giorgia meloni enrico letta

TUTTI SUL CARRO SOCIAL DELLA MELONI - DOPO LA VITTORIA ALLE ELEZIONI DEL 25 SETTEMBRE, I FOLLOWER DELLA DUCETTA SONO LIEVITATI DI CIRCA 1,2 MILIONI - LA LEADER DI FRATELLI D'ITALIA È CAMPIONESSA DI INTERAZIONI - LO STUDIO ARCADIA: "A PREMIARE MELONI È STATA LA COERENZA MOSTRATA IN 10 ANNI AL CONTRARIO DI LETTA E SALVINI" - INFATTI LA "BESTIA" SOCIAL DEL TRUCE SEMBRA ORAMAI DOMATA E AL POVERO ENRICO LETTA NON SE LO FILA PIÙ NESSUNO

Estratto dell'articolo di Fausto Caruso per “il Messaggero”

 

giorgia meloni

In attesa che Mattarella la nomini premier, i social l'hanno già incoronata regina. Giorgia Meloni è la leader politica che più ha visto crescere i propri follower su tutte le piattaforme, prima e soprattutto dopo il trionfo elettorale del 25 settembre. Secondo l'analisi pubblicata dall'istituto Arcadia, dal 25 luglio al 2 ottobre la pagina Facebook di Giorgia Meloni ha guadagnato quasi 200 mila follower, passando da 2.35 milioni a oltre 2.5. Il dato più singolare è che oltre 51 mila sono arrivati soltanto nella giornata del 26 settembre, all'indomani della vittoria alle urne. Ancora più marcata la crescita su Instagram, dove i follower guadagnati sono oltre 300 mila, di cui la metà (158 mila) nella giornata post elettorale, e TikTok, in cui il seguito di Meloni è cresciuto di 357 mila unità solo nell'ultima settimana.

 

giorgia meloni mario draghi

Contando tutti i social media si arriva a un guadagno di oltre 1.2 milioni di seguaci. «Quello che ha premiato Meloni è stata la coerenza mostrata in 10 anni in cui è stata sempre all'opposizione, al contrario di Letta e Salvini. A questo si è aggiunta la capacità sua e del suo team di presidiare tutte le piattaforme», spiega Domenico Giordano, il ricercatore che ha curato lo studio.

 

Un alto numero di follower resterebbe fine e a sé stesso se si trattasse solo di osservatori passivi. Meloni vince però anche la classifica delle interazioni. I suoi post sono quelli che hanno generato più reazioni rispetto a quelli degli altri leader e anche qui l'impennata arriva nel giorno della vittoria, in cui l'engagement, il dato che mostra le interazioni generate dai post di un profilo in relazione al numero di follower, passa dal 6.5% dei due mesi precedenti al 37% su Facebook e dal 10% al 66% su Instagram: in entrambi i casi il numero viene quindi moltiplicato sei volte.

giorgia meloni e la pedana al villaggio coldiretti 6

 

«Questi picchi dimostrano che c'è la volontà dei follower di interagire con il leader per condividerne il successo», spiega ancora Giordano. [...]

GIORGIA MELONI E MATTEO SALVINI

 

[...] Non va meglio a Enrico Letta, che non è nemmeno iscritto a TikTok, e Carlo Calenda, che si fermano rispettivamente a 70 mila e 155 mila nuovi seguaci. Anche Matteo Salvini è lontano, nonostante sia molto attivo sui social: poco più di 250 mila nuovi follower.

 

olivia paladino giuseppe conte foto chi 2

L'unico a marcare Giorgia è il Cavaliere, a cui solo lo sbarco su TikTok è fruttato 680 mila seguaci, più contenuta la crescita sugli altri social . Da questi dati sembra che la vittoria elettorale di Fratelli d'Italia rispecchi l'interesse generato dalla leader nel popolo del web, ma su questo punto occorre cautela. «Non dobbiamo commettere l'errore di pensare all'equazione 1 like uguale 1 voto», ammonisce Giordano. [...]

ENRICO LETTA MEMELUIGI DI MAIO E ENRICO LETTAgiuseppe conte chiusura campagna elettorale m5s 7

Ultimi Dagoreport

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…