UN PAESE RITARDATO – RENZI PROMETTE CHE L’ITALIA APPROVERÀ LE UNIONI CIVILI SUL MODELLO TEDESCO, MA DOPO IL REFERENDUM IRLANDESE BERLINO PENSA AI MATRIMONI GAY – INSOMMA, COPIEREMO UN MODELLO CHE VA IN PENSIONE – I MILLE DISTINGUO DELL’NCD E IL NO DI FORZA ITALIA

Maria Corbi per “La Stampa

 

RENZI A PORTA A PORTARENZI A PORTA A PORTA

Il 3 giugno ci sarà la prossima seduta della Commissione Giustizia del Senato sul ddl per le Unioni civili. Entro settembre, assicura il premier Matteo Renzi, sarà votata la proposta di legge presentata dalla senatrice Cirinnà, sul modello tedesco «diverso dal modello irlandese». «Credo che possa funzionare e avere i voti in Parlamento», dice. Intanto in Germania meditano sulla distanza tra società civile e politica dopo il voto irlandese e Christine Lueders, consigliere speciale del governo tedesco per le politiche contro la discriminazioni, dichiara che è ora di andare avanti e approvare le nozze gay. 

Monica Cirinna Monica Cirinna


E così il modello tedesco tanto caro a Renzi rischia di svanire prima della approvazione della legge che a questo si ispira. Contraddizioni e confusioni inevitabili quando la politica disegna le leggi su una società che è già cambiata. Tanto che sul territorio accadono fatti che non combaciano con il gioco delle alleanze nazionali e le dichiarazioni di principio dei leader di partito. Come in Lombardia dove, per il secondo anno di fila, l’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale ha deciso di patrocinare la Milano Pride, dal 22 al 28 giugno, grazie al voto del rappresentante della Lega Nord, Fabrizio Cecchetti, vicepresidente del Consiglio, il cui voto si è aggiunto ai due delle opposizioni, Pd e M5S. Tre sì su cinque voti. 


E a Roma si continua a litigare e a dettare out out. Con il Ncd che si dichiara d’accordo con il testo di Monica Cirinnà, relatrice in commissione (annunciati 4000 emendamenti) ma non nella parte che riporta «le scelte sessuali nell’istituto del matrimonio», come spiega Gaetano Quagliariello. «Il risultato porterebbe all’annullamento della differenza tra il matrimonio e le altre unioni, con conseguenze quindi in termini di reversibilità della pensione e di adozioni».

 

gaetano quagliariellogaetano quagliariello

Anche per Renato Brunetta «l’unico legame che deve essere destinatario delle risorse del welfare deve essere quello della famiglia, come prevista dalla Costituzione». Questioni di bilancio, dunque. E la Cirinnà tenta di tranquillizzare tutti: «Niente nozze tra gay, troveremo la quadra».


E poi c’è il Vaticano dove le linee di approccio al problema sono diverse. L’arcivescovo di Dublino Diamuid Martin, a caldo, ha fatto autocritica: «La Chiesa faccia i conti con la realtà». E ieri, a Roma, al seminario sui temi al centro del Sinodo della famiglia promosso dal cardinale Reinhard Marx, presidente della Conferenza Episcopale tedesca e del Ccee, il Consiglio delle Conferenze Episcopali europee, anche se si è solo accennato al tema delle unioni omosessuali, spirava un’aria progressista.

 

Marino trascrive il primo matrimonio gay Marino trascrive il primo matrimonio gay

Mentre Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, non segue la stessa strada; «il rispetto è una cosa - dice - la confusione e la omologazione sono un’altra. Ho l’impressione che la risposta che si sta dando in questi ultimi tempi, con il referendum in Irlanda, con alcuni interventi anche in Italia, sia una brutta china: su tante questioni, oramai, non si ragiona ma si preferisce soltanto cercare lo scontro». 

NUNZIO GALANTINO 3NUNZIO GALANTINO 3


Il voto irlandese ha solo smosso le sabbie mobili in cui è incagliato da anni il dibattito sulle unioni civili. Maurizio Buccarella (M5S) si aspetta che in commissione Giustizia del Senato, di cui è vice presidente, si «proceda con la necessaria celerità». «Sarebbe il minimo da attendersi anche alla luce della scelta dell’Irlanda, Paese fra i più cattolici, che fa emergere ancor di più come l’Italia sia ancora impantanata in ottiche superate e conservatrici».

 

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