renzi lotti lottizzazione

1. OHI OHI, NIENTE MARIA ELENA BOSCHI. AHI AHI, NIENTE LUCA LOTTI: NESSUNO DEI DUE ANGELI CUSTODI DEL PREMIER CAZZARO ANDRÀ A POSARE LE CHIAPPE SULLA POLTRONA DI SOTTOSEGRETARIO DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO, TESTÈ LASCIATA LIBERA DA DELRIO 2. IN LIZZA CI SONO LE TRE VICEPRESIDENTI DI CAMERA E SENATO: MARINA SERENI, VALERIA FEDELI E LINDA LANZILLOTTA

DAGOREPORT

 

matteo renzi maria elena boschimatteo renzi maria elena boschi

Ohi ohi, niente Maria Elena (Boschi). Ahi ahi, niente Luca (Lotti). A palazzo Chigi va di moda chiamarsi per nome, ma la ciccia non cambia: nessuno dei due angeli custodi del premier cazzaro andrà per ora a posare le chiappe sulla poltrona di sottosegretario della Presidenza del Consiglio, testè lasciata libera dal buon Graziano Delrio.

 

O così pare abbia deciso Matteuccio nostro, ansioso di non urtare le sensibilità dei suoi due più stretti collaboratori: che sono amici buoni e cari nei suoi confronti, ma tra di loro nemici e rivali acerrimi. Ne fai contento uno? Sta’ pur certo che l’altra la prende male. Idem il contrario.

RENZI 
LOTTI
RENZI LOTTI

Perciò: nisba.

 

Gli è meglio lasciare ciascuno dei due dove sta, e scegliere altrove il nuovo sottosegretario – in lizza ci sono le tre vicepresidenti di Camera e Senato: Marina Sereni, Valeria Fedeli e Linda Lanzillotta – svuotando un po’ la figura rispetto a Delrio e, soprattutto, mettendo a guardia del barile un segretario generale di comprovata abilità e fiducia.

MATTEO RENZI CON MOGLIE E BAMBINI SULLO SFONDO LUCA LOTTI MATTEO RENZI CON MOGLIE E BAMBINI SULLO SFONDO LUCA LOTTI

 

Mai più, ha giurato infatti Matteo, farà l’errore clamoroso di inizio governo, quando ha lasciato a Delrio mano completamente libera nello scegliere il segretario generale di palazzo Chigi. Lo sventurato scelse tale Bonaretti Mauro da Reggio Emilia, esperto forse come city manager di un comune emiliano, ma inesperto nella gestione pratica del palazzo più rognoso d’Italia. Un marziano goffo nei palazzi romani, che trasloca oggi a Porta Pia senza lasciare il minimo rimpianto.

 

In arrivo a piazza Colonna, dicono i bene informati, c’è invece uno di cui Pittibimbo si fida come della sua mamma. Un raccomandato che arriva dritto dal ministero di madonna Boschi: Paolo Aquilanti, capo del dipartimento dei rapporti con il Parlamento. E’ un funzionario della commissione Affari Costituzionali del Senato in distacco alla presidenza del Consiglio, ha 55 anni e Dago lo ha più volte segnalato come l’eminenza tecnica delle riforme renziane:

valeria fedelivaleria fedeli

 

è l’ostetrico dell’Espositum e uno dei padri del canguro, ossia degli sciagurati meccanismi con cui Matteuccio Renzi ha ballato con gli scarponi chiodati su migliaia di emendamenti dell’opposizione, facendone strame a colpi di regolamento. E tanti saluti ai magistrati senatori che, come Felice  Casson, Giacomo Caliendo e Nitto Palma, si sono sgolati in aula gridando allo «stupro della prassi e dei precedenti».

 

Se la coppia più bella di Firenze ha portato a casa la riforma costituzionale e la legge elettorale, è dunque a Paolino che deve dire molte grazie. A lui e ai suoi strategici rapporti con il Senato, dove è stimatissimo da Pietro Grasso e da Elisabetta Serafin, la potentissima e biondissima segretaria generale: l’asse Aquilanti-Serafin ha addirittura trasformato il morituro Senato nel vero, plateale, vivissimo motore legislativo del governo Renzi.

marina serenimarina sereni

 

Basta guardare cosa succede alla Camera: ogni voto è diventato uno psicodramma. A Villa Arzilla, dove pure Matteuccio scarseggia di maggioranza, tutto invece funziona come un orologio svizzero: anche i provvedimenti più contestati scivolano praticamente sul velluto, alla faccia degli emendamenti, del filibustering e degli ostruzionismi.

franco bassanini linda lanzillottafranco bassanini linda lanzillotta

 

Sarà per questo, come si mormora nei corridoi di Madama, che quando mai Aquilanti tornerà a casetta troverà ad aspettarlo una direzione tutta per lui? Quando a novembre Grasso e Serafin hanno nominato i nuovi direttori, infatti, pare che abbiamo lasciato vuota una casella importante, quella delle Commissioni. Chissà per chi. Tu ne sa’ niente, Matteo?

Ultimi Dagoreport

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - DELIRIO DI RUMORS E DI COLPI DI SCENA PER LA CONQUISTA DEL LEONE D’ORO DI GENERALI – SE MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS-CALTA-MILLERI, TENTA DI CONQUISTARE I VOTI DEI FONDI ANNUNCIANDO LA POSSIBILITÀ DI METTERE SUL PIATTO IL SUO 13,1% DI GENERALI, SOLO DOMANI ASSOGESTIONI DECIDERÀ SE PRESENTARE UNA LISTA DI MINORANZA PER LEVARE VOTI ALLA LISTA DI NAGEL-DONNET, PER LA GIOIA DI CALTA-MILLERI (LA DECISIONE È NELLE MANI DEI FONDI CONTROLLATI DA BANCA INTESA) - FINO AL 24 APRILE, TUTTO È INCERTO SULLE MOSSE IN GENERALI DI ORCEL: CHI OFFRE DI PIÙ PER IL 9% DI UNICREDIT? E CHE FARÀ INTESA DI CARLO MESSINA? AH, SAPERLO...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...

giorgia meloni donald trump

DAGOREPORT – AIUTO! TRUMP CONTINUA A FREGARSENE DI INCONTRARE GIORGIA MELONI - ANCORA ROSICANTE PER LE VISITE DI MACRON E STARMER A WASHINGTON, LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" SI ILLUDE, UNA VOLTA FACCIA A FACCIA, DI POTER CONDIZIONARE LE SCELTE DI TRUMP SUI DAZI ALL'EUROPA (CHE, SE APPLICATI, FAREBBERO SALTARE IN ARIA L'ECONOMIA ITALIANA E IL CONSENSO AL GOVERNO) - LA DUCETTA NON HA ANCORA CAPITO CHE IL TYCOON PARLA SOLO IL LINGUAGGIO DELLA FORZA: SE HAI CARTE DA GIOCARE, TI ASCOLTA, ALTRIMENTI SUBISCI E OBBEDISCI. QUINDI: ANCHE SE VOLASSE ALLA CASA BIANCA, RITORNEREBBE A CASA CON UN PUGNO DI MOSCHE...