ravera zingaretti

RAVERA CON LE ALI - LA SCRITTRICE MOLLA L’ASSESSORATO ALLA CULTURA DELLA REGIONE LAZIO: “SONO STANCA DI FARMI MASSACRARE” - L’ESPERIMENTO E’ FALLITO: “SONO FIERA DI NON AVER VOLUTO IMPARARE LE TECNICHE DELLA POLITICA - GLI INTELLETTUALI DEVONO DARE UNA MANO AL GOVERNO, MA IL NOSTRO COMPITO È UN ALTRO…”

S. Can. per “il Messaggero - Roma”

 

lidia ravera

Lidia Ravera si dice fiera di «non aver voluto imparare le tecniche della politica in questi cinque anni». E che «gli intellettuali devono dare una mano al governo, ma il nostro compito è un altro». Assessore regionale alla Cultura con la giunta Zingaretti, l'autrice di Porci con le ali e di un'altra trentina di romanzi non ci sarà questa volta per il bis. Lei dice che, insomma, ha già dato e che era stanca «di farsi massacrare». I consiglieri di maggioranza uscenti e parte di quelli attuali hanno tirato invece un bel sospiro di sollievo: «E meno male!».

lidia ravera

 

Perché la convivenza con la scrittrice - così alta nei ragionamenti ma così poco predisposta al lavoro di ordinaria amministrazione - non è stato semplice. Quasi sempre assente in commissione e in consiglio, così eterea rispetto al mondo circostante. Tanto che ammette proprio Ravera senza problemi: «Io sono altra cosa, rispetto al mondo politico, né meglio né peggio, quindi preferisco dedicarmi ai miei romanzi».

 

LA DIVERSITÀ

La super intellettuale engagée ha sempre rivendicato la propria differenza in questa esperienza rispetto agli altri e ora fa il bilancio del lavoro svolto: «Sono fiera - racconta - della mia azione, grazie al mio stupendo staff ho costruito ponti culturali per i prossimi 10 anni».

Iper critica con Matteo Renzi e la sua rottamazione («Gli ho dedicato un romanzo distopico, si chiama Gli scaduti»), adesso fa il tifo per Zingaretti in versione scalata del Nazareno.

 

Nicola Zingaretti

E soprattutto caldeggia l'accordo con il M5S, in Regione e per il Governo, inserendosi così in un solco già arato. «Nei grillini c'è una componente di sinistra, con loro si può parlare, con gli altri no. L'ho visto nel mio piccolo in commissione Cultura: potevo parlare secondo voi con Storace?». Ravera - che sicuramente avrà letto Perché siamo antipatici. La sinistra e il complesso dei migliori di Luca Ricolfi - si augura che dopo di lei, Zingaretti scelga un altro intellettuale per occuparsi di Cultura. Zingaretti dopo Ravera sembra orientato proprio nel verso opposto.

Ultimi Dagoreport

donald trump giorgia meloni almasri husam el gomati osama njeem almasri giovanni caravelli

DAGOREPORT - SERVIZI E SERVIZIETTI: IL CASO ALMASRI E' UN “ATTACCO POLITICO” ALLA TRUMPIANA MELONI? - COME È POSSIBILE CHE UN DISSIDENTE LIBICO, HUSAM EL-GOMATI, PUBBLICHI SU TELEGRAM DOCUMENTI E NOTIZIE DEI RAPPORTI SEGRETI TRA LA MILIZIA LIBICA DI ALMASRI E L'INTELLIGENCE ITALIANA, SQUADERNANDO IL PASSAPORTO DEL CAPO DELL’AISE, CARAVELLI? - CHI VUOLE SPUTTANARE L'AISE E DESTABILIZZARE IL GOVERNO MELONI POSTANDO SUI SOCIAL LA FOTO DEL TRIONFALE RITORNO A TRIPOLI DI ALMASRI CON ALLE SPALLE L'AEREO DELL'AISE CON BANDIERA ITALIANA ? - CHE COINCIDENZA! IL TUTTO AVVIENE DOPO CHE TRUMP HA DECAPITATO L'INTELLIGENCE DI CIA E FBI. UNA VOLTA GETTATI NEL CESSO GLI SPIONI DELL'ERA OBAMA-BIDEN, E' INIZIATO UN REGOLAMENTO DI CONTI CON I PAESI GUIDATI DA LEADER CHE TIFANO TRUMP? - VIDEO

guerra ucraina vladimir putin donald trump ali khamenei xi jinping volodymyr zelensky

DAGOREPORT – IN UN MESE, TRUMP HA MACIULLATO L’ORDINE MONDIALE: RIABILITATO PUTIN, ISOLATA LA CINA - CINQUE PREVISIONI CHE NON SI SONO AVVERATE SULL’UCRAINA CON L'ARRIVO DEL NUOVO INQUILINO DELLA CASA BIANCA: 1) MARK RUTTE, SEGRETARIO GENERALE DELLA NATO: “KIEV ENTRERÀ NELLA NATO, È UN PROCESSO IRREVERSIBILE”. ORA ANCHE ZELENSKY PARLA DI PIANO B – 2) NON SI FA LA PACE SENZA LA CINA. FALSO: TRUMP ALZA LA CORNETTA E PUTIN LO ASPETTA – 3) XI JINPING: “L’AMICIZIA CON LA RUSSIA È SENZA LIMITI” (MANCO PER IL GAS) – 4) L’IRAN S’ATTACCA AL DRONE: LA RUSSIA L'HA MOLLATA – 5) L’EUROPA, SOLITO SPETTATORE PAGANTE CHE NON CONTA UN CAZZO

giuseppe conte maria alessandra sandulli giorgia meloni matteo salvini giancarlo giorgetti corte costituzionale consulta

DAGOREPORT – IL VERTICE DI MAGGIORANZA DI IERI HA PARTORITO IL TOPOLINO DELLA CONSULTA: L’UNICO RISULTATO È STATA LA NOMINA DEI QUATTRO GIUDICI COSTITUZIONALI. A SBLOCCARE LO STALLO È STATO GIUSEPPE CONTE, CHE HA MESSO IL CAPPELLO SUL NOME “TECNICO”, MARIA ALESSANDRA SANDULLI – SUGLI ALTRI DOSSIER, MELONI, SALVINI E TAJANI CONTINUANO A SCAZZARE: SULLA ROTTAMAZIONE DELLE CARTELLE NON CI SONO I SOLDI. LA RIFORMA DEI MEDICI DI FAMIGLIA È OSTEGGIATA DA FORZA ITALIA. E IL TERZO MANDATO È KRYPTONITE PER LA DUCETTA, CHE VUOLE “RIEQUILIBRARE” LE FORZE A LIVELLO LOCALE E SOGNA DI PAPPARSI VENETO E MILANO…

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – QUANTO DURERA' LA STRATEGIA DEL SILENZIO DI GIORGIA MELONI? SI PRESENTERÀ IN AULA PER LA MOZIONE DI SFIDUCIA A CARLO NORDIO O DISERTERÀ COME HA FATTO CON LA SANTANCHÈ? MENTRE LA PREMIER SI ECLISSA, SALVINI È IPERATTIVO: VOLA PRIMA A MADRID PER INTERVENIRE ALL’INTERNAZIONALE DEI NAZI-SOVRANISTI E POI A TEL AVIV PER UNA FOTO CON NETANYAHU – GLI OTOLITI DELLA SORA GIORGIA BALLANO LA RUMBA PER LE MOLTE BEGHE GIUDIZIARIE: DA SANTANCHÈ A DELMASTRO PASSANDO PER NORDIO E ALMASRI…