QUANTE ROGNE PER ZINGA: NEL PD GLI RINFACCIANO L'ASSENZA DI LINEA POLITICA, LA NOMINA DEL MARXISTA GUALTIERI CON LA SUA MANOVRA ZEPPA DI TASSE CHE SARÀ MUTILATA IN PARLAMENTO E ANCHE IL VIAGGIO A NEW YORK E WASHINGTON: DAVVERO ANCORA C'È CHI PENSA CHE LA PACCA SULLA SPALLA DI CLINTON E PELOSI SERVA A QUALCOSA? IN REALTÀ IL VIAGGIO ERA UNA SCUSA PER ANDARE IN GITA INSIEME AL SUO ENTOURAGE…
DAGONEWS
nicola zingaretti bill clinton
Nel Pd crescono i malumori verso Zingaretti. Persino il suo sodale Franceschini (ma sappiamo quanto possano essere ''volubili'' le sue alleanze) borbotta per le strategie del segretario.
nicola zingaretti nancy pelosi
Dall'assenza di linea politica all'infausta e non richiesta foto di Narni, che ha sugellato fuori tempo massimo un'alleanza a livello locale che rischia di essere già morta, sono parecchi i punti dolenti della gestione-Zinga. A cominciare dalla scelta di Gualtieri per il Tesoro: il ministro ha presentato una manovra che sarà letteralmente mutilata in Parlamento, e poi rigirata come un pedalino.
L'Emilia è un grattacapo continuo, con Bonaccini che spinge per presentare la sua lista civica affiancata al Pd, e rischia di drenare molti voti, e i sondaggi che vedono l'attuale governatore in testa ma con un margine che va via via assottigliandosi. Se Salvini continua a fare campagna non-stop e se il governo ogni giorno viene indebolito dall'interno, da qui al voto i consensi si possono ribaltare.
In Transatlantico molti parlamentari piddini si sono chiesti quale valore aggiunto abbia portato poi il viaggio a Washington e New York. Davvero c'è ancora chi pensa che la pacca sulla spalla degli eterni (ormai eterni perdenti) Clinton serva a qualcosa, oltre a pettinare gli ego dei provinciali politici della sinistra italiana? D'altronde lo hanno fatto tutti, e la tradizione continua: quella di Zingaretti alla fine è stata solo una gita-premio per far felice il suo entourage, i cui componenti hanno pubblicato le photo-opportunity con questi feticci anni '90 (vedi lo scatto su Instagram del suo social media manager, Carlo Guarino).
Zinga incassa la promessa del vecchio Bill: ''Il presidente ha accettato il nostro invito e sarà in Italia prima dell’estate. E vai!!!!''. Tipo postino di Maria De Filippi, è dovuto arrivare fino ad Harlem per invitare Clinton, uno che se lo paghi viene pure alle feste di 18 anni. E chissà poi se prima dell'estate ci sarà ancora questo governo e se Zinga sarà ancora segretario Pd, soprattutto se dovesse perdere l'Emilia…
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