virginia raggi love actually

RAGGI CALANTI SUL CAMPIDOGLIO - LUNA DI MIELE FINITA TRA I ROMANI E LA SINDACA: QUASI IL 70 PER CENTO DEI CITTADINI DELL’URBE BOCCIA IL SUO OPERATO - ANCHE IL 40% DEI GRILLINI LA MOLLA - SI ALLUNGA LA LISTA DEGLI ELETTORI PENTITI: DA CESARE ROMITI A FIORELLA MANNOIA...

virginia raggivirginia raggi

Giovanna Vitale per la Repubblica - Roma

 

Neanche l' operazione stadio della Roma, che nelle intenzioni dei vertici del Movimento avrebbe dovuto rilanciare l' immagine di Virginia Raggi facendole riguadagnare quel gradimento perso per strada dal giorno delle elezioni fino a oggi, è riuscito a smuovere il giudizio negativo che ormai la maggioranza dei romani nutre nei confronti della sindaca.

 

Quasi il 70% dei cittadini dell' Urbe dichiara infatti di non apprezzare il suo operato, contro un risicato 22% che invece continua ad avere fiducia nelle sue capacità di governare la capitale d' Italia.

 

Una erosione costante e progressiva del consenso, trainata dal forte scontento che monta anche tra gli elettori grillini, quelli che a giugno tinsero di giallo 12 municipi su 14 e consentirono alla candidata Cinquestelle di entrare in Campidoglio con una percentuale mai registrata prima.

 

RAGGI MONTUORIRAGGI MONTUORI

A neanche nove mesi dal trionfo, circa il 40% di chi allora votò la candidata Raggi non apprezza quanto fatto sinora, mentre quasi il 52% si mostra ancora fiducioso, con una percentuale di indecisi tuttavia in netta flessione, segno che chi prima aveva sospeso il giudizio in attesa dei risultati (che però faticano ad arrivare) ha virato sul negativo.

 

È quanto emerge dal sondaggio effettuato dalla società di rilevazione Izi su un totale di 1.048 interviste condotte fra il 3 e il 6 marzo. Laddove emerge che, appunto, a bocciare la sindaca 5S sono ormai il 67,2% dei romani, poco meno di 7 su 10, con il 39,4% di grillini che condividono questo sentimento diffuso in città.

 

Tant' e che se si rivotasse oggi Virginia Raggi raccoglierebbe appena il 17,2 per cento dei voti, contro il 35,2 registrato al primo turno delle ultime amministrative: esattamente la metà di quanto incassato appena nove mesi fa e piuttosto in fretta dilapidato.

virginia raggi mazzillovirginia raggi mazzillo

 

Per rendersene conto, d' altra parte, basta fare l' elenco degli elettori pentiti: da Cesare Romiti a Fiorella Mannoia, si fa ogni giorno piu lunga la lista di chi, dopo averla vista all' opera, dichiara che non rifarebbe più quella scelta.

 

«Ciò che più colpisce - spiega l' ad di Izi Giacomo Spaini - è la costanza con cui cala non solo il gradimento nei suoi confronti, ma pure lo sgradimento, dovuto in gran parte al fatto che a scendere di molto è la percentuale di indecisi fra gli elettori grillini: significa che chi a novembre, data della nostra ultima rilevazione, era ancora incerto e perciò determinato a concedere ancora tempo alla Raggi, oggi - di fronte a una città ancora sporca, piena di buche, coi trasporti mal funzionanti, le società che continuano a macinare debito e la paralisi nei municipi che penalizzano i servizi, ha perso la pazienza».

RAGGIRAGGI

 

In più, osserva Spaini, «l' effetto stadio non c' è stato. E questo ha sorpreso anche noi. Evidentemente questa operazione, spacciata come un grande successo politico dei Cinquestelle, non è stata vissuta dalla città come qualcosa in grado di migliorare la qualità della vita».

 

È il confronto con i sondaggi precedenti a fotografare la frana: nel novembre scorso, dopo 5 mesi di governo, un terzo dei romani giudicava ancora bene l' operato della Raggi (il 30,6%), oggi solo uno su quattro (il 21,9); mentre il 59,3 sosteneva che stava facendo male, contro il 67,2 di oggi.

 

Negli ultimi quattro mesi, dunque, la percentuale di giudizi negativi ha subito un' impennata di 7,6 punti (quasi 2 al mese) e i giudizi positivi sono calati del 5,6%.

Mesi durante i quali è accaduto di tutto: l' arresto per corruzione del braccio destro Raffaele Marra, il commissariamento della giunta per mano di Grillo- Casaleggio, l' avviso di garanzia notificato alla sindaca e le drammatiche dimissioni di Paolo Berdini. Una slavina che he la marcia indietro sullo stadio non è riuscita ad arginare.

RAGGIRAGGI

 

VIRGINIA RAGGIVIRGINIA RAGGI

 

FIORELLA MANNOIAFIORELLA MANNOIAcesare romiticesare romiti

Ultimi Dagoreport

donald trump paolo zampolli

DAGOREPORT - LA DUCETTA SUI TRUMP-OLI! OGGI ARRIVA IN ITALIA IL MITICO PAOLO ZAMPOLLI, L’INVIATO SPECIALE USA PER IL NOSTRO PAESE, NONCHÉ L’UOMO CHE HA FATTO CONOSCERE MELANIA A DONALD. QUAL È IL SUO MANDATO? UFFICIALMENTE, “OBBEDIRE AGLI ORDINI DEL PRESIDENTE E ESSERE IL PORTATORE DEI SUOI DESIDERI”. MA A PALAZZO CHIGI SI SONO FATTI UN'ALTRA IDEA E TEMONO CHE IL SUO RUOLO SIA "CONTROLLARE" E CAPIRE LE INTENZIONI DELLA DUCETTA: L’EQUILIBRISMO TRA CHEERLEADER “MAGA” E PROTETTRICE DEGLI INTERESSI ITALIANI IN EUROPA È SEMPRE PIÙ DIFFICILE – I SONDAGGI DI STROPPA SU PIANTEDOSI, L’ATTIVISMO DI SALVINI E LA STORIA DA FILM DI ZAMPOLLI: FIGLIO DEL CREATORE DELLA HARBERT (''DOLCE FORNO''), ANDÒ NEGLI STATES NEGLI ANNI '80, DOVE FONDÒ UN'AGENZIA DI MODELLE. ''TRA LORO HEIDI KLUM, CLAUDIA SCHIFFER E MELANIA KNAUSS. PROPRIO LEI…”

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?

marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT - L’INTERVISTA RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO” HA MANDATO IN TILT FORZA ITALIA E SOPRATTUTTO TAJANI - IL VICEPREMIER HA REAGITO IN MODO SCOMPOSTO: “NON ABBIAMO BISOGNO DI NESSUNA SVEGLIA. MARINA FA BENE A DIRE CIÒ CHE PENSA MA NON CI HA MAI CHIESTO NÉ IMPOSTO NULLA. QUANTO DETTO DA LEI NON ERA RIVOLTO A FORZA ITALIA” - NEL PARTITO MONTA LA FRONDA VERSO LA FAMIGLIA BERLUSCONI E C’E’ CHI PENSA DI POTERSI EMANCIPARE UNA VOLTA PER TUTTE (MAGARI TROVANDO UN FINANZIATORE DISPOSTO AD ACCOLLARSI I 99 MILIONI DI FIDEJUSSONI GARANTITE DALLA DINASTY DI ARCORE) - AVVISO ALLA "SINISTRA" MARINA: NEL WEEKEND VERRA’ CONDOTTO UN SONDAGGIO RISERVATO PER TESTARE L’APPREZZAMENTO DEL SIMBOLO DI FORZA ITALIA SENZA LA PAROLA “BERLUSCONI”…

giuseppe conte elly schlein

LE INSOSTENIBILI DICHIARAZIONI FILO-TRUMP DI CONTE HANNO MANDATO IN TILT SCHLEIN - TRA I DUE SAREBBE PARTITA UNA TELEFONATA BURRASCOSA IN CUI LA SEGRETARIA DEM AVREBBE FATTO CAPIRE A PEPPINIELLO CHE SE CONTINUA COSÌ IL M5S CROLLERÀ AL 7% - ELLY DEVE FARE I CONTI CON L’AUT AUT DI CALENDA E CON LA MINORANZA CATTO-DEM IN SUBBUGLIO CONTRO CONTE – PEPPINIELLO TIRA DRITTO: PARLA ALLA PANCIA DEI 5 STELLE E ABBRACCIA LA LINEA ANTI-DEM DI TRAVAGLIO SU RUSSIA E TRUMP. MA "LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO" SA BENISSIMO CHE, SENZA UN ACCORDO COL PD, A PARTIRE DAL PROSSIMO VOTO REGIONALE, NON VA DA NESSUNA PARTE…

elon musk donald trump caveau oro

DAGOREPORT - ALTA TENSIONE TRA IL MONDO FINANZIARIO AMERICANO E KING TRUMP - PRIMA DI DICHIARARE GUERRA A WASHINGTON, I GRANDI FONDI E I COLOSSI BANCARI ASPETTANO CHE TRUMP E MUSK CACCINO IL PRESIDENTE DELLA FEDERAL RESERVE  PER IMPORRE I BITCOIN COME RISERVA NAZIONALE. UNA MONETA DIGITALE E SOVRANAZIONALE CHE AFFOSSEREBBE IL DOLLARO, E QUINDI L'ECONOMIA USA. E GOLDMAN SACHS SI PORTA AVANTI CONSIGLIANDO DI INVESTIRE IN ORO - LE RIPERCUSSIONI PER L'ITALIA: MELONI SA CHE I GRANDI FONDI, SE VOLESSERO, POTREBBERO MANDARE GAMBE ALL'ARIA IL DEBITO TRICOLORE...