POSTI MORTALI - SECONDO “AMNESTY INTERNATIONAL” LA CINA E’ IL PAESE CON PIU’ ESECUZIONI AL MONDO, SEGUITA DA IRAN, IRAQ, ARABIA SAUDITA E DAI DEMOCRATICISSIMI STATI UNITI - L’AVANGUARDISTICO GIAPPONE E’ AL NONO POSTO - MA UN PROGRESSO CHE NON SIA SOLO TECNOLOGICO, NO?
Secondo il rapporto di Amnesty International la Cina è il posto con più esecuzioni al mondo. Nel 2013 sono stati migliaia i giustiziati, numero imprecisato dato che sulla questione esiste il segreto di Stato. A seguire ci sono Iran (369 persone), Iraq (169), Arabia Saudita (79) e Stati Uniti (39). Al sesto posto c'è la Somalia (34), poi Sudan (21), Yemen (13), Giappone (8), Vietnam (minimo 7).
Esclusa la Cina, le esecuzioni in Iran, Iraq e Arabia Saudita costituiscono l'80% di tutte quelle del 2013.
Il numero mondiale di esecuzioni nel 2013 è cresciuto del 15% rispetto al 2012. I metodi sono diversi: decapitazione, sedia elettrica, iniezione letale, impiccagione.
Per la prima volta dal 2009, in Europa non si registrano casi di pena di morte.
Fino a dicembre 2013, nel mondo, si contavano 23.000 persone nel braccio della morte.
Dichiara Jose Luis Diaz, rappresentante di Amnesty International presso le Nazioni Unite: «Ci opponiamo alla pena di morte in ogni caso, senza eccezione. E' la punizione più crudele, degradante e inumana».





