giorgia meloni carlo nordio

SOTTO LA POLTRONA DI GIORGIA MELONI C’È UNA MINA PRONTA AD ESPLODERE: LA GIUSTIZIA – LA POLEMICA SU NORDIO HA PROVOCATO UNA GROSSA INCAZZATURA DEL MINISTRO CON IL “SUO” PARTITO: FRATELLI D’ITALIA LO HA ABBANDONATO, E MELONI TEME CHE SULL’EX MAGISTRATO I BERLUSCONIANI INSODDISFATTI (GUIDATI DA LICIA RONZULLI) FACCIANO ASSE CON IL TERZO POLO DI RENZI E CALENDA – NORDIO È INFURIATO ANCHE CON PALAZZO CHIGI, IN PARTICOLARE CON IL SOTTOSEGRETARIO ALFREDO MANTOVANO E IL VICE CAPO DEL DAGL, ROBERTO TARTAGLIA…

Estratto dell’articolo di Ilario Lombardo per “La Stampa”

 

CARLO NORDIO ALLA CAMERA DEI DEPUTATI

[…] La maggioranza rischia di finire a pezzi sulla Giustizia. […] Il ministro Carlo Nordio è furibondo: si sente abbandonato dal partito che lo ha candidato, dalla leader che lo ha fortemente voluto nelle sue liste con la promessa di destinarlo al ruolo di Guardasigilli.

 

[…] Le dichiarazioni di Nordio sulla magistratura e sull'antimafia hanno lasciato ferite. […] La lettura dei giornali che raccontano la solitudine di Nordio e le contraddizioni nella maggioranza le rendono poco piacevole la mattinata. E la nota che Palazzo Chigi pubblica prima di partire per Algeri racconta proprio di questa ansia.

 

MATTEO RENZI E CARLO NORDIO - PRIMA PAGINA DEL FATTO QUOTIDIANO 2 DICEMBRE 2022

In realtà, Meloni sa bene cosa è successo. Sa bene che ci sono due anime militarizzate nella destra, inconciliabili tra di loro, una meno e una più attenta alle ragioni dei magistrati. Troppe voci differenti, senza un coordinamento e una linea chiara. Bisogna fare ordine. Fissare un cronoprogramma, che la presidente del Consiglio ha intenzione di discutere in settimana con il ministro della Giustizia. Anche perché su questo tema rischia di aprirsi una faglia che può spezzare i confini interni ed esterni della maggioranza.

 

Il Terzo Polo di Matteo Renzi e Carlo Calenda non ha mai nascosto le simpatie per Nordio, e l'asse potrebbe favorire anche i berlusconiani più insoddisfatti dagli equilibri del governo. Alla Camera, durante le comunicazioni in Aula, a molti deputati non è sfuggito quell'annuire convinto del ministro mentre il deputato di Azione Enrico Costa illustrava il suo progetto di legge per limitare la pubblicazione delle intercettazioni sui giornali.

Non solo.

 

ENRICO COSTA CARLO CALENDA

Nel giro massimo di un paio di settimane, la commissione Affari costituzionali dovrebbe calendarizzare l'altra proposta di Costa, sulla separazione delle carriere dei magistrati.

 

Altro capitolo caro a Nordio, su cui è possibile una convergenza con i centristi e con Forza Italia, anche se la discussione sarà lunga e non porterà mai a una legge prima di due-tre anni.

 

[…] Due nomi fanno in queste ore fonti vicine al ministro: il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano e il vice capo del Dipartimento per gli affari giuridici e legislativi (Dagl) Roberto Tartaglia.

alfredo mantovano giorgia meloni

 

Entrambi non hanno apprezzato le parole di Nordio in Aula su mafia e magistrati, e avrebbero voluto che Nordio cedesse sull'opportunità di inserire l'aggravante mafiosa nella riforma Cartabia sulla procedibilità d'ufficio in un decreto d'urgenza.

 

[…] Mantovano è un giurista, molto stimato da Meloni, un magistrato di Cassazione che, ai tempi in cui era sottosegretario all'Interno – nei governi Berlusconi - si spese molto per le campagne antimafia e a favore delle leggi a protezione dei testimoni di giustizia.

 

CARLO NORDIO GIORGIA MELONI - FOTOMONTAGGIO IL FATTO QUOTIDIANO

Tartaglia anche è un magistrato e ha partecipato alle indagini sulla cosiddetta trattativa Stato-Mafia, niente di più lontano per cultura e impostazione da Nordio: chiamato dall'ex ministro grillino Alfonso Bonafede a ricoprire il ruolo di vice capo del Dap, il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, è stato poi spostato da Mario Draghi al Dagl, a Palazzo Chigi, e qui confermato da Meloni.

roberto tartaglia 2

carlo nordio foto di bacco (5)INTERCETTAZIONI NORDIO - VIGNETTA BY VUKIC

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