POLO NORDIO – NONOSTANTE L’INCONTRO CON CALENDA E GLI AMOROSI SENSI TRA RENZI E IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, GIORGIA MELONI È CATEGORICA: NON C'È NESSUNA DISPONIBILITÀ A RICORRERE ALLA STAMPELLA DEL TERZO POLO E IL MOTIVO È SEMPLICE. LA DUCETTA RIPONE UNA FIDUCIA PARI ALLO ZERO VERSO MATTEUCCIO – IL PROGRAMMA ULTRAGARANTISTA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA SEMBRA USCITO DIRETTAMENTE DALLA TESTOLINA DEL SENATORE DI RIGNANO, MA C’È UN PROBLEMA: MA SI DISTANZIA (FORSE TROPPO) DALL’IDEA DI GIUSTIZIA CHE HA FRATELLI D’ITALIA…
Estratto dell’articolo di Ermes Antonucci per “il Foglio”
Secondo alcuni retroscenisti non ci sarebbero dubbi: gli apprezzamenti espressi da Renzi & Co. nei confronti del programma garantista del ministro Nordio confermano il percorso di “avvicinamento” del Terzo polo al governo Meloni. Una suggestione che contrasta con due elementi di non poco conto.
Il Foglio è in grado di rivelare il primo: da parte di Meloni non c’è alcuna disponibilità ad aprire al Terzo polo, e questo perché la premier ripone una fiducia pari allo zero nei confronti di Renzi e Calenda. Il secondo elemento, invece, dovrebbe essere evidente a tutti: Nordio è una cosa, Meloni un’altra.
MATTEO RENZI E CARLO NORDIO - PRIMA PAGINA DEL FATTO QUOTIDIANO 2 DICEMBRE 2022
Sul primo punto sono le persone più vicine alla leader di Fratelli d’Italia a descrivere quest’ultima come un muro di ghiaccio. Non basta una visita a Palazzo Chigi da parte di una delegazione di Azione e Italia viva, capeggiata da Carlo Calenda, per parlare di manovra e Mes, per riscaldare l’animo della premier. Il governo, questo è il pensiero di Meloni, non ha bisogno di alcuna stampella, né tantomeno a opera di chi, ogni giorno, sbeffeggia le “inversioni a U” della premier, come in una sorta di lezione di politici maturi all’ultima arrivata.
[…] Nessuno che in tutta questa sceneggiata si sia posto la domanda basilare: ma Meloni è interessata ad aprire la maggioranza al Terzo polo? La risposta che forniscono coloro che seguono più da vicino la premier non lascia spazio a dubbi: nessun avvicinamento è in corso e mai avverrà, perché a mancare è il requisito minimo fondamentale, la fiducia da parte di Meloni nei confronti dei suoi presunti interlocutori. Su questo le fonti consultate dal Foglio non riescono a immaginare cambi di rotta.
CARLO CALENDA ARRIVA A PALAZZO CHIGI PER L INCONTRO CON GIORGIA MELONI
L’idea, poi, che a rappresentare la svolta in questo processo di “avvicinamento” tra Meloni e il Terzo polo sia il programma ultragarantista sulla giustizia illustrato nelle ultime ore dal Guardasigilli Carlo Nordio sembra a dir poco insensata. E qui arriviamo al secondo elemento. Il ministro della Giustizia ha presentato in Parlamento delle linee programmatiche che certamente vanno nella direzione auspicata da Italia viva e Azione […]
Il punto, come abbiamo avuto modo di sottolineare già ieri, è che i propositi di riforma di Nordio tendono a distanziarsi nettamente da quelli avanzati da Fratelli d’Italia, cioè dal partito guidato dalla premier Meloni (e che lo ha candidato), soprattutto sul capitolo relativo all’esecuzione della pena […].
Nel corso del suo intervento al Senato, Nordio ha detto che “la pena deve essere certa, eseguita, rapida e soprattutto proporzionata al crimine commesso”, ma anche che “certezza e rapidità della pena, tuttavia, non significano sempre e solo carcere”: per i reati minori “è meglio la concreta attuazione di una pena alternativa al carcere, che faccia comprendere al condannato il disvalore della sua condotta”.
Nulla di più distante dalla posizione di FdI, riassunta nell’ormai celebre formula “garantisti durante il processo, giustizialisti nella fase dell’esecuzione della pena”. […]
MATTEO RENZI - IL MOSTRO EDIZIONE AGGIORNATAGIORGIA MELONI - CARLO NORDIO - ILLUSTRAZIONE - IL FATTO QUOTIDIANOMATTEO SALVINI E GIORGIA MELONI NEL 2015 - FRONTE ANTI RENZI CARLO NORDIO A SAN VITTORE poster meloni calenda renzigiorgia meloni ride alle battute di renzi in senato