matteo salvini catania

LA PROCURA DI CATANIA HA CHIESTO DI NUOVO L’ARCHIVIAZIONE PER MATTEO SALVINI – IL CAPITONE ARRIVA AL TRIBUNALE SICILIANO E SI TROVA I SOLITI MANIFESTANTI IN PIAZZA: “ABBIAMO GIÀ LA SENTENZA: SALVINI MERDA” – IL CENTRODESTRA FA FINTA DI STRINGERSI INTORNO ALL’EX TRUCE: ANCHE TAJANI E LA MELONI SONO ANDATI A CATANIA PER FARSI UN SELFIE – VIDEO

 

 

1 – GREGORETTI,PM RISOLLECITA ARCHIVIAZIONE

Da RaiTelevideo

 

matteo salvini e giulia bongiorno entrano in tribunale a catania 1

La Procura di Catania ha nuovamente richiesto, come aveva fatto nella prima fase del procedimento,a settembre,l'archiviazione di Matteo Salvini dall'accusa di sequestro di persona per la gestione dello sbarco di 131 migranti dalla nave Gregoretti quando era mininistro dell'Interno per governo Conte. In aula, per l'accusa, è presente il sostituto procuratore Andreas Bonomo. L'udienza davanti al gup Nunzio Sarpietro sta proseguendo con l'intervento dell'avvocato Giulia Bongiorno per la difesa.

 

2 – CASO GREGORETTI, L'ARRIVO DI MATTEO SALVINI AL TRIBUNALE DI CATANIA

Da www.corriere.it

 

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani a catania

Il leader della Lega arriva al Tribunale di Catania, in piazza Verga, per l’udienza preliminare sulla vicenda della nave Gregoretti per la quale è accusato del sequestro aggravato dei 131 migranti a bordo. Il segretario leghista era accompagnato dal suo avvocato, l’ex ministro Giulia Bongiorno. Tutta la piazza è transennata e presidiata da carabinieri e polizia in vista della manifestazione organizzata nella vicina piazza Trento.

 

3 – GREGORETTI, MANIFESTANTI IN PIAZZA: ABBIAMO GIÀ SENTENZA, SALVINI M....

(LaPresse) - Dista solo 500 metri dal tribunale di Catania la contro manifestazione organizzata da Rete Mai con Salvini. Mentre è in corso l'udienza preliminare per il caso Gregoretti, che vede indagato Matteo Salvini per sequestro di persona, quando era ministro dell'Interno, in piazza Trento è stato steso uno striscione con su scritto 'Abbiamo già la sentenza: Salvini merda". Distribuiti anche centinaia di rotoli di carta igienica con la foto del leader leghista.

 

matteo salvini e giulia bongiorno entrano in tribunale a catania

Oggi prenderà il via l'udienza preliminare sulla vicenda della nave Gregoretti per la quale Matteo Salvini è accusato del sequestro aggravato dei 131 migranti a bordo, punibile con una pena che può arrivare anche a 15 anni di carcere.

 

4 – CENTRODESTRA UNITO CON SALVINI: "PER UNA GIUSTIZIA NON POLITICIZZATA"

Luca Sablone per www.ilgiornale.it

 

matteo salvini a catania 2

L'ex ministro dell'Interno impedì l'attracco in porto tra il 27 e il 31 luglio 2019, obbligando dunque l'intero equipaggio a rimanere a bordo. Il leader della Lega si presenterà alla prima tappa di un procedimento in cui si deciderà se archiviare o meno la richiesta di rinvio a giudizio. L'udienza si svolgerà a porte chiuse: nel palazzo di giustizia sarà consentito l'accesso solamente a 200 giornalisti accreditati; in aula i nigeriani Jafra e Aishat Saha e i loro tre figli (che fanno parte dell'unica famiglia di migranti arrivata con la Gregoretti e rimasta in Sicilia) si costituirà parte civile con l'avvocato Massimo Ferrante.

carta igienica con la faccia di salvini a catania

 

"Ho fiducia, non ci permetteremmo mai di fare pressioni sul tribunale", dice sicuro il segretario federale del Carroccio. In realtà la situazione è piuttosto delicata e il nervosismo è umanamente comprensibile. Anche perché l'avvocato Giulia Bongiorno ha ricordato come si rischi davvero grosso con certe imputazioni. Nel corso della serata di ieri si è discussa della strategia da adottare: fonti della Lega avevano fatto sapere che solamente oggi Salvini avrebbe preso le decisioni sull'udienza preliminare. L'ex vicepremier ha comunque escluso la possibilità di chiedere il rito abbreviato; non è da escludere che i giudici sentano anche il premier Giuseppe Conte e il ministro Luigi Di Maio.

manifestazione contro salvini a catania 5

 

Centrodestra a scudo di Salvini

Intanto il leader del partito di Via Bellerio è arrivato in auto in piazza Verga davanti al Palazzo di giustizia, accompagnato dal suo avvocato ed ex ministro Giulia Bongiorno. Tutta la piazza è transennata e presidiata da carabinieri e polizia in vista della manifestazione organizzata nella vicina piazza Trento. Il centrodestra si è mostrato nuovamente unito e compatto: Giorgia Meloni e Antonio Tajani hanno incontrato a Catania il segretario della Lega per dargli il proprio sostegno.

manifestazione contro salvini a catania 3

 

Il vicepresidente di Forza Italia sul proprio profilo Twitter ha pubblicato una foto allegando una breve dichiarazione per spiegare il motivo della presenza al fianco di Salvini: "Per una giustizia giusta e non politicizzata, per difendere il diritto della politica di prendere decisioni".

 

Il cadavere di una donna sulla nave Gregoretti

La solidarietà degli alleati rappresenta anche un'occasione per ribadire la necessità di un equilibrio tra poteri: "La politica ha il diritto di poter decidere senza interferenze da parte degli altri poteri". Tajani ha telefonato a Silvio Berlusconi per portargli il saluto dell'intera coalizione, per aggiornarlo sull'esito dell'incontro a tre e per fare il quadro della situazione politica in vista dei ballottaggi. Fonti azzurre riferiscono infine che il Cav ha inviato saluto ai dirigenti siciliani che oggi saranno coinvolti in diverse iniziative.

 

Anche Giorgia Meloni è intervenuta a gamba tesa contro la sinistra. Il motivo più importante dell'iniziativa è chiaro: "Non comprendo come alcune forze politiche non si rendano conto della mostruosità che sta avvenendo oggi".

 

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani a catania

A questo punto la domanda sorge spontanea: "Se nel sistema politico italiano un ministro non può più fare quello che la stragrande maggioranza dei cittadini gli ha chiesto, difendendo le leggi e i confini della nazione, i cittadini per cosa dovrebbero votare?". Effettivamente un avversario politico andrebbe battuto con le regole della democrazia e non provandolo a chiudere in galera: "Questo accade nei regimi e lo considero mostruoso". L'ex ministro della Gioventù ha infine fatto sapere di aver visto Salvini "sereno, tranquillo, molto reattivo e combattivo". "Penso che nessuno per aver fatto quel lavoro avrebbe potuto immaginare di finire in tribunale", ha concluso la Meloni.

manifestazione contro salvini a cataniamatteo salvini intervistato da maria giovanna maglie a cataniamatteo salvini a catania manifestazione contro salvini a catania 1matteo salvini con la maglietta del catania manifestazione contro salvini a catania 2giorgia meloni matteo salvini antonio tajani a catania 1manifestazione contro salvini a catania 4

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…

funerale di papa francesco bergoglio

DAGOREPORT - COME È RIUSCITO IL FUNERALE DI UN SOVRANO CATTOLICO A CATTURARE DEVOTI E ATEI, LAICI E LAIDI, INTELLETTUALI E BARBARI, E TENERE PRIGIONIERI CARTA STAMPATA E COMUNICAZIONE DIGITALE, SCODELLANDO QUELLA CHE RESTERÀ LA FOTO DELL’ANNO: TRUMP E ZELENSKY IN SAN PIETRO, SEDUTI SU DUE SEDIE, CHINI UNO DI FRONTE ALL’ALTRO, INTENTI A SBROGLIARE IL GROVIGLIO DELLA GUERRA? - LO STRAORDINARIO EVENTO È AVVENUTO PERCHÉ LA SEGRETERIA DI STATO DEL VATICANO, ANZICHÉ ROVESCIANDO, HA RISTABILITO I SUOI PROTOCOLLI SECOLARI PER METTERE INSIEME SACRO E PROFANO E, SOPRATTUTTO, PER FAR QUADRARE TUTTO DENTRO LO SPAZIO DI UNA LITURGIA CHE HA MANIFESTATO AL MONDO QUELLO CHE IL CATTOLICESIMO POSSIEDE COME CULTURA, TRADIZIONE, ACCOGLIENZA, VISIONE DELLA VITA E DEL MONDO, UNIVERSALITÀ DEI LINGUAGGI E TANTE ALTRE COSE CHE, ANCORA OGGI, LA MANIFESTANO COME L’UNICA RELIGIONE INCLUSIVA, PACIFICA, UNIVERSALE: “CATTOLICA”, APPUNTO - PURTROPPO, GLI UNICI A NON AVERLO CAPITO SONO STATI I CAPOCCIONI DEL TG1 CHE HANNO TRASFORMATO LA DIRETTA DELLA CERIMONIA, INIZIATA ALLE 8,30 E DURATA FINO AL TG DELLE 13,30, IN UNA GROTTESCA CARICATURA DI “PORTA A PORTA”, PROTAGONISTI UNA CONDUTTRICE IN STUDIO E QUATTRO GIORNALISTI INVIATI IN MEZZO ALLA FOLLA E TOTALMENTE INCAPACI…- VIDEO