: “SHOAH, UNA TRAGEDIA OPERA DI NAZISTI CON COMPLICITÀ FASCISTA” - LA DUCETTA CERCA DI EVOLVERSI IN SENSO LIBERALE? PROSEGUIRÀ TOGLIENDO LA “FIAMMA TRICOLORE” POST-FASCISTA DAL SIMBOLO DI FDI? - INTANTO, UNA DICHIARAZIONE CHE DIMOSTRA COME L’UNDERDOG ABBIA GRAN FIUTO POLITICO E  CAPACITÀ DI MANOVRA PER NEUTRALIZZARE LO ZOCCOLO NOSTALGICO DI FRATELLI D’ITALIA - SECONDO: DI FRONTE ALLA IMPETUOSA AVANZATA DELLA TECNODESTRA DI MUSK E TRUMP, LA CAMALEONTE GIORGIA HA CAPITO CHE NON HA ALCUN BISOGNO DI METTERSI IL FEZ IN TESTA. QUINDI VIA DI DOSSO NON SOLO LE SCORIE DEL FASCISMO, A CUI LA SINISTRA SI ATTACCA PER SPUTTANARLA, MA ANCHE MANDANDO IN SOFFITTA POPULISMO E SOVRANISMO E CAVALCARE L’ONDA DELLA TECNODESTRA - L’ABILITÀ DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA È DI SAPER GIRARE LA FRITTATA SEMPRE A SUO FAVORE, AVVANTAGGIATA DA UN’OPPOSIZIONE EVANESCENTE, ANNICHILITA DALLA SCONFITTA

gaetano caputi giorgia meloni giuseppe del deo

DAGOREPORT - 'STO DOCUMENTO, LO VOI O NON LO VOI? GROSSA INCAZZATURA A PALAZZO CHIGI VERSO IL PROCURATORE CAPO DI ROMA, FRANCESCO LO VOI: IL DOCUMENTO-BOMBA PUBBLICATO DA "DOMANI", CHE RIVELA LO SPIONAGGIO A DANNO DI GAETANO CAPUTI, CAPO DI GABINETTO DELLA MELONI, NON SAREBBE MAI DOVUTO FINIRE NEL FASCICOLO D'INDAGINE (NATO PROPRIO DA UNA DENUNCIA DI CAPUTI) - LA DUCETTA, DAL BAHREIN, HA URLATO CONTRO I SUOI E CONTRO L'AISI - E IL QUOTIDIANO DI FITTIPALDI CI METTE IL CARICO SCODELLANDO IL TESTO INTEGRALE DEL DOCUMENTO, DOVE SI AMMETTE CHE PALAZZO CHIGI SPIAVA… PALAZZO CHIGI! – L’AISI RISPONDE CHE AD ATTIVARE L'INDAGINE È STATO GIUSEPPE DEL DEO, ALLORA VICE DELL’AISI (ORA NUMERO DUE DEL DIS), SU DISPOSIZIONE DELL'EX DIRETTORE DELL'AGENZIA INTERNA, MARIO PARENTE. DOMANDA: PARENTE DA CHI HA RICEVUTO TALE RICHIESTA? 

francesco saverio marini sabino cassese giorgia meloni premierato

DAGOREPORT – IL PREMIERATO? ANNACQUATO! DOMANI GIORGIA MELONI RIUNIRÀ I SUOI COSTITUZIONALISTI PREFERITI (MARINI E CASSESE) PER METTERE NERO SU BIANCO L’IPOTESI DI UN PREMIERATO “DI FATTO”. UNA RIUNIONE PRELIMINARE A CUI SEGUIRÀ UN INCONTRO CON I VERTICI DEL PARTITO PER TIRARE LE SOMME E VARARE LA NUOVA STRATEGIA: LA COSTITUZIONE NON SI TOCCA, PER FARE LA “MADRE DI TUTTE LE RIFORME” BASTA CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE – TROVATA LA QUADRA PER LA CONSULTA: MARINI IN QUOTA FDI, LUCIANI PER IL PD E…

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…