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“AVREI PIANTO MOLTO DI PIÙ” – IL MINISTRO DELL'AMBIENTE, GILBERTO PICHETTO FRATIN, NON SI PENTE DI ESSERSI COMMOSSO DI FRONTE ALL’ECO-ANSIA” DI UNA RAGAZZA IN LACRIME PER LA PAURA DEL RISCALDAMENTO GLOBALE: “HO FATTO UNA GRANDISSIMA FATICA A TRATTENERMI” – A CHI LO ACCUSA DI AVER VERSATO “LACRIME DI COCCODRILLO” MENTRE IL GOVERNO TAGLIA I FONDI PER L'AMBIENTE, REPLICA: “PIANGERE NON VUOL DIRE LASCIARSI SOPRAFFARE DALL’EMOZIONE QUANDO SI TRATTA DI PRENDERE LE DECISIONI” (E ALLORA E' SOLO UNA SCENEGGIATA IN FAVORE DI TELECAMERA) – VIDEO

 

Estratto dell’articolo di Tommaso Labate per il “Corriere della Sera”

 

PICHETTO FRATIN SI COMMUOVE MENTRE PARLA CON GIORGIA VASAPERNA

«Guardi che commuoversi o non commuoversi non è mica una scelta, ovviamente se uno è sincero e non recita. A me è capitato l’altro giorno, rispondendo alle domande dei giovani al Giffoni film festival, di fronte a questa ragazza impaurita per il clima, gli incendi in Sicilia, il suo futuro. E le dico anche un’altra cosa: ho fatto una grandissima fatica a trattenermi e ce l’ho anche fatta, visto che avrei pianto molto di più».

 

A Gilberto Pichetto Fratin, piemontese, anni sessantanove, forzista di lunghissimo corso uscito dal semi anonimato grazie alla nomina a ministro dell’Ambiente e diventato una celebrità nell’ultima settimana con la risposta spezzata dall’emozione a una ragazza scoppiata in lacrime per la paura del riscaldamento globale, è capitata una situazione ai limiti del grottesco.

 

Giorgia Vasaperna al Giffoni Film Festival - eco-ansia

[…] Pichetto Fratin s’è trovato in mezzo alla gigantesca zuffa tra ecoattivisti e negazionisti del cambiamento climatico; e ha finito per incassare — metaforicamente, per fortuna — ceffoni dagli uni e dagli altri. Da chi, insomma, ha visto in quell’emozione le lacrime di coccodrillo del ministro di un governo non esattamente allineato alle prescrizioni di Greta Thunberg; e chi l’ha accusato di essersi genuflesso di fronte alle stesse.

 

Tra questi anche Giuliano Ferrara, che sul Foglio di ieri l’ha ascritto al fronte dei «piagnoni dell’ecoansia», derubricando la scena di Giffoni di cui è stato coprotagonista a «coro tragico» che «finisce su un tono di demoniaca stupidità collettiva, di emozionalismo sensazionalista».

GILBERTO PICHETTO FRATIN COMMOSSO AL GIFFONI FILM FESTIVAL

 

[…] «Mi chiede se sono pentito? A prescindere dall’argomento della conversazione, di che cosa dovrei pentirmi? Di essermi emozionato di fronte a una ragazza che, nel rivolgersi a me, piangeva preoccupata? La risposta è assolutamente no. E poi, tanto per essere chiari: nel privato, in certe situazioni che ti costringono a esserlo, io sono emotivo. Che poi, attenzione, questo non vuol dire lasciarsi sopraffare dall’emozione quando si tratta di prendere le decisioni, al contrario. Eravamo in un dibattito con dei ragazzi al Festival di Giffoni, mica a una riunione al ministero...».

 

[…]

 

PICHETTO D ONORE MEME

Pichetto, a cui evidentemente il rumore di fondo degli ultimi giorni non ha dato fastidio o non lo dà a vedere, la tendenza ad emozionarsi la ostenta quasi con orgoglio: «Lascio agli psicologi, ché vedo che in giro ce ne sono parecchi, le eventuali valutazioni sul caso. Io però sono così, la scena dell’altro giorno rappresenta niente di più e niente di meno della mia normalità. Sì, se c’è da commuoversi sono uno che si commuove, se c’è da emozionarsi uno che si emoziona. E, mi creda, non lo scelgo io».

 

 

 

 

 

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