boris johnson e jennifer arcuri

QUEL PORCELLONE DI BORIS - JENNIFER ARCURI, EX AMANTE DI JOHNSON, LO SPUTTANA AL "MIRROR" TRA DETTAGLI PICCANTI E RIDICOLI: QUANDO SI VEDEVANO "NON RIUSCIVA A TENERE LE MANI A POSTO", I SONETTI DI SHAKESPEARE RECITATI DOPO IL SESSO, LE FOTO DI NUDO SUL CELLULARE… - PER LEI IL PREMIER BRITANNICO FINÌ ANCHE NEI CASINI, VISTO CHE TRA LE ALTRE COSE È STATO ACCUSATO DI AVERLA PORTATA IN DIVERSI VIAGGI UFFICIALI A SPESE DEI CONTRIBUENTI, QUANDO ERA SINDACO DI LONDRA

Luigi Ippolito per il “Corriere della Sera

 

boris johnson e jennifer arcuri

La scena più esilarante è quella che vede Boris che tenta di ritrovare i calzini al termine di un convegno amoroso con la sua amante: alla fine non li recupera e se ne va senza calze a quello che doveva essere l'appuntamento più importante della sua giornata, ossia l'inaugurazione dei Giochi Paralimpici, che lo vede assiso fra la sua (povera) consorte Marina e la principessa Anna.

 

boris johnson jennifer arcuri

È una delle rivelazioni fatte dalla donna d'affari americana Jennifer Arcuri in una confessione-fiume al Sunday Mirror: che lei fosse stata legata all'attuale primo ministro britannico si sapeva, ma ora per la prima volta racconta che si è trattato di una relazione andata avanti per quattro anni, dal 2012 al 2016. E i dettagli piccanti abbondano.

 

boris johnson con la ex amante jennifer arcuri

I due si erano conosciuti quando Jennifer, oggi 35enne, era ancora una studentessa: ma ciò non aveva dissuaso l'allora sindaco di Londra dal farne la sua amante. Boris non provava neppure a nascondere l'affaire: la portava in bar e ristoranti di Londra, la baciava e abbracciava in pubblico, ostentando una totale noncuranza.

 

 

Stando al racconto di lei, quando si incontravano lui «non riusciva a tenere le mani a posto»: anche se, da persona colta qual è, oltre a fare sesso amava recitare con lei sonetti di Shakespeare.

 

boris johnson e jennifer arcuri

Boris le mandava messaggi osé in continuazione sul telefonino: e Jennifer gli aveva assegnato il nome in codice di «Alessandro il Grande» (infatti il suo primo nome non è Boris, ma Alexander).

 

 

Ma non è tutto: in più di un'occasione la donna ha spedito a Boris sue foto in topless (che lei definisce «artistiche»). D'altra parte, va ricordato che Jennifer, nell'appartamento di Londra nel quale si incontravano, aveva come raffinato pezzo d'arredamento un palo da pole dance.

 

boris johnson con jennifer arcuri

La relazione fra i due era già venuta a galla alla fine del 2019: e sul capo di Boris pende tutt'ora un'inchiesta, perché da sindaco di Londra aveva fatto avere alla sua amante, che era diventata un'imprenditrice nel settore delle nuove tecnologie, dei lucrosi contratti. Oltre a essersela portata dietro in diversi viaggi ufficiali a spese dei contribuenti.

 

boris johnson e jennifer arcuri

Ma che effetto avranno queste rivelazioni? Probabilmente nessuno: perché a Boris sul piano personale - e non solo - è stato già perdonato tutto. Che sia un adultero seriale è un dato acquisito: Marina, la moglie per 25 anni, lo aveva buttato più volte fuori di casa a motivo delle sue infedeltà.

 

 

boris johnson jennifer arcuri

La cacciata definitiva, che ha portato al divorzio, è stata la relazione con Carrie Symonds, ora insediata a Downing Street come first girlfriend: ma Carrie è stata probabilmente solo l'amante di turno che si è trovata al posto giusto al momento giusto.

 

boris johnson jennifer arcuri

Per non parlare dei figli disseminati in giro. Ufficialmente sono sei: quattro da Marina, una da una consulente d'arte (un'altra amante) e l'ultimo avuto da Carrie. Ma chissà quanti altri portano la zazzera bionda di Boris.

 

boris johnson jennifer arcuri

 

 

Importa tutto questo? In un certo modo sì: perché alla guida di un grande Paese come la Gran Bretagna c'è un mentitore seriale, un gran casinista che non è mai riuscito a mettere ordine nella sua vita. E il carattere, per un politico, è importante.

 

 

Anche se bisogna riconoscergli la visione e la leadership che gli hanno consentito di portare a termine la Brexit, stravincere le elezioni e ora mettere la sua nazione sulla strada che la sta portando fuori dalla pandemia. Chi è dunque alla fine Boris Johnson? Tutto sommato, forse, un cialtrone di genio.

boris johnson jennifer arcurijennifer arcurijennifer arcuri 1

 

 

 

jennifer arcuri

 

Ultimi Dagoreport

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…

italo bocchino maria rosaria boccia gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - MARIA ROSARIA BOCCIA COLPISCE ANCORA: L'EX AMANTE DI SANGIULIANO INFIERISCE SU "GENNY DELON" E PRESENTA LE PROVE CHE SBUGIARDANO LA VERSIONE DELL'EX MINISTRO - IL FOTOMONTAGGIO DI SANGIULIANO INCINTO NON ERA UN "PIZZINO" SULLA PRESUNTA GRAVIDANZA DELLA BOCCIA: ERA UN MEME CHE CIRCOLAVA DA TEMPO SU INTERNET (E NON È STATO MESSO IN GIRO DALLA BIONDA POMPEIANA) - E LA TORTA CON LA PRESUNTA ALLUSIONE AL BIMBO MAI NATO? MACCHE', ERA IL DOLCE DI COMPLEANNO DELL'AMICA MARIA PIA LA MALFA - VIDEO: QUANDO ITALO BOCCHINO A "PIAZZAPULITA" DIFENDEVA L'AMICO GENNY, CHE GLI SUGGERIVA TUTTO VIA CHAT IN DIRETTA...

meloni trump

DAGOREPORT - NON SAPPIAMO SE IL BLITZ VOLANTE TRA LE BRACCIA DI TRUMP SARÀ UNA SCONFITTA O UN TRIONFO PER GIORGIA MELONI - QUEL CHE È CERTO È CHE DOPO TALE MISSIONE, POCO ISTITUZIONALE E DEL TUTTO IRRITUALE, LA DUCETTA È DIVENUTA AGLI OCCHI DI BRUXELLES LA CHEERLEADER DEL TRUMPISMO, L’APRIPISTA DELLA TECNODESTRA DI MUSK. ALTRO CHE MEDIATRICE TRA WASHINGTON E L’UE - LA GIORGIA CAMALEONTE, SVANITI I BACINI DI BIDEN, DI FRONTE ALL'IMPREVEDIBILITÀ DEL ''TRUMPISMO MUSK-ALZONE'', È STATA COLTA DAL PANICO. E HA FATTO IL PASSO PIÙ LUNGO DELLA GAMBOTTA VOLANDO IN FLORIDA, GRAZIE ALL'AMICO MUSK - E PER LA SERIE “CIO' CHE SI OTTIENE, SI PAGA”, IL “TESLA DI MINCHIA” HA SUBITO PRESENTATO ALLA REGINETTA DI COATTONIA LA PARCELLA DA 1,5 MILIARDI DI DOLLARI DELLA SUA SPACE X …

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. LA QUESTIONE DELLA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA SI INGARBUGLIA – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…