RENZI PERDONA, DAVIDE SERRA NO: “MATTEO SBAGLIA A STARE SUL PALCO CON CHI HA DISTRUTTO L’ITALIA” - FINITI GLI INCENTIVI ALLA ROTTAMAZIONE?

Goffredo De Marchis per "la Repubblica"

«I sindacati, i politici hanno distrutto l'Italia e rubato il futuro alle nuove generazioni ». Davide Serra è l'idolo della Leopolda. Gli applausi scrosciano, le ragazze lo circondano quando scende dal palco. È il finanziere di stanza a Londra che si prese del «bandito» da Bersani alle scorse primarie perché i suoi fondi hanno la «residenza» nei paradisi fiscali.

Ma stavolta, ad ascoltare le frustate del broker, in prima fila ci sono Guglielmo Epifani, ex segretario della Cgil, Piero Fassino, ex segretario dei Ds una vita in politica. Oggi sulle stesse poltrone siederà Dario Franceschini, altro politico di lungo corso. Ovvero quelli che secondo lui «rubano» e, ancora peggio, distruggono.

Ha visto, Serra? Adesso nel cuore di Renzi c'è tutta la classe politica del centrosinistra che lei disprezza. Prima eravate voi due contro tutti. Adesso è rimasto da solo.
«Io non sarei mai salito sul palco con Fassino, Epifani, Franceschini. Mai. Non sarei partito alle 3 e mezzo di notte da Londra per stare accanto a loro».

Che ci fa qui, allora? Quei dirigenti sono i principali alleati di Renzi.
«Io vengo a Firenze soltanto perché c'è Matteo. E lui sarà il presidente del Consiglio di tutti gli italiani».

Assieme a quelli che lei definisce «politici deboli e corruttibili, che hanno rovinato il Paese guardando solo all'interno dei loro partiti e dei loro confini». Renzi non si è un po' imborghesito?
«Non lo giudico. Se fosse per me io direi a tutte quelle facce: mors tua vita mea... .

Cioè, piazza pulita, tutti a casa, mai più i vecchi. Il sindaco ha rinnegato la rottamazione?
«Lo vedremo ma non credo sia così. Penso che il primo ministro deve guardare all'Italia. Rappresentare tutti, anche Fassino e Franceschini che l'Italia l'hanno rovinata, distrutta. Il debito pubblico è stata una rapina intergenerazionale. Stanno facendo pagare ai figli e ai nipoti i loro errori. Nessun padre di famiglia farebbe lo stesso».

Con la sua tecnica però Renzi ha perso. Stavolta invece può vincere.
«Matteo sa che decidere significa tagliare via, che è arrivato il tempo delle scelte radicali. Dopo il 9 dicembre farà quello che è giusto».

 

DAVIDE SERRA DAVIDE SERRA MATTEO RENZI E DEBORAH SERRACCHIANI jpegDAVIDE SERRA

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…

trump musk xi

DAGOREPORT – DONALD TRUMP HA IN CANNA DUE ORDINI ESECUTIVI BOMBASTICI, CHE FIRMERÀ IL GIORNO DOPO L’INAUGURAZIONE: IL PRIMO INAUGURERÀ LA DEPORTAZIONE DI 9,5 MILIONI DI IMMIGRATI. MA IL SECONDO È ANCORA PIÙ BOMBASTICO: L’IMPOSIZIONE DEI DAZI SUI PRODOTTI CINESI - UN CLASSICO TRUMPIANO: DARE UNA RANDELLATA E POI COSTRINGERE L’INTERLOCUTORE A TRATTARE DA UNA POSIZIONE DI DEBOLEZZA. MA COME REAGIRÀ XI JINPING? CHISSÀ CHE AL DRAGONE NON VENGA IN MENTE DI CHIUDERE, PER LA GIOIA DI ELON MUSK, LE MEGAFABBRICHE DI TESLA A SHANGHAI…

salvini romeo

DAGOREPORT - CHI L'AVREBBE MAI DETTO: MASSIMILIANO ROMEO È IL PROTAGONISTA INDISCUSSO DELLA LEGA DI FINE 2024 - EX FEDELISSIMO DEL “CAPITONE”, È STATO L’UNICO A ESPORSI CONTRO IL SEGRETARIO, E OTTENERE LA LEADERSHIP IN LOMBARDIA – DOPO LA SUA SFIDA VINTA, ANCHE FEDRIGA È USCITO ALLO SCOPERTO CANNONEGGIANDO CONTRO L’EVENTUALE RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE - CHE SUCCEDERÀ AL CONGRESSO? NIENTE: SALVINI HA IN MANO LA MAGGIORANZA DEI DELEGATI, E L’ASSEMBLEA AVRÀ CARATTERE PROGRAMMATICO. MA LA DISSIDENZA CRESCE…