sergio mattarella matteo renzi luigi di maio

QUI RADIO COLLE – MATTARELLA PREOCCUPATO DALLE LOTTE DI POTERE DI RENZI E DEI 5 STELLE - PER QUESTO, DAL QUIRINALE, SI SONO GIÀ PREMURATI DI METTERE I PALETTI PER SCONGIURARE FUGHE IN AVANTI: IL RIMPASTO PASSEREBBE SOLO ATTRAVERSO UNA CRISI FORMALE ED UN NUOVO VOTO DI FIDUCIA IN PARLAMENTO. INTANTO RENZI ACCETTA LA SOGLIA DEL 5% PERCHÉ VUOL ESSERE LUI A…

Marco Antonellis per “Italia Oggi”

 

mattarella

Dopo aver fatto trapelare tutta la sua preoccupazione per il vertiginoso aumento dei contagi da coronavirus, al Quirinale si mantiene alta l' attenzione. Stavolta però i fronti sono due a preoccupare gli uomini del Colle: le recenti uscite di Matteo Renzi e il malessere dei 5Stelle. Due situazioni che potrebbero mettere a rischio la durata del Conte 2.

 

Per questo, dal Colle, si sono già premurati di mettere i paletti: il rimpasto passerebbe solamente attraverso una crisi formale ed un nuovo voto di fiducia in Parlamento. Insomma, un modo per scoraggiare velleità e fughe in avanti di chi, sotto sotto, vorrebbe aprire una crisi di governo ma poi difficilmente avrebbe la forza di chiuderla. E al Colle, tutto vogliono fuorché una fase di instabilità nel Paese.

 

L' altro grande fronte monitorato con molta attenzione della parti del Quirinale riguarda i 5Stelle. Il dibattito interno con la balcanizzazione del Movimento non lascia tranquilli gli uomini del Colle.

SERGIO MATTARELLA LUIGI DI MAIO BY LUGHINO

 

Anche se i parlamentari faranno di tutto per mantenere la poltrona e non sfasciare il «giocattolo» il rischio di colpi di testa è altissimo. Una soap opera che non fa dormire affatto sonni tranquilli al Quirinale.

 

mattarella

Intanto, nel Pd, sono in attesa delle prossime mosse di Giuseppe Conte. Soprattutto di un cambio di passo del governo sul Recovery fund, sui decreti sicurezza (che dovrebbero finalmente cambiare dopo un anno di attesa) e sulle tante questioni ancora aperte a partire da Ilva, Alitalia e alla ancora non chiusa vicenda Autostrade (al di là degli «avvertimenti» tattici di rito, a Palazzo Chigi tutto vogliono fuorchè dare esecuzione alla «revoca»).

 

Quanto durerà l' attesa del Pd? Non si sa ancora. L' unica cosa certa è che l' appello di Renzi ad un cambio di governo è sicuramente arrivato troppo presto, visto il no arrivato dal segretario del Pd. «Ora il pallino è in mano a Conte. Ci faccia vedere, anzi faccia vedere a tutta Italia quanto è bravo», afferma un autorevole parlamentare Pd.

 

E allora perché Renzi ha fatto quell' intervista in cui chiedeva una verifica di governo da concludere con un rimpasto?

renzi mattarella

 

«Renzi comunque giudica insufficiente la gestione di questo governo. E poi, in cuor suo, pensa di poter fare il ministro, se dovesse entrare Zingaretti», ragiona sempre lo stesso deputato. Perché la logica sarebbe quella di far entrare tutti i «big» di partito in vista dell' arrivo dei fondi europei. Conclude la fonte Pd: «Perché il leader di Italia Viva ha detto sì al 5%? Perché Renzi non vuole più la frammentazione, ha come obiettivo di fare il leader di un centro fra l' 8 e il 10% e quindi la soglia del 5 gli va benissimo dato che spingerebbe inevitabilmente i centristi ad unirsi».

 

renzi mattarella gentiloni

Insomma, sarebbe funzionale al suo disegno. Che poi era esattamente quanto auspicava Goffredo Bettini: «Renzi, guida tu i moderati, fai il federatore di un polo liberale e riformista che può valere il 10% e che possa costituire la terza gamba dell' alleanza di governo, insieme al Pd e al M5s».

sergio mattarella luigi di maiosergio mattarella 2

Ultimi Dagoreport

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…