de sio haber

“A 18 ANNI ERO FIDANZATA CON HABER, MI HA SPINTA VERSO LA CARRIERA DA ATTRICE. QUANDO SONO DIVENTATA FAMOSA, LUI ROSICAVA” – GIULIANA DE SIO SI TOGLIE I MACIGNI DAL TACCO 12 - "ULTIMAMENTE TUTTI I MIEI EX, COMPRESO HABER, FANNO LIBRI IN CUI PARLANO DI ME. ALMENO USASSERO UN NOME FINTO” – “CON OGNI UOMO CHE HO AMATO AVREI VOLUTO UN FIGLIO. HO AVUTO DUE ABORTI, È ANDATA COSÌ. NON SONO DIVENTATA MAMMA E NON MI SONO SPOSATA. SONO UNA DONNA SOLA” – “HO 67 ANNI, SEMBRO PIÙ GIOVANE: SONO MINUTA, PESO 48 CHILI...” (MA MAGNATELA ‘NA COSETTA)

giuliana de sio alessandro haber 2

Chiara Maffioletti per il “Corriere della Sera” - Estratti

 

Quando era una bambina, Giuliana De Sio andava al cinema tutti i giorni. «Avevo la fortuna di averne uno nel mio palazzo e mia madre, malata di alcolismo, mi dava i soldi del biglietto. La cassiera mi conosceva e mi faceva vedere anche i film vietati. Erano ore bellissime, che passavo con Gassman, Volonté, Sordi, Mastroianni».

 

Non immaginando che, pochi anni dopo, avrebbe lavorato con loro. È diventata famosa di colpo, a 18 anni.

giuliana de sio alessandro haber 1

«Ero fidanzata con Haber, mi ha spinta verso questa carriera. Si vanta di riconoscere i talenti, lo fa anche collezionando opere d’arte e alcune sono diventate quotate. Mi aveva convinta e in poco tempo ho fatto diversi film, diventando famosa. Lui poi rosicava, ma se lo dico si offende».

 

Se ne sarò fatto una ragione, no?

«Non so, ultimamente tutti i miei ex, compreso lui, fanno libri in cui parlano di me. Almeno usassero un nome finto... Comunque sia, non ero pronta al successo, mi vedevo brutta, incapace».

 

 

giuliana de sio francesco nuti

(...)

Lei? Ha un’immagine così forte e si sente insicura?

«È un’immagine a cui non crede più nessuno. Mi ponevo in quel modo, da donna dura, per darmi un tono, specie dopo aver attraversato gli inferni che ho attraversato. Io di me non ci ho capito proprio niente. Mi ritengo una disadattata che si adatta. Sono spaesata e non mi hanno aiutata gli analisti, gli amici o la famiglia, che non ho avuto».

 

La famiglia d’origine, dice.

«È stata inesistente. Mamma aveva i suoi problemi, papà se ne è andato subito. Io e mia sorella (Teresa De Sio, ndr ) non abbiamo avuto accudimento. E fa sorridere che ora a teatro, nello spettacolo Cose che so essere vere diretto da Valerio Binasco (domani debutterà al Franco Parenti di Milano, fino al 3), interpreti una madre iper accudente».

 

Lo spettacolo parla di famiglia e delle sue relazioni.

«È doloroso ma si ride anche. Il troppo attaccamento può essere disfunzionale e riguarda soprattutto le madri».

giuliana de sio francesco nuti

 

Lei avrebbe voluto diventare mamma. Non è successo.

«Lo volevo, con ogni uomo che ho amato. Ho avuto due aborti, è andata così. Avevo studiato da mamma osservando le amiche: mi ero giurata che non avrei mai fatto divorare la mia vita da un bambino e io non avrei divorato la sua. Credo sarei stata brava. Ma non sono diventata mamma e non mi sono sposata. Sono una donna sola».

 

Si sente sola?

«Cerco di costruire una dimensione di famiglia nei gruppi di lavoro, specie a teatro dove si crea più intimità».

 

E con sua sorella? Come va?

«È l’unico legame famigliare che resiste. Ci vediamo spesso se sono a Roma: lì abitiamo nella stessa via. Più che il punto fermo, siamo il punto infermo l’una dell’altra».

DE SIO TROISI

 

Anni fa ha rischiato la morte per un’embolia polmonare.

«Era il 2012: ho sentito la morte che mi attraversava. L’ho proprio toccata con mano: un evento potentissimo».

 

Chi aveva al suo fianco lì?

«I dottori. Non è vero, c’è stato un inaspettato pellegrinaggio di persone, alcune che non vedevo da tempo. Bello».

 

Si sente abbandonata dal cinema e dalla tv?

«Sì, certo. Da dieci anni più nessuna chiamata. Mi resta una lacrima dentro. Eppure una bella serie, un bel film, con registi bravi, li farei».

 

Mai pensato di diventare lei la brava regista?

«Monicelli ripeteva sempre che lo sarei diventata, ma io non farei mai questo attestato di stima verso me stessa».

 

Sempre per l’insicurezza di cui parlava prima?

«Ho la sindrome dell’impostore. Credo vada di pari passo con una certa onestà intellettuale. Nello sport i più bravi sono quelli che corrono di più o fanno più gol. Ma per noi come si stabilisce il talento?».

giuliana de sio elio petri copia

 

Forse ci sarebbe voluta una mamma che le dicesse quanto era brava, non pensa?

«Sì, forse serviva quello. Invece la mia, quando avevo la febbre, mi diceva che recitavo, che cercavo solo attenzioni».

 

Le sue parole svelano una persona profonda e delicata. Come ha vissuto la fama di essere una donna tanto dura?

«Si è detto per anni che avessi un carattere impossibile e non so il perché. Ma so che a 19 anni andavo da uno psicanalista non avevo paura dirlo. Lì, forse, sono stata bollata come una nevrotica».

 

Nella sua vita ha fatto mille incontri. Mastroianni?

«In un film di Petri, Le mani sporche , ho fatto mille ciak di un nostro bacio: avevo la sensazione di baciare il cinema. Ero diventata sua amica: era un vero romano cinico che non faceva altro che sdrammatizzare la sua immagine di superstar e di strafico».

giuliana de sio 2

 

Si era presa una cotta?

«... no una cotta no...».

 

Anche perché c’era Petri, il suo grande amore, a girare...

«Ecco, appunto. Grazie a lui sono cresciuta moltissimo».

È morto mentre lei girava «Scusate il ritardo», di Troisi.

«Massimo mi volle nonostante gli avessi detto della malattia di Petri. Quando Elio morì, per giorni non tornai sul set, creando enormi difficoltà che non mi fece pesare».

 

Ha 67 anni, ne dimostra molti meno. Come vive l’età?

giuliana de sio 1

«Sembro più giovane: sono minuta, peso 48 chili... Curo il viso: se esiste un po’ di bellezza va preservata. Ma non sono vecchia. E non lo sarò mai».

giuliana de sio elio petrigiuliana de sio francesco nuti casablanca, casablanca HABER DE SIOgiuliana de sio massimo troisi scusate il ritardo giuliana de sio massimo trosi 1

Ultimi Dagoreport

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”

emmanuel macron ursula von der leyen xi jinping donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI AFFARI - ALL’INAUGURATION DAY CI SARÀ SOLO GIORGIA (QUELLA CHE, TRUMP DIXIT, "HA PRESO D'ASSALTO L'EUROPA") MA NON URSULA VON DER LEYEN - CHE FARE DI FRONTE ALL'ABBANDONO MUSK-TRUMPIANO DI UNA CONDIVISIONE POLITICA ED ECONOMICA CON I PAESI DELL'OCCIDENTE? - CI SAREBBE IL PIANO DRAGHI, MA SERVONO TANTI MILIARDI E VOLONTÀ POLITICA (AL MOMENTO, NON ABBONDANO NÉ I PRIMI, NÉ LA SECONDA) - L’UNICA SOLUZIONE È SPALANCARE LE PORTE DEGLI AFFARI CON PECHINO. L'ASSE EU-CINA SAREBBE LETALE PER "AMERICA FIRST" TRUMPIANA

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…