talebani afghanistan

MA QUANTO SONO SEXY E BONI 'STI TALEBANI! "UOMINI GIOVANI, BARBUTI, DALL'ARIA FEROCE, BELLI DA CINEMA, TRA SCIALLI E TURBANTI CHE LI RENDONO ESOTICI E ANCOR PIÙ PERICOLOSI” - RIPRESASI, NATALIA ASPESI SI CHIEDE: “PERCHÉ NELLA FOLLA IN FUGA ALL'AEROPORTO DI KABUL NON SI VEDONO DONNE? GIÀ LE IMMAGINIAMO DI NUOVO RINCHIUSE NEL BURQA BLU SPLENDENTE CHE HA IL POTERE DI CONVINCERE LE DONNE DELLA LORO INESISTENZA E DI RENDERE LA SOPRAFFAZIONE MASCHILE SCONFINATA PIÙ DI QUALSIASI ALTRA PUNIZIONE” - TALE-BONI MA VIOLENTI CON LE DONNE? LA TRANQUILLIZZA SUL "FATTO" IL MULLAH ALLE VONGOLE, MASSIMO FINI: “NULLA DA TEMERE, CHECCHÉ SI STREPITI, HANNO LE DONNE, ALMENO DAL PUNTO DI VISTA DI ABUSI FISICI. I TALEBANI, PROPRIO A CAUSA DELLA LORO INDUBBIA SESSUOFOBIA, NON HANNO MAI TOCCATO LE DONNE COME DIMOSTRA IL TRATTAMENTO PIÙ CHE CORRETTO CHE HANNO LORO RISERVATO QUANDO LE HANNO AVUTE PRIGIONIERE...”

talebani in afghanistan

1 - LE NOSTRE LACRIME PER QUELLE DONNE

Natalia Aspesi per “la Repubblica”

 

Perché nelle terribili immagini della folla in fuga all'aeroporto di Kabul non si vedono donne? Perché solo gli uomini vogliono fuggire mentre le donne forse vorrebbero ma si sono chiuse in casa? O non vogliono abbandonare i figli? O i loro uomini glielo hanno addirittura impedito per non dover cedere una possibilità di salvezza?

 

talebani ph thomas dworzak 14

Perché questi uomini terrorizzati, che saranno mariti, padri, figli, non hanno aiutato le loro donne, le hanno abbandonate a un destino ignoto e forse tragico? Perché le hanno lasciate sole, perché non si vedono bambini in quel tumulto di disperazione e terrore? Perché vogliono salvarsi solo loro, i maschi che in qualche modo si sono compromessi con gli occidentali?

 

Natalia Aspesi (ritratto di Marta Signori)

In tempi in cui l'informazione è istantanea, in realtà tutto quello che sino adesso possiamo immaginare di ciò che sta succedendo davvero in quelle terre lontane e così vicine, perché anche tanti italiani laggiù sono morti, lo sappiamo da queste scene spaventose, dalle fotografie dei vincitori, uomini giovani, barbuti, dall'aria feroce, belli da cinema, tra scialli e turbanti che li rendono esotici e ancor più pericolosi, carichi di armi vendute loro dall'Occidente, che adesso piange per l'Afghanistan, attacca Biden e grida mea culpa.

 

talebani in afghanistan 10

Troppo tardi, almeno di vent' anni. La realtà la sapremo presto, giorno per giorno, e per ora la possiamo solo immaginare conoscendo quel che già è successo altre volte, tra una occupazione e l'altra delle grandi potenze che si fronteggiano ovunque con la scusa di portare una democrazia non richiesta.

 

talebani in afghanistan 7

Si piange soprattutto per le donne e già le immaginiamo di nuovo rinchiuse nel burqa blu splendente, il più bel colore mai visto, la prigione senza uscita con una sola piccola grata sul viso, giusto per respirare, vedere, non morire. L'abbiamo visto in tanti film indimenticabili, non possiamo scordare quel sarcofago in tutta la sua assurda violenza; e che ha il potere, credo, di convincere le donne della loro inesistenza e di rendere la sopraffazione maschile sconfinata più di qualsiasi altra punizione.

 

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Ce ne interessiamo adesso per la vergogna della nostra viltà e indifferenza, concentrata, a parte la gravità della pandemia, su una serie di scemenze che stanno trascinando noi donne nella nullità. Adesso il mondo rientra nelle nostre vite, non possiamo più evitarlo, e il chiacchiericcio dell'incompetenza dovrà pure lasciare il posto alla realtà, alla tragedia che non solo non si è riusciti ad evitare ma la si è forse cercata.

 

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Dico di indifferenza soprattutto mia, che non so, come tante di noi, quale era la situazione delle donne in Afghanistan prima della attuale fuga americana. Davvero sino a pochi giorni fa non erano velate? Davvero riempivano le università? Davvero sposavano chi volevano? Davvero erano libere? Davvero, come noi, si preoccupavano della parità di genere e si dichiaravano non binarie?

 

Anche lontano da Kabul, tra le montagne, nei villaggi sperduti, dove forse il tempo si è fermato da sempre e con il ritorno della Repubblica Islamica, nulla cambierà, perché nulla era cambiato, per le donne.

 

2 - LA COSCIENZA SPORCA DELL'OCCIDENTE

Estratto dell'articolo di Massimo Fini per il “Fatto quotidiano”

 

 

massimo fini

Adesso le "anime belle" e democratiche occidentali paventano, o piuttosto si augurano per salvare la propria coscienza avendo sempre descritto i Talebani come 'brutti, sporchi e cattivi', chissà quali sfracelli e vendette in Afghanistan. In linea di massima non ci saranno né gli uni né le altre.

 

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I Talebani non infieriranno certamente sui soldati governativi perché sanno benissimo che si tratta di loro coetanei e che, in un Afghanistan devastato economicamente e socialmente dall'occupazione occidentale, arruolarsi era uno dei pochi modi per avere un salario. Peraltro l''Emirato islamico d'Afghanistan' (così lo stato afghano è tornato ad avere il nome che gli aveva dato il Mullah Omar) ha già preannunciato un'amnistia generale, come aveva fatto nel 1996 Omar dopo aver sconfitto i "signori della guerra" che avevano fatto dell'Afghanistan terra di ogni genere di soprusi sulla povera gente.

 

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Nulla hanno da temere i civili sul cui sostegno i Talebani hanno potuto contare nella loro ventennale guerra di indipendenza. Nulla da temere, checché si strepiti, hanno le donne, almeno dal punto di vista di abusi fisici. I Talebani, proprio a causa della loro indubbia sessuofobia, non hanno mai toccato le donne come dimostra il trattamento più che corretto che hanno loro riservato quando le hanno avute prigioniere.

 

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I Talebani hanno assicurato che alle donne verranno garantiti il diritto allo studio e al lavoro, diritto che per la verità esisteva anche prima in linea di principio, ma non di fatto a causa delle convulsioni cui è stato sottoposto l'Afghanistan negli ultimi quarant' anni.

……………..

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