ursula von der leyen consegna a mario draghi la pagella di bruxelles al recovery plan italiano 3

PRONTI? STANNO ARRIVANDO I PRIMI 25 MILIARDI DALL’UNIONE EUROPEA: SONO STATI FIRMATI NEI GIORNI SCORSI I DUE CONTRATTI CON CUI BRUXELLES TRASFERIRÀ ALL’ITALIA L’ACCONTO SUI FONDI DEL RECOVERY - IL GOVERNO UTILIZZERÀ L’ANTICIPO PER FINANZIARE PROGETTI GIÀ AVVIATI, COSÌ DA NON PERDERE TEMPO E SOSTITUIRE PRESTITI PIÙ ONEROSI - PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, GIUSTIZIA, FISCO E CONCORRENZA: LE RIFORME CHE CI CHIEDE L’EUROPA IN CAMBIO…

Paolo Baroni per "la Stampa"

 

ursula von der leyen mario draghi di fronte al teatro 5 di cinecitta 22

Lo possiamo chiamare "l'acconto di Ferragosto". Firmati nei giorni scorsi i due contratti, quello sui contributi a fondo perduto (i grants) e quello sui prestiti (i loans) entro la settimana, una volta sbrigate le ultime pratiche burocratiche, Bruxelles trasferirà all'Italia un primo acconto sui fondi che sono stati assegnati al nostro Paese.

 

Si tratta di ben 24, 9 miliardi, in pratica quasi una manovra finanziaria nelle stagioni pre-Covid che il governo utilizzerà soprattutto per finanziare una serie di progetti già avviati (nel digitale, nel settore dei trasporti, nelle città, nel campo dello sport, ecc.) in modo da non perdere tempo e sostituire prestiti in essere coi fondi certamente più convenienti che arrivano via Ue.

 

Insomma si inizia davvero a fare sul serio: la macchina del Recovery plan sta per partire.

 

MARIO DRAGHI DANIELE FRANCO

Di qui al 2026, quando il programma dovrà essere completato, bisognerà realizzare ben 151 differenti progetti ed in parallelo mettere in campo le cosiddette riforme abilitanti, interventi a costo zero che dalla pa alla giustizia (interventi ormai già definiti), dal fisco alla concorrenza al mercato del lavoro serviranno ad aumentare la competitività del Paese.

 

Una sfida importante, che chiama in causa il nostro Paese ma segna anche una svolta storica nelle politiche europee, come ha sottolineando ieri il Capo dello Stato rievocando la tragedia di Marcinelle di cui ieri ricorreva il 65esimo anniversario. «L'Unione Europea, edificata sulla base di valori condivisi e di norme e istituzioni comuni, ha saputo trovare in sé energie per aiutare i popoli degli Stati membri nel difficoltoso cammino di uscita dalla pandemia.

sergio mattarella all altare della patria 2 giugno 2021

 

Gli ambiziosi traguardi che ci siamo prefissati nei piani di rilancio e resilienza - ha ammonito Mattarella - non potranno essere raggiunti senza un responsabile sforzo, individuale e collettivo».

 

L'impegno di tutti, ma innanzitutto l'impegno del governo che in queste settimane ha messo a punto una serie di interventi che consentono di avviare il Pnrr come la semplificazione delle norme sugli appalti, in modo da avere tempi certi nella realizzazione delle opere, la riforma della Pa, le nuove regole sui concorsi e quindi l'assunzione dei mille esperti che dovranno collaborare alla governance del piano.

mario draghi marta cartabia 1

 

Adesso mancano solo due atti, due decreti del presidente del Consiglio per insediare la segreteria tecnica e istituire il tavolo di consultazione con parti sociali ed enti locali. Poi, dopo la pausa estiva, toccherà sbloccare l'impasse sulle riforme, a partire da fisco e concorrenza.

mario draghi ursula von der leyen a cinecitta

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...