putin ucraina

“PUTIN NON PUÒ PERDERE, MA NON PUÒ NEMMENO VINCERE" – IL GENERALE CLAUDIO GRAZIANO, A CAPO DEL COMITATO MILITARE DELLA UE, ACCUSA LO "ZAR VLAD" DI AVER PREPARATO UN’OFFENSIVA SULLA BASE DI INFORMAZIONI NON CORRETTE: "HA SBAGLIATO I CALCOLI. LA RUSSIA NON HA LA CAPACITÀ TECNOLOGICA DELL'OCCIDENTE, SPENDE LA MAGGIOR PARTE DEL SUO BILANCIO MILITARE PER IL NUCLEARE – ZELENSKY E LA RICHIESTA DI NO FLY ZONE? È UNA DECISIONE CHE PUÒ PRENDERE L'ONU" – E SULL’ESERCITO EUROPEO…

Marco Galluzzo per il “Corriere della Sera”

 

CLAUDIO GRAZIANO

Generale Claudio Graziano, lei è a capo del Comitato militare della Ue. Come vede la guerra sul campo, ritiene che Putin, come dicono molti analisti, abbia fatto molte sottovalutazioni?

«Quando 18 giorni fa ci siamo seduti per la prima volta nella sala di crisi pensavamo tutti che l'esercito ucraino sarebbe collassato nel giro di poco tempo. Ma i russi hanno preparato un'offensiva sulla base di informazioni certamente non corrette. La componente più efficiente del sistema di difesa degli ucraini si sono dimostrate le forze di difesa aeree. Sicuramente Putin ha sbagliato i calcoli ed è per questo che non ha la supremazia aerea. Poi la situazione può cambiare da un momento all'altro ed i bombardamenti nell'Ovest non lasciano presagire niente di buono».

 

 

La capacità di resistenza degli ucraini può essere determinante?

«È una battaglia dura, i russi stanno aumentando i livelli di violenza, rischiando un grande bagno di sangue in più di una città, a cominciare da Kiev. Ma le capacità militari e morali degli ucraini possono di certo fare la differenza. In più la Russia non ha la capacità tecnologica dell'Occidente, spende la maggior parte del suo bilancio militare per il sistema di armi nucleari. Putin non può perdere, ma non può nemmeno vincere».

 

PUTIN

Zelensky invoca una no-fly zone.

«È una decisione che può prendere l'Onu, come è accaduto in Libia. In questo caso, senza una copertura delle Nazioni Unite, sarebbe un atto di guerra contro la Russia».

 

Che conseguenze avranno le sanzioni sul nostro Paese?

«Le sanzioni sono state una doverosa, straordinaria e corale risposta dei Paesi occidentali all'invasione dell'Ucraina. La forza di queste misure inizia a farsi sentire ma il loro impatto aumenterà con il passare del tempo. Non vi è dubbio però che hanno un costo molto elevato anche per i Paesi applicanti - come l'Italia - che negli anni non hanno diversificato l'approvvigionamento energetico».

putin 7

 

L'Ue nel vertice di Versailles ha preso la decisione di accelerare la costituzione di un esercito europeo.

«Devo dire che sicuramente ci troviamo di fronte ad un momento storico. Dal vertice di Versailles emerge la presa di coscienza dell'Europa di doversi assumere la responsabilità di proteggere i propri cittadini, le democrazie delle singole nazioni e dell'Unione nella sua totalità e, non meno importante, si prende atto del fatto che la difesa dei nostri valori ha un costo».

 

CLAUDIO GRAZIANO

Quando sarà operativo questo progetto?

«Entro il 2025 avrà la piena capacità operativa e consentirà il rapido impiego di una capacità militare multinazionale ( Eu rapid deployment capacity ) di natura interforze, di 5.000 unità, dotata di assetti navali e aerei necessari non solo per il trasporto, il supporto e l'appoggio, ma anche per la condotta di attività operative, anche in ambienti non permissivi.

 

Vladimir Putin 10 marzo 2022

Ma già da quest' anno i Paesi membri avvieranno una riflessione comune per definire in quali scenari questa forza può essere chiamata ad operare. Questa iniziativa è un primo passaggio verso quello che un domani dovrebbe essere un sistema di difesa comune europeo dotato di almeno 60 mila unità, impiegabili sino a 6 mila chilometri di distanza dai confini europei».

 

Già oggi i Paesi della Ue, tutti insieme, hanno una spesa del bilancio militare superiore a quello della Russia: la decisione della Ue avrà bisogno di finanziamenti cospicui ad hoc?

«Da Versailles viene un messaggio chiaro, ossia rafforzare la Difesa comune europea. È chiaro che il problema europeo in materia di spesa per la difesa non è semplicemente legato al solo raggiungimento del 2% del Pil. Oggi l'Europa dei 27 Paesi membri spende circa 230 miliardi di euro che servono a tenere efficienti circa 180 diversi sistemi d'armi a fronte dei 30 degli Stati Uniti, 17 sistemi terrestri a fronte di uno solo dei nostri alleati e via dicendo.

 

GUERRA RUSSIA UCRAINA

Questa frammentazione oltre a non essere più sostenibile in termini di economia di scala, si stima che generi una sovrapposizione della spesa continentale fino a 100 miliardi di euro all'anno. Da qui l'esigenza non più rimandabile non solo di spendere di più, ma la necessità di spendere meglio evitando sprechi e duplicazioni».

 

La Ue ha preso un'altra decisione storica, inviare per la prima volta aiuti militari, per 500 milioni di euro, ad un altro Paese. Questi fondi potrebbero essere raddoppiati.

«È una scelta strategica, che trasforma i tratti della Ue, che ora per la prima volta nella sua storia partecipa da protagonista alla sicurezza internazionale. È una risposta ai tempi della storia, una reazione ad un evento eccezionale, che sta cambiando e cambierà certamente il corso della storia».

GUERRA RUSSIA UCRAINA

 

Gli ucraini li ricevono effettivamente?

«Alcune informazioni sono classificate, ma certamente stanno ricevendo quanto viene destinato. Queste armi stanno anche lanciando un messaggio di difesa dell'intera Europa».

GUERRA RUSSIA UCRAINACLAUDIO GRAZIANOGUERRA RUSSIA UCRAINAguerra russia ucrainaclaudio graziano joachim gauck giorgio napolitano

Ultimi Dagoreport

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – PUTIN NON HA PER NULLA DIGERITO L’INTESA TRA USA E UCRAINA (MEDIATA CON TRUMP DA BIN SALMAN E STARMER) PER UN CESSATE IL FUOCO DI 30 GIORNI: IL “MACELLAIO” DI MOSCA (CIT. BIDEN) VOLEVA I NEGOZIATI SUBITO, NON LA TREGUA, CHE INVECE RICALCA LE RICHIESTE DI ZELENSKY – “MAD VLAD” SI STA RENDENDO CONTO CHE IN GIRO C’È UNO PIÙ PAZZO DI LUI: L’INSOSTENIBILE BIPOLARISMO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO È LOGORANTE ANCHE PER MOSCA. UNO CHE DOPO AVER ANNUNCIATO DI AVER SOSPESO ARMI E CIA A KIEV, OPLÀ!, ORA HA RINCULATO. E MINACCIA “SANZIONI DEVASTANTI” SE PUTIN NON ACCETTERÀ L’ACCORDO…

wanna marchi stefania nobile davide lacerenza

CRONACHE DI CASA MARCHI – QUANDO WANNA DICEVA AL “GENERO” LACERENZA: “PORCO, TI DOVRESTI VERGOGNARE, MERITI SOLO LA MORTE” – TRA LE INTERCETTAZIONI DELL’ORDINANZA DI ARRESTO DEL TITOLARE DELLA ''GINTONERIA'' E DI STEFANIA NOBILE, SONO CUSTODITE ALCUNE FRASI STRACULT DELL’EX TELE-IMBONITRICE – LA MITICA WANNA RACCONTA UNA SERATA IN CUI DAVIDONE “TIRA FUORI LA DROGA”: “L’HA FATTA DAVANTI A ME, IO HO AVUTO UNA CRISI E MI SONO MESSA A PIANGERE” – LA DIFESA DI FILIPPO CHAMPAGNE E LA “PREVISIONE”: “IO CREDO CHE ARRIVERÀ UNA NOTIZIA UNO DI ‘STI GIORNI. ARRIVERÀ LA POLIZIA, LI ARRESTERANNO TUTTI. PERCHÈ DAVIDE ADDIRITTURA SI PORTA SEMPRE DIETRO LO SPACCIATORE..."

volodymyr zelensky bin salman putin donald trump xi jinping

DAGOREPORT – COME SI E' ARRIVATI AL CESSATE IL FUOCO DI 30 GIORNI TRA RUSSIA E UCRAINA? DECISIVI SONO STATI IL MASSICCIO LANCIO DI DRONI DI KIEV SU MOSCA, CHE HA COSTRETTO A CHIUDERE TRE AEROPORTI CAUSANDO TRE VITTIME CIVILI, E LA MEDIAZIONE DI BIN SALMAN CON TRUMP - E' BASTATO L’IMPEGNO MILITARE DI MACRON E STARMER PER DIMOSTRARE A PUTIN CHE KIEV PUÒ ANCORA FARE MOLTO MALE ALLE FRAGILI DIFESE RUSSE - NON SOLO: CON I CACCIA MIRAGE FRANCESI L'UCRAINA PUÒ ANDARE AVANTI ALTRI SEI-OTTO MESI: UN PERIODO INACCETTABILE PER TRUMP (ALL'INSEDIAMENTO AVEVA PROMESSO DI CHIUDERE LA GUERRA “IN 24 ORE”) – ORA CHE MOSCA SI MOSTRA “SCETTICA” DAVANTI ALLA TREGUA, IL TYCOON E IL SUO SICARIO, JD VANCE, UMILIERANNO PUBBLICAMENTE ANCHE PUTIN, O CONTINUERANNO A CORTEGGIARLO? - LA CINA ASPETTA AL VARCO E GODE PER IL TRACOLLO ECONOMICO AMERICANO: TRUMP MINIMIZZA IL TONFO DI WALL STREET (PERDITE PER 1000 MILIARDI) MA I GRANDI FONDI E I COLOSSI BANCARI LO HANNO GIÀ SCARICATO…

elly schlein nicola zingaretti donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - CHE FIGURA DI MERDA PER IL PD MALGUIDATO DA ELLY SCHLEIN: A BRUXELLES, TOCCATO IL FONDO, IL PD HA COMINCIATO A SCAVARE FACENDOSI SCAVALLARE ADDIRITTURA DAL PARTITO DI GIORGIA MELONI – SE FDI NON POTEVA NON VOTARE SÌ AL PROGETTO “REARM EUROPE” DELLA VON DER LEYEN, I DEM, CHE ADERISCONO AL PARTITO SOCIALISTA, SI SONO TRASFORMATI IN EURO-TAFAZZI: 10 HANNO VOTATO A FAVORE, 11 SI SONO ASTENUTI (E SOLO GRAZIE ALLA MEDIAZIONE DEL CAPOGRUPPO ZINGARETTI I FEDELISSIMI DI ELLY, DA TARQUINIO A STRADA, NON HANNO VOTATO CONTRO URSULA) – I FRATELLINI D’ITALIA, INVECE, DOPO AVER INGOIATO IL SI', PER NON FAR INCAZZARE TRUMP, SI SONO ASTENUTI SULLA RISOLUZIONE SULL’UCRAINA. LA SCUSA UFFICIALE? "NON TIENE CONTO" DELL’ACCORDO A RIAD TRA USA E UCRAINA. INVECE GLI EURO-MELONI PRETENDEVANO UN RINGRAZIAMENTO DEL  PARLAMENTO EUROPEO A "KING DONALD" PER IL CESSATE IL FUOCO TRA MOSCA E KIEV (CHE, TRA L'ALTRO, PUTIN NON HA ANCORA ACCETTATO...)

philippe donnet andrea orcel francesco gaetano caltagirone

DAGOREPORT: GENERALI IN VIETNAM - LA BATTAGLIA DEL LEONE NON È SOLO NELLE MANI DI ORCEL (UNCREDIT HA IL 10%), IRROMPE ANCHE ASSOGESTIONI (CHE GESTISCE IL VOTO DEI PICCOLI AZIONISTI) - AL CDA DEL PROSSIMO 24 APRILE, ORCEL POTREBBE SCEGLIERE LA LISTA DI MEDIOBANCA CHE RICANDIDA DONNET (E IN FUTURO AVER VIA LIBERA SU BANCA GENERALI) – ALTRA IPOTESI: ASTENERSI (IRREALE) OPPURE POTREBBE SOSTENERE ASSOGESTIONI CHE INTENDE PRESENTARE UNA LISTA PER TOGLIERE VOTI A MEDIOBANCA, AIUTANDO COSI’ CALTA (E MILLERI) A PROVARE A VINCERE L’ASSEMBLEA - COMUNQUE VADA, SI SPACCHEREBBE IN DUE IL CDA. A QUEL PUNTO, PER DONNET E NAGEL SARÀ UN VIETNAM QUOTIDIANO FINO A QUANDO CALTA & MILLERI PORTERANNO A TERMINE L’OPA DI MPS SU MEDIOBANCA CHE HA IN PANCIA IL 13% DI GENERALI…

ursula von der leyen giorgia meloni elon musk donald trump

DAGOREPORT – IL CAMALEONTISMO DELLA DUCETTA FUNZIONA IN CASA MA NON PAGA QUANDO METTE I BOCCOLI FUORI DAI CONFINI NAZIONALI - MELONI PRIMA SI VANTAVA DELL’AMICIZIA CON MUSK E STROPPA E DELLA “SPECIAL RELATIONSHIP” CON TRUMP, ORA È COSTRETTA A TACERE E A NASCONDERSI PER NON PASSARE COME "AMICA DEL GIAGUARO" AGLI OCCHI DELL'UE. E, OBTORTO COLLO, E' COSTRETTA A LASCIARE A STARMER E MACRON IL RUOLO DI PUNTO DI RIFERIMENTO DELL'EUROPA MENTRE SALVINI VESTE I PANNI DEL PRIMO TRUMPIANO D’ITALIA, L'EQUILIBRISMO ZIGZAGANTE DELLA GIORGIA DEI DUE MONDI VIENE DESTABILIZZATO ANCOR DI PIU' DAL POSIZIONAMENTO ANTI-TRUMP DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO MERZ CHE FA SCOPA COL POLACCO TUSK, E LEI RISCHIA DI RITROVARSI INTRUPPATA CON IL FILO-PUTINIANO ORBAN - IL COLPO AL CERCHIO E ALLA BOTTE DEL CASO STARLINK-EUTELSAT...