ATTENTI AL WULFF: AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA TEDESCA PIACE SCROCCARE - PRESTITI, VACANZE E VIAGGI PAGATI DA AMICI IMPRENDITORI. AVREBBE PERSINO MENTITO AL PARLAMENTO SULLE SUE FINANZE: LA FINE INGLORIOSA DI UN POLITICO MESSO DALLA MERKEL PER TOGLIERE DI MEZZO UN POSSIBILE SUCCESSORE - ANCHE IL PARTITO DI MAGGIORANZA COMINCIA A PARLARE DI POSSIBILI DIMISSIONI E IL GOVERNO DELLA CULONA NE USCIREBBE ULTERIORMENTE INDEBOLITO…
Alessandro Alviani per "la Stampa"
Si offusca a ritmo impressionante l'astro del «genero perfetto» ritrovatosi all'improvviso Presidente della Repubblica federale tedesca. Più passano le ore, più traballa la poltrona di Christian Wulff, eletto Capo dello Stato appena un anno e mezzo fa. I primi politici, anche della maggioranza, chiedono le sue dimissioni e la stampa ci va giù duro: «Il presidente sbagliato», sentenzia lo Spiegel; «Wulff vacilla», scrive l'edizione domenicale della Bild, che lo definisce «una persona che delude».
Tutta colpa di un prestito privato, di una possibile menzogna e di una lista sempre più lunga di attenzioni particolari ottenute da imprenditori-amici.
L'ultima rivelazione è arrivata ieri: nel 2008 l'allora governatore della Bassa Sassonia Wulff e la sua novella sposa Bettina trascorsero la luna di miele nella villa del manager Wolf-Dieter Baumgartl a Castiglioncello, in provincia di Livorno. Senza pagare un centesimo, nota la Bild. Baumgartl guida il consiglio di sorveglianza del gruppo assicurativo Talanx, che ha sede ad Hannover, il capoluogo della Bassa Sassonia. Si tratta dell'ennesimo tassello di uno scandalo che è scoppiato la scorsa settimana, ma ha le sue origini nel Natale 2010.
Allora Wulff volò con Bettina in Florida, nella villa di Egon Geerkens, imprenditore e suo testimone di nozze. Primo errore: la coppia volò in business class, pagando però due biglietti per l'economy; a coprire la differenza fu il numero uno di Air Berlin. Il secondo errore arriva poco dopo: rispondendo a un'interrogazione parlamentare dei Verdi, Wulff negò di aver avuto rapporti d'affari con Geerkens negli ultimi dieci anni. E dimenticò di spiegare che nel 2008 i Geerkens gli avevano concesso un prestito privato da 500.000 euro per comprarsi una casa, garantendogli condizioni di gran lunga più favorevoli di quelle delle banche.
Wulff mentì al parlamento della Bassa Sassonia? No, risponde lui: i soldi non arrivarono da Egon Geerkens, bensì da sua moglie Edith. Una linea difensiva che ormai non regge più: Geerkens ha detto allo Spiegel di aver condotto in prima persona le trattative con Wulff per il prestito. I soldi arrivarono al politico con un assegno anonimo della Bundesbank. Per i costituzionalisti, inoltre, accettando il prestito a un tasso agevolato Wulff violò la legge.
La credibilità del presidente evapora, la sua integrità morale è danneggiata. La stampa nota come non ci sia un solo discorso di Wulff sulla crisi o sull'euro che si ricordi e rispolvera i dubbi sulla sua idoneità già emersi nell'estate 2010, quando Angela Merkel lo scelse per succedere a Horst Köhler, che si era dimesso a sorpresa per via di una controversa frase sul ruolo delle missioni militari all'estero per garantire gli interessi commerciali della Germania.
Una promozione non del tutto disinteressata: Wulff veniva visto come un possibile successore. Dopo essersi chiuso nel silenzio il Presidente ha respinto ieri le richieste di dimissioni e ha fatto diffondere la lista delle vacanze che ha trascorso a casa di amici imprenditori tra 2003 e 2011, in tutto sei casi. Le sue difficoltà minacciano anche il governo Merkel, già indebolito.
merkel Il presidente tedesco Christian WulffChristian Wulff Christian Wulff con la moglie Bettina