lanfranco cirillo vladimir putin sberbank

PUTIN HA SEMPRE UNO STRAPUNTINO PER IL SUO ARCHITETTO: LANFRANCO CIRILLO È DIVENTATO VICEPRESIDENTE SENIOR DELLA BANCA RUSSA SBERBANK, CHE HA CREATO UNA NUOVA UNITÀ DI GESTIONE DEDICATA AI PROGETTI NELL’EDILIZIA – CIRILLO, CITTADINO RUSSO DAL 2014, HA PROGETTATO LA LUSSUOSISSIMA RESIDENZA DI 68 ETTARI SUL MAR NERO PER “MAD VLAD” (COSTATA UN MILIARDO DI DOLLARI) – I GUAI CON IL FISCO DI CIRILLO: NON HA DICHIARATO CIRCA 50 MILIONI DI EURO E SU DI LUI PENDE UN MANDATO D’ARRESTO, MAI ESEGUITO DALLE AUTORITÀ…

Estratto dell’articolo di Riccardo Ricci per www.repubblica.it

 

sberbank

La banca russa Sberbank ha creato una nuova unità di gestione dedicata ai progetti nell’edilizia. In cima all’organigramma della nuova divisione, con la carica di vicepresidente senior, c’è un nome noto alla stampa italiana e internazionale: Lanfranco Cirillo, l'“architetto di Putin”.

 

Trevigiano, 65 anni, Cirillo lavora in Russia dall'inizio degli anni '90. Nel 2014 ha ricevuto la cittadinanza russa e negli anni ha fatto parlare di sé, tanto per i legami con il Cremlino, quanto per i guai con il fisco italiano.

 

lanfranco cirillo

Ad affibbiargli il soprannome di “architetto di Putin” è stato lo staff dell’attivista Aleksej Navalnij, nel quadro di un’inchiesta sul monumentale palazzo di Gelendzhik che si dice appartenga al presidente russo. Nella nuova mansione si occuperà di coordinare gli investimenti della holding statale nelle costruzioni.

 

“Sono fiducioso che il suo arrivo a Sber rafforzerà la nostra direzione edilizia – ha affermato il presidente di Sberbank German Gref - ci consentirà di costruire strutture ancora più belle, moderne e di alta qualità […]". Il suo portfolio, si legge nel comunicato della banca, “contiene molti capolavori".

 

In oltre trent’anni di attività ha costruito […]  "Ville per 44 miliardari russi della lista di Forbes", ricorda lo stesso Cirillo. A Mosca ha aperto lo studio di architettura Masterskaja e gli è attribuita la costruzione di molte abitazioni di lusso nel ricco quartiere della Rubliovka.

il bunker nel villone di putin sul mar nero

 

È stata tuttavia un’inchiesta di Reuters del maggio 2014 a rendere noto per la prima volta il nome dell’architetto italiano, riconosciuto come autore del progetto di un complesso turistico nell’area di Novorossijsk, sul Mar Nero. Nell’agosto dello stesso anno […] è comparso in un decreto presidenziale con il quale Vladimir Putin conferiva la cittadinanza russa ad alcuni stranieri.

 

A due anni di distanza, nel febbraio 2016, l'architetto trevigiano ha annunciato l’intenzione di lanciarsi nel mondo del vino e ha acquistato metà delle quote di una società registrata ad Anapa. L’altra metà della società […] apparteneva a Aleksandr Kislitsyn, un ex-top manager della petrolifera Lukoil.

lanfranco cirillo

 

Cirillo ha acquisito definitivamente l'epiteto di “architetto di Putin” solo con l’inchiesta di Aleksej Navalnij del dicembre 2021 sul “Palazzo di Putin” a Gelendzhik. Secondo gli attivisti, la lussuosa residenza di 68 ettari sul Mar Nero apparterrebbe al presidente russo e a dimostrarlo basterebbero le misure di sicurezza imposte alle aree circostanti. Il complesso architettonico comprende un palazzo del ghiaccio sotterraneo, una discoteca sull'acqua, una sala concerti, una chiesa. Un ponte sospeso conduce a un padiglione del tè con vista sul mare. Valore stimato: un miliardo di dollari.

sberbank

 

Secondo la squadra di Navalnij, la costruzione del palazzo, sarebbe stata finanziata da una società offshore, a sua volta sponsorizzata da imprenditori vicini a Putin. Il Cremlino ha sempre negato qualsiasi legame del capo di Stato con la proprietà immobiliare. In seguito alla pubblicazione dell’inchiesta, l’imprenditore Arkadij Rotenberg ha prontamente rivendicato la proprietà della struttura, a detta sua destinata ad essere convertita in residence di lusso. Dal canto suo Cirillo […] ha affermato di aver costruito il palazzo non per il presidente, ma per la società Strojgazconsulting.

 

 

Sberbank sede Mosca

[…] Parallelamente, in Italia, Cirillo è finito nel mirino delle autorità fiscali. Nell'agosto 2022 la Guardia di finanza italiana ha apposto i sigilli alle proprietà dell’architetto per un valore di 141 milioni di euro: immobili, conti bancari, contanti, gioielli, uno yacht e un elicottero personale registrato in Russia. Nel patrimonio sottoposto a sequestro c’erano anche opere d’arte firmate Botero, Modigliani, Kandinsky, Cézanne.

 

Le autorità italiane hanno avviato un procedimento penale per riciclaggio di denaro ed evasione fiscale. Secondo gli inquirenti, tra il 2013 e il 2019, non avrebbe dichiarato all’Agenzia delle entrate circa 50 milioni di euro. Il mandato di arresto emesso nei suoi confronti nel giugno 2023 non è stato eseguito dalle autorità russe. Lo stesso Cirillo […] non ha preso parte al processo. Nella primavera di quest’anno ha patteggiato con l’Agenzia delle Entrate il pagamento di 20 milioni di euro e in seguito è riuscito a ottenere […] un accordo sul dissequestro parziale dei beni.

sberbank

 

A settembre 2023 ha pubblicato la sua autobiografia, “L'architetto di Putin - la mia vita nella Russia degli oligarchi”, scritto con Fiammetta Cucurnia, firma di Repubblica ed ex corrispondente a Mosca. Bloccato in Russia per un mandato d'arresto internazionale emesso dopo le indagini della Fondazione di Navalnij, si è dedicato a raccoglie le memorie "di emigrato" e della sua ascesa nell'olimpo dei più ricchi imprenditori russi. Di Putin, che incontra regolarmente in occasioni ufficiali, ha detto: "È una persona molto intelligente e curiosa, un uomo che ama profondamente la sua terra".

Sberbank sede Moscaputin lanfranco cirilloil palazzo di vladimir putin a gelendzhik sul mar nero 3putin palace construction lanfranco cirillo 5vladimir putin il palazzo di vladimir putin a gelendzhik sul mar nero 2Lanfranco Cirillo Lanfranco Cirillo lanfranco cirillo 2sberbank

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE ARRIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…