michele emiliano francesco cossiga

“CI VUOLE UN CATERPILLAR PER SPOSTARE MICHELE EMILIANO, UNO DEI 'GIUDICI RAGAZZINI' DERISI DA FRANCESCO COSSIGA" – FACCI RICORDA CHE L’EX PM, DA 20 ANNI DOMINUS DELLA PUGLIA, NON SI E’ MAI DIMESSO DALLA MAGISTRATURA (PIUTTOSTO NON HA RINNOVATO L’ISCRIZIONE AL PD) - "E’ L'INAMOVIBILE PERNO DI UN SISTEMA DI CLIENTELE E QUINDI INEFFICIENZE CHE DOPO VENT'ANNI NON REGGE PIÙ, MA CHE LUI È BRAVISSIMO AD ADDEBITARE AD ALTRI" – QUANDO PER FAR DIMENTICARE UNO SCANDALUCCIO SULLE FAMOSE COZZE PELOSE PROPOSE L'ASSESSORATO ALLA CULTURA AL...

Filippo Facci per il Giornale - Estratti

 

MICHELE EMILIANO - ELLY SCHLEIN

Ci vuole un caterpillar per spostare Michele Emiliano. Nella Prima Repubblica abbiamo esecrato a tal punto «le solite facce» che ora neppure ci accorgiamo che certi rincalzi sono lì da secoli: basti che dopo vent'anni Emiliano non si è ancora dimesso dalla magistratura (è ancora «in aspettativa per mandato elettorale» e quando la Corte costituzionale stabilì che i magistrati non potevano avere tessere di partito, nel 2018, lui non lasciò la magistratura: piuttosto non rinnovò l'iscrizione al Pd.

 

Nel frattempo era stato sindaco di Bari, segretario regionale del Partito, presidente del Pd Puglia, poi ancora sindaco di Bari, coordinatore dell'associazione comuni italiani, coordinatore delle città metropolitane, presidente del consorzio sviluppo industriale di Bari, fondatore di «Lista Emiliano» ed «Emiliano per la Puglia» e «La Puglia con Emiliano», (...) ha elogiato Berlusconi, Salvini, Renzi, vari forzisti, e insomma: vorrete mica insinuare che sia un uomo di potere, Michele Emiliano? Vorrete mica insinuare che possa essere l'inamovibile perno di un sistema di clientele e quindi inefficienze che dopo vent'anni non regge più, ma che lui è sempre stato bravissimo ad addebitare ad altri?

MICHELE EMILIANO BY BENNY

 

 

Anche adesso, che in Puglia e nel Pd sembra essersi aperto il vaso di Pandora: ma quale commissariamento, quale voto, quale azzeramento o altri radicali cambi di rotta come richiesti dalla segretaria Elly Schlein: basta un rimpasto di giunta, basta tappare i buchi, «poi la prossima settimana i vertici del Pd pugliese si riuniranno per fare il punto». E se il Pd locale e i Cinque Stelle sono quasi alle mani, coi piddini accusati di «trasformismo» da uno come Giuseppe Conte, lui, Michele Emiliano, non si scompone: «Io ho un buon rapporto con Giuseppe e non intendo romperlo».

 

Ci vuole un caterpillar per spostare Michele Emiliano. Nel 1988 ad Agrigento era uno dei «giudici ragazzini» derisi da Francesco Cossiga. Giocava a basket (arrivò alla serie B) anche se oggi sembra un rugbysta. Quando accettò di fare il sindaco per il centrosinistra iniziò subito il suo stare nel partito senza stare nel partito, l'antinomia tra il voler essere cagnone sciolto e far parte di un apparato come l'ex Pci.

 

anita maurodinoia michele emiliano

Sarà sempre così, tanto che per essere eletto ha fondato liste sue, come visto: e ogni volta il suo cercarsi alleanze si è rivelato un'avventura variabile: da uomo istituzionale si è fatto politico «vicino alla gente» (lui si definì «populista istituzionale», bell'ossimoro) oppure assomigliare a quei pupazzi oscillanti che si mettono sul cruscotto della macchina: in quarantott'ore, nel 2017, passò da «ho appoggiato Renzi, scusatemi» al definitivo «Matteo non ti ricandidare» sino al «Ricandidati, puoi rivincere da segretario».

 

Poi potremmo enumerare gli aspetti più colorati dell'Emiliano-Zelig: quando ad Acquaformosa (Cosenza) si mise a ballare la pizzica e si ruppe il tendine d'Achille; quando si mise a chattare con Frank Underwood (il protagonista della serie tv House of cards) chiedendogli un degno candidato come avversario; quando quel noto genio (ironia) che è il rapper J-Ax scrisse «Il discorso di Emiliano sta spaccando, grande» ed Emiliano rispose «Bella zio! Sei grande!». Yeah. Everybody. Emiliano, per far dimenticare uno scandaluccio sulle famose cozze pelose (peccato, manca lo spazio per parlarne) propose l'assessorato alla Cultura al regista di Checco Zalone, che rifiutò. Poi però il regista, Gennaro Nunziante, girò un film con Zalone titolato «Quo Vado?».

francesco cossigamichele emiliano antonio decaro MICHELE EMILIANO RICEVE IL TAPIRO DORO DA VALERIO STAFFELLIMICHELE EMILIANO E BRUNO VESPA checco zalone michele emiliano salone del libromichele emiliano by edoardo baraldimichele emiliano giuseppe contemichele emiliano giuseppe conte matteo salvini michele emiliano LUIGI DI MAIO AL MARE IN PUGLIA CON MICHELE EMILIANO E FRANCESCO BOCCIA - BY OSHOMICHELE EMILIANO LUIGI DI MAIO MICHELE EMILIANO - BRUNO VESPA - LUCA ZAIAMICHELE EMILIANOmichele emilianoanita maurodinoia michele emiliano

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...