matteo renzi carlo calenda

“CAMBIA IDEA UNA VOLTA AL MESE: PIÙ CHE CALENDA È UN CALENDARIO” – RENZI DA VESPA PERCULA ANCORA UNA VOLTA IL SUO EX ALLEATO E POI, VISTO CHE ORMAI L’HANNO MOLLATO ANCHE GLI AMICI PIU’ STRETTI, GLI TENDE LA MANO: “SE VUOLE L’ACCORDO PER LE EUROPEE CI SONO”- LA PREVISIONE SUL GOVERNO: “MELONI ARRIVA AL 2027, MA FA UN RIMPASTO PERCHÉ HA DEI MINISTRI IMPROVVISATI” – POI STRONCA ELLY SCHLEIN (“IL PD E’ LA SESTA STELLA DEL M5S”) E TAJANI (“CON LUI NON E’ FORZA MA DEBOLEZZA ITALIA”)

CARLO CALENDA E MATTEO RENZI

Da open.online

 

«Calenda cambia idea una volta al mese, più che Calenda è un calendario». Ospite di Bruno Vespa nelle trasmissioni 5 Minuti e Porta a Porta, Matteo Renzi usa una battuta per attaccare il suo vecchio partner del Terzo Polo. 

 

(...)

 

«Con Calenda non ho alcun problema personale», dice il senatore toscano, «anche se ha lasciato a metà un po’ di cose, all’improvviso ha rotto la federazione del Terzo polo, di cui era presidente.

 

Dobbiamo stare un anno su questa telenovela? No. Se vogliamo fare la lista unitaria io ci sto, noi ci siamo. Se Calenda non è disponibile, con tutto l’affetto per Calenda, faccia quello che crede, se non vuol fare l’accordo amici come prima». Difficile dire se vi saranno sviluppi a questa apertura, per ora rimane il freddo augurio di buona fortuna di Calenda a Renzi quando quest’ultimo ha annunciato la candidatura alle prossime Europee con un nuovo “brand“: «Tanti auguri per il progettino del Centro, qualunque cosa sia, e per la candidatura», aveva dichiarato il segretario di Azione.

CARLO CALENDA E MATTEO RENZI

 

 

 

Renzi sul governo: «Dura fino al 2027, ma…»

Il presidente di Italia Viva ha poi criticato il governo per la gestione della crisi migratoria, tra l’aumento degli sbarchi e le tensioni con i partner europei. «Meloni chieda scusa agli italiani, ci ha preso in giro», tuona Renzi, «e faccia un giro in Europa, perché quelli che contestano l’Italia sono Orban e la Polonia». Secondo l’ex premier e sindaco di Firenze poi, l’esecutivo arriverà a fine legislatura ma con un sussulto: «Meloni arriva al 2027, ma fa un rimpasto perché ha dei ministri improvvisati».

 

 

 

divorzio renzi calenda vignetta by rolli il giornalone la stampa

 

Le critiche a Schlein e Tajani

E se da una parte dà la sua disponibilità a un difficile accordo con Calenda, dall’altra attacca la segretaria del Partito democratico e il segretario di Forza Italia. Secondo Renzi, Elly Schlein sarebbe la «sesta stella» del Movimento 5 Stelle, che sarebbe schierata con «Conte, le toghe rosse, Cgil e il reddito di cittadinanza».

 

Una stroncatura anche per Antonio Tajani, il ministro degli Esteri che dopo la morte di Berlusconi ha preso la guida di Forza Italia e deve governare una difficile transizione. Secondo il senatore toscano, sarà un fallimento:

 

«Se con Berlusconi FI ha fatto l’8%, con Tajani pensate possa fare lo stesso? Io penso che farà la metà. Con Berlusconi è “Forza Italia”, con Tajani è “Debolezza Italia”, con tutto il rispetto». E non è un mistero che Renzi ha l’ambizione di attrarre proprio una parte di quell’elettorato.

TEMPTATION ISLAND - MEME BY EMILIANO CARLI SCOPRI IL SANTO DEL GIORNO - POSTER BY MACONDO

MALEDETTO IL GIORNO CHE T'HO INCONTRATO - RENZI E CALENDA BY MACONDO

 

Ultimi Dagoreport

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…