luigi di maio giuseppe conte

LE PULIZIE DI PRIMAVERA DI CONTE - IL GRUPPO DEL MOVIMENTO 5 STELLE AL SENATO HA PREPARATO UN DOCUMENTO PER CHIEDERE DI NON DEROGARE ALLA REGOLA DEL DOPPIO MANDATO: DIETRO C’È LO ZAMPINO FELPATO DI PEPPINIELLO APPULO, CHE VUOLE SBARAZZARSI DEI BIG CHE METTONO IN OMBRA IL SUO CIUFFO CATRAMATO. CON LO STOP ALLE DEROGHE DOVREBBERO DIRE ADDIO ALLA POLTRONA PAOLA TAVERNA, ROBERTO FICO E SOPRATTUTTO LUIGI DI MAIO, NEMICO INTERNO NUMERO UNO DELL’EX AVVOCATO DEL POPOLO

GIUSEPPE CONTE DOPO L INCONTRO CON MARIO DRAGHI A PALAZZO CHIGI

Pasquale Napolitano per “il Giornale”

 

I senatori grillini vogliono rottamare Di Maio, Fico e Taverna. A Palazzo Madama sarebbe pronto un documento per chiedere ufficialmente al leader del M5s Giuseppe Conte di non derogare, in vista delle prossime elezioni politiche, alla regola che impone il limite del doppio mandato per i parlamentari.

di maio conte

 

L'iniziativa è di un gruppo di senatori. Ma pare dietro ci sia lo zampino dell'avvocato di Volturara Appula. Che punta a sbarazzarsi di big troppo ingombranti per la sua leadership. C'è una premessa da fare: al Senato, al contrario della Camera dei Deputati, il gruppo è composto al 90% da eletti al primo mandato.

 

ETTORE LICHERI

Che ovviamente sperano (una parte di loro) nella riconferma. Altro aspetto da tenere in conto: a Palazzo Madama c'è un'ampia pattuglia di contiani capitanata da Ettore Licheri. Un indizio che confermerebbe come dietro la mossa vi sia la regia dell'ex premier, da sempre allergico a concedere deroghe al doppio mandato.

 

Certo, lo stop alle deroghe comporterebbe l'addio al Parlamento della vicepresidente del Senato Paola Taverna e del presidente della Camera Roberto Fico, due alleati di Conte nella guerra contro Di Maio. Ma in cambio resterebbe fuori dai giochi il ministro degli Esteri. C'è la guerra alle porte.

 

PAOLA TAVERNA GIUSEPPE CONTE

Quella vera con cannoni e bombe. Ma i grillini pensano al seggio in Parlamento. I malumori dei senatori dovrebbero confluire in un documento da consegnare nelle mani di Conte.

 

«Di Maio, Fico e Taverna - ragionano i promotori dell'iniziativa - sono diventati ministri e presidente della Camera grazie alla promessa fatta agli elettori sul limite del doppio mandato. Non si può derogare. Sarebbe disonesto». E poi: «Come si valuteranno le deroghe? Chi stabilirà i meriti?» continuano i senatori grillini. Il Movimento è nato su un pilastro valoriale: uno vale uno.

GIUSEPPE CONTE E ROBERTO FICO

 

«Questa regola - attaccano gli ispiratori del documento - verrebbe spazzata via con la concessione delle deroghe». Infatti, ai piani alti del Movimento si sta ragionando su alcune eccezioni. Di Maio, Fico, Taverna: nomi che si salveranno dalla tagliola del limite del doppio mandato per «meriti speciali».

 

mario turco giuseppe conte paola taverna

Dovrebbe essere questa la formula. Ma in che modo si valuteranno i meriti? La battaglia si preannuncia dura. Da un lato della trincea, Di Maio, Fico e Taverna che non vogliono rinunciare alla poltrona in Parlamento. Dall'altra parte del campo di battaglia ecco i peones che venderanno cara la pelle per riconquistare il seggio.

luigi di maio mario draghi roberto fico e giuseppe conteLUIGI DI MAIO - BEPPE GRILLO - GIUSEPPE CONTEVIGNETTA KRANCIC - ROBERTO FICO - ROCCO CASALINO - GIUSEPPE CONTE - BEPPE GRILLO alessandra todde mario turco giuseppe conte paola taverna michele gubitosi riccardo ricciardi luigi di maio mario draghi giuseppe conte in diretta facebook 2

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