theresa may dancing queen

POLITICA UN “POP” ALLA VOLTA – PIGI BATTISTA E LA DANZA SGRAZIATA DI THERESA MAY, ULTIMO ESEMPIO DELLO SBRICIOLAMENTO DELLA BARRIERA CHE I POLITICI VORREBBERO ELIMINARE TRA SÉ E IL POPOLO – “SI ABOLISCE OGNI DISTANZA: NOI NON SIAMO UN CORPO SEPARATO, SIAMO COME VOI. A GIUDICARE DAI RISULTATI…” – DA BERLUSCONI "PRESIDENTE OPERAIO" A SALVINI TIPO DA SPIAGGIA: BESTIARIO DELLA POPPIZZAZIONE DEL LEADER

 

Pierluigi Battista per il “Corriere della Sera”

 

theresa may balla sul palco 2

Theresa May che danza al ritmo allegro degli Abba e, danzando, riconquista il partito che stava per giubilarla tanto era incantato dai pantaloni corti di Boris Johnson, rappresenta fisicamente lo sbriciolarsi della barriera che i politici, in tempi di «populismo» trionfante, vorrebbero eliminare tra sé e il popolo.

 

Si abolisce ogni distanza, si colma con ansia ogni divario: noi non siamo un corpo separato, siamo come voi, addirittura cantiamo e balliamo come voi, ripudiamo ogni elitarismo, nessun muro ci dividerà più. A giudicare dai risultati, il «popolo» non sembra aver accolto con entusiasmo questa auto-detronizzazione.

theresa may balla sul palco 3

 

E non sarà certo un passo di danza a scalfire il rancore di una separazione che sembra irreversibile. Ma almeno ci provano, ad apparire normali nella politica al tempo del populismo. Con esiti molto alterni.

 

THERESA MAY BALLA SUL PALCO

Questa discesa nel popolare, nelle viscere del popolo, sembra funzionare quando il ministro dell' Interno Matteo Salvini si esibisce come italico esemplare del tipo da spiaggia (un po' sovrappeso) che scatta selfie in costume, tra bagnini e bagnanti che si mettono in posa. Ha funzionato meno quando Matteo Renzi si presentò sulla neve in bermuda: Aldo Moro, molti anni prima, si faceva fotografare sulle montagne innevate e ghiacciate in abito scuro e scarpe da cerimonia.

 

matteo salvini a fregene con i figli 6

Ma Moro, e tutta la classe politica con lui, rivendicava una separatezza. Renzi arrivò a Palazzo Chigi su una Smart, come un ragazzo normale. Il neopresidente della Camera Fico ha pure esibito il suo biglietto dell' autobus, il più normale dei normali che vuole ostentare la sua normalità antipolitica. I politici molto tempo prima di lui non lo avrebbero mai fatto. Stavano su un piedistallo, sottolineavano una diversità ricercata, una gerarchia anche comportamentale fuori discussione.

matteo renzi arriva in smart all incontro con letta

 

Oggi l' uomo politico più potente della Terra, Donald Trump, pur dall' alto dei suoi infiniti miliardi, può dire ai suoi sudditi: sono come voi, twitto compulsivamente come voi, ho i vostri stessi istinti, faccio battutacce sulle donne esattamente come voi. Ma lui è un «populista», dicono? Però anche il re repubblicano degli antipopulisti, Emmanuel Macron, si fa immortalare in compagnia di un ragazzo che saluta il fotografo con un inequivocabile dito medio.

 

macron sfotte un disoccupato 3

E lo stesso Macron è stato fotografato di recente in una piazzata mentre apostrofava un disoccupato da un marciapiede all' altro, sotto i riflettori dei media, affinché il messaggio «sono uno di voi, mi comporto scompostamente come voi» arrivasse forte e chiaro. Dicevano che era una gaffe, ma era un messaggio politico.

 

Un messaggio politico ai tempi del più totale discredito delle élite e dell' establishment, esattamente come quello che ha voluto lanciare al ritmo degli Abba il premier inglese Theresa May.

 

berlusconi ferroviere

In Italia il grande interprete della distanza abolita tra il ceto politico e il popolo è stato, ovviamente, Silvio Berlusconi: anche lui immensamente ricco, un po' meno di Trump (e questo gli dispiace), ma pur sempre immensamente ricco, eppure portato nei gesti e nei modi di dire a simulare la medietà di chi è sempre stato fuori dai recinti della politica.

 

Una volta ha indossato il copricapo del ferroviere, un' altra volta si è definito, proprio lui il grande tycoon della televisione, un «presidente operaio». Poi, come i suoi simili «normali» quando sono invitati a una sgargiante festa a tema, si è presentato con una banda in testa, neanche fosse un pirata dei Caraibi.

 

THERESA MAY CONGRESSO TORY

La May, del partito conservatore inglese, ha completamente dimenticato la grande scena televisiva della ferrea Margaret Thatcher quando, sollecitata in un programma svedese a spiccare un salto come fanno tutti i comuni mortali, rispose gelida e rigida: «Non vedo alcun motivo per cui dovrei farlo. Io ho fatto grandi passi in avanti, non piccoli saltelli in uno studio televisivo».

theresa may balla sul palco 1

 

Ma la Thatcher era la Thatcher, e non avrebbe mai danzato facendo il suo chiassoso ingresso in una riunione pubblica del suo partito. Non avrebbe nemmeno posato per la copertina di una rivista come invece nei giorni scorsi ha fatto Maria Elena Boschi, facendo finalmente saltare l' ultima barriera della separazione tra vita e mestiere politico. Senza nemmeno la colonna sonora degli Abba.

macron sfotte un disoccupato 1THERESA MAY

Ultimi Dagoreport

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”

emmanuel macron ursula von der leyen xi jinping donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI AFFARI - ALL’INAUGURATION DAY CI SARÀ SOLO GIORGIA (QUELLA CHE, TRUMP DIXIT, "HA PRESO D'ASSALTO L'EUROPA") MA NON URSULA VON DER LEYEN - CHE FARE DI FRONTE ALL'ABBANDONO MUSK-TRUMPIANO DI UNA CONDIVISIONE POLITICA ED ECONOMICA CON I PAESI DELL'OCCIDENTE? - CI SAREBBE IL PIANO DRAGHI, MA SERVONO TANTI MILIARDI E VOLONTÀ POLITICA (AL MOMENTO, NON ABBONDANO NÉ I PRIMI, NÉ LA SECONDA) - L’UNICA SOLUZIONE È SPALANCARE LE PORTE DEGLI AFFARI CON PECHINO. L'ASSE EU-CINA SAREBBE LETALE PER "AMERICA FIRST" TRUMPIANA

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…