draghi mattarella governo

CON QUALE MAGGIORANZA (E QUALE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO) ANDRÀ AVANTI LA LEGISLATURA SE DRAGHI DOVESSE ESSERE ELETTO AL COLLE? ESCLUSE LE ELEZIONI ANTICIPATE, NON SARA' FACILE COMPORRE UNA NUOVA MAGGIORANZA IN MODO CHE NON APPAIA SOLO UN TENTATIVO PER ASSICURARE LA PENSIONE AI PARLAMENTARI - CON DRAGHI AL QUIRINALE, IL PD SPINGEREBBE SUBITO PER LA MODIFICA DELLA LEGGE ELETTORALE CON UN MINI PACCHETTO DI RIFORME COSTITUZIONALI - I PARTITI DOVRANNO EVITARE CHE L'ULTIMO SCORCIO DI LEGISLATURA SI TRASFORMI IN UN PANTANO NEL QUALE POTREBBERO RIMANERE INVISCHIATE LE RIFORME DEL PNRR…

Marco Conti per "il Messaggero"

 

enrico letta

La proposta di mettere intorno ad un tavolo i leader della maggioranza per discutere e proteggere la manovra di Bilancio, avanzata da Enrico Letta, è stata apprezzata da tutti e serve a vedere quanto presa hanno i leader sui rispettivi gruppi parlamentari.

 

Più complicato pensare che l'iniziativa possa ripetersi quando verrà il momento di votare in Parlamento il successore di Sergio Mattarella. Non solo per l'assenza a quel tavolo del partito di Giorgia Meloni, ma perché sinora nessuno dei candidati sembra in grado di poter andare oltre la parte che in qualche modo li ha espressi. Tutti tranne Mario Draghi che però molti sperano resti al suo posto, in modo da non aprire un problema che per i leader dei partiti di maggioranza è diventato, ora, politicamente più complicato della scelta del nuovo Capo dello Stato.

mattarella draghi

 

L'incognita che agita i sonni di Letta, Conte, Salvini, Renzi, Berlusconi, e anche della stessa Meloni, è con quale maggioranza e quale premier andrà avanti la legislatura qualora Draghi dovesse succedere a Mattarella. Il nodo è difficile da sbrogliare e ha assunto le fattezze di un macigno soprattutto dopo che nel dibattito politico hanno perso decisamente quota due argomenti.

 

CONTE DI MAIO

Ovvero la possibilità che Mattarella si dia disponibile ad un nuovo mandato, bloccando di fatto Draghi, e che senza l'ex presidente della Bce a Palazzo Chigi si andrebbe inevitabilmente al voto anticipato. Sul primo è intervenuto di recente, e di nuovo, il diretto interessato citando Giovanni Leone.

 

Sul secondo potrebbe bastare la recente considerazione di Renzi («nemmeno Godzilla riuscirà a far terminare in anticipo la legislatura»), se non ci fossero le dichiarazioni di tutti i leader che a vario modo sono intervenuti sul tema soprattutto con lo scopo di rassicurare i rispettivi gruppi parlamentari. Giuseppe Conte, neo leader del M5S, di recente ha persino dovuto convocare una riunione ad hoc dei gruppi grillini entrati in fibrillazioni dopo alcune dichiarazioni giudicate non del tutto chiare.

salvini meloni e berlusconi in conferenza stampa

 

Nello scenario di un Draghi al Quirinale, per i leader dell'attuale maggioranza si pone il problema di mettere insieme una nuova maggioranza che potrebbe risultare diversa dall'attuale. Stavolta il loro compito non potrà limitarsi nel dire sì ad un governo assemblato altrove. Sulla carta, di fronte ad un Parlamento slabbrato con la maggior parte degli eletti che hanno la certezza di non tornare a seguito del taglio o dei rovesci elettorali dei partiti di appartenenza, non dovrebbe essere difficile mettere insieme una maggioranza.

 

MARIO DRAGHI DANIELE FRANCO

Molto meno facile comporla in modo che non appaia come il tentativo per assicurare la pensione a tutti gli uscenti e avviare una lunga campagna elettorale. Malgrado l'attuale legislatura abbia ampiamente dimostrato che i due tradizionali schieramenti non esistono - al punto che abbiamo avuto tre governi sorretti da maggioranze completamente diverse da quelle proposte alle elezioni del 2018 - non sarà facile per Letta, Conte, Salvini o Berlusconi archiviare la logica delle alleanze, centrodestra-centrosinistra evitando che nel Pd riprendano quota i profeti della maggioranza Ursula e nella Lega quelli che vorrebbero andare all'opposizione.

 

giuseppe conte e rocco casalino

E' per questo che nel Pd si fa strada l'idea che - qualora Draghi dovesse lasciare Palazzo Chigi - nei compiti della nuova maggioranza dovrà entrare anche la modifica della legge elettorale e, magari, anche di un mini pacchetto di riforme costituzionali, così come peraltro promesso dai dem al momento del taglio dei parlamentari.

 

L'eventualità di un Draghi al Quirinale finisce con lo scaricare sui partiti la responsabilità dell'ultimo anno di legislatura e affida ai leader il compito di gestire gruppi parlamentari che, con l'avvicinarsi del voto, saranno sempre più difficile da controllare.

 

DANIELE FRANCO E MARIO DRAGHI

E se Draghi - qualora dovesse decidere di succedere a Mattarella - ha il peso, la statura e la credibilità per contenere i franchi tiratori e rassicurare anche i più preoccupati, ai segretari dei partiti spetta il compito di evitare che l'ultimo scorcio di legislatura si trasformi in un pantano nel quale potrebbero rimanere invischiate le riforme del Pnrr. Alla prova generale della capacità di controllo dei gruppi, Letta ha chiamato tutti in vista del voto sulla manovra di bilancio. L'unico che però sinora non ha risposto è stato Giuseppe Conte, leader del MoVimento, che ha il maggior numero di parlamentari.

 

 

Ultimi Dagoreport

friedrich merz ursula von der leyen manfred weber giorgia meloni

DAGOREPORT - DA IERI SERA, CON LA VITTORIA IN GERMANIA DELL’ANTI-TRUMPIANO MERZ E IL CONTENIMENTO DEI NAZI DI AFD NELLE FILE DELL’OPPOSIZIONE, TUTTO È CAMBIATO - E DAVANTI A UN’EUROPA DI NUOVO IN PIEDI, DOPO IL KNOCKOUT SUBITO DAL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA, PER LA ‘DUCETTA’ SI PREPARANO GIORNI ALL’INSEGNA DELLE INVERSIONI A U – OGGI L’ITALIA HA VOTATO CON L'EUROPA LA RISOLUZIONE SULL'INTEGRITÀ TERRITORIALE DI KIEV, CONTRO GLI STATI UNITI – CAPITA L’ARIA NUOVA CHE TIRA, SULLE AGENZIE È SBUCATA UNA NOTA FIRMATA DAL “GENIO” DI FAZZOLARI, CHE AVRÀ FATTO RIZZARE I PELI DI TRUMP E PUTIN MESSI INSIEME: “LA VOGLIA DI LIBERTÀ DEL POPOLO UCRAINO CHE È STATA PIÙ FORTE DELLE MIRE NEO IMPERIALI DELLE ÉLITE RUSSE” - CERTO, SE NON AVESSE DAVANTI QUELL’ANIMALE FERITO, E QUINDI DAVVERO PERICOLOSO, DI MATTEO SALVINI, LA STATISTA DELLA GARBATELLA FAREBBE L’EUROPEISTA, MAGARI ALL’ITALIANA, CON UNA MANINA APPOGGIATA SUL TRUMPONE – MA ANCHE IN CASA, C’È MARETTA. OGGI IL VICEMINISTRO DEGLI ESTERI E COORDINATORE NAZIONALE DELLA DIREZIONE DI FDI, EDMONDO CIRIELLI, HA IMPLORATO MERZ DI FARE IL GOVERNO CON I POST-NAZI DI AFD…

veronica gentili alessia marcuzzi roberto sergio giampaolo rossi myrta merlino

A LUME DI CANDELA - “QUESTO PROGRAMMA NON È UN ALBERGO”: AI PIANI ALTI DI MEDIASET SI RUMOREGGIA PER LE FREQUENTI ASSENZE DI MYRTA MERLINO A “POMERIGGIO CINQUE” (LE ULTIME RICHIESTE: DUE GIORNI A MARZO E PONTE LUNGHISSIMO PER PASQUA E 25 APRILE) – VERONICA GENTILI ALL’ISOLA DEI FAMOSI: È ARRIVATA LA FUMATA BIANCA – IL NO DI DE MARTINO AGLI SPECIALI IN PRIMA SERATA (HA PAURA DI NON REPLICARE IL BOOM DI ASCOLTI) – CASCHETTO AGITATO PER LE GAG-ATE DI ALESSIA MARCUZZI - LO SHAMPOO DELLA DISCORDIA IN RAI - IL POTENTE POLITICO DI DESTRA HA FATTO UNA TELEFONATA DIREZIONE RAI PER SOSTENERE UNA DONNA MOLTO DISCUSSA. CHI SONO?

donald trump paolo zampolli

DAGOREPORT - LA DUCETTA SUI TRUMP-OLI! OGGI ARRIVA IN ITALIA IL MITICO PAOLO ZAMPOLLI, L’INVIATO SPECIALE USA PER IL NOSTRO PAESE, NONCHÉ L’UOMO CHE HA FATTO CONOSCERE MELANIA A DONALD. QUAL È IL SUO MANDATO? UFFICIALMENTE, “OBBEDIRE AGLI ORDINI DEL PRESIDENTE E ESSERE IL PORTATORE DEI SUOI DESIDERI”. MA A PALAZZO CHIGI SI SONO FATTI UN'ALTRA IDEA E TEMONO CHE IL SUO RUOLO SIA "CONTROLLARE" E CAPIRE LE INTENZIONI DELLA DUCETTA: L’EQUILIBRISMO TRA CHEERLEADER “MAGA” E PROTETTRICE DEGLI INTERESSI ITALIANI IN EUROPA È SEMPRE PIÙ DIFFICILE – I SONDAGGI DI STROPPA SU PIANTEDOSI, L’ATTIVISMO DI SALVINI E LA STORIA DA FILM DI ZAMPOLLI: FIGLIO DEL CREATORE DELLA HARBERT (''DOLCE FORNO''), ANDÒ NEGLI STATES NEGLI ANNI '80, DOVE FONDÒ UN'AGENZIA DI MODELLE. ''TRA LORO HEIDI KLUM, CLAUDIA SCHIFFER E MELANIA KNAUSS. PROPRIO LEI…”

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?

marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT - L’INTERVISTA RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO” HA MANDATO IN TILT FORZA ITALIA E SOPRATTUTTO TAJANI - IL VICEPREMIER HA REAGITO IN MODO SCOMPOSTO: “NON ABBIAMO BISOGNO DI NESSUNA SVEGLIA. MARINA FA BENE A DIRE CIÒ CHE PENSA MA NON CI HA MAI CHIESTO NÉ IMPOSTO NULLA. QUANTO DETTO DA LEI NON ERA RIVOLTO A FORZA ITALIA” - NEL PARTITO MONTA LA FRONDA VERSO LA FAMIGLIA BERLUSCONI E C’E’ CHI PENSA DI POTERSI EMANCIPARE UNA VOLTA PER TUTTE (MAGARI TROVANDO UN FINANZIATORE DISPOSTO AD ACCOLLARSI I 99 MILIONI DI FIDEJUSSONI GARANTITE DALLA DINASTY DI ARCORE) - AVVISO ALLA "SINISTRA" MARINA: NEL WEEKEND VERRA’ CONDOTTO UN SONDAGGIO RISERVATO PER TESTARE L’APPREZZAMENTO DEL SIMBOLO DI FORZA ITALIA SENZA LA PAROLA “BERLUSCONI”…