CERTI RENZIANI FANNO DEI GIRI IMMENSI POI RITORNANO – IL FEDELISSIMO DI PITTIBIMBO DAVID ERMINI ELETTO VICEPRESIDENTE DEL CSM – E I GRILLINI SI INCAZZANO. DI MAIO: “INCREDIBILE. HA LOTTATO CONTRO LE INTERCETTAZIONI, IL SISTEMA È VIVO E LOTTA CONTRO DI NOI” - IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA BONAFEDE: “LA MAGGIORANZA DEI MAGISTRATI HA SCELTO DI FARE POLITICA” – I 5 ANNI IN PARLAMENTO E I DUBBI SULL’INCHIESTA CONSIP: ECCO CHI È
1 – ERMINI (PD) VICEPRESIDENTE CSM. DI MAIO: «INCREDIBILE, DOV’È L’INDIPENDENZA?»
Franco Stefanoni per www.corriere.it
ermini eletto vicepresidente del csm 4
David Ermini è il nuovo vicepresidente del Csm. Lo ha eletto il plenum con 13 voti alla terza votazione, quando per l’elezione era sufficiente la maggioranza semplice: 11 preferenze sono andate ad Alberto Maria Benedetti e 2 sono state le schede bianche. «Quando veniamo qui ognuno di noi dismette la casacca che aveva un minuto prima e risponde solo alla legge e alla costituzione».
Queste le prime parole che Ermini ha voluto rivolgere al Consiglio. Per questo, ha aggiunto «ho chiesto la sospensione dal partito politico, per avere la libertà dedicarmi a questo compito.
Di Maio: «Ha lottato contro le intercettazioni»
All’elezione di Ermini, Luigi Di Maio ha reagito così via Facebook: «È incredibile! Avete letto? Questo renzianissimo deputato fiorentino del Pd è appena stato eletto presidente di fatto del Consiglio superiore della magistratura.
SALVINI DI MAIO CONTE BY SPINOZA
Lo hanno votato magistrati di ruolo e membri espressi dal Parlamento. Ma dov’è l’indipendenza? E avevano pure il coraggio di accusare noi per Foa che non ha mai militato in nessun partito. È incredibile. Ermini è stato eletto a marzo, si è fatto 5 anni in parlamento con il Pd lottando contro le intercettazioni: la riforma che abbiamo bloccato era proprio la sua. Ora lo fanno pure presidente. Il Sistema è vivo e lotta contro di noi».
Anche lui toscano
Intanto, chi è David Ermini? Avvocato cassazionista, deputato per due legislature, responsabile Giustizia del Pd e poi ancora Commissario del partito a Genova, molto vicino a Matteo Renzi, è ritenuto il più politico dei laici del Csm. Con l’ex segretario dem, Ermini ha in comune anche l’origine toscana: è nato 59 anni fa a Figline Valdarno, vicino a Firenze ed è proprio lì che ha mosso i primi passi in politica.
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È stato consigliere comunale dal 1980 al 1985 e poi una seconda volta dal 2001 al 2006. E con l’ex premier ha condiviso più di un tratto di strada. Ermini è stato capogruppo della Margherita dal 2004 al 2009 quando alla presidenza della Provincia di Firenze c’era Renzi, è poi dal 2009 al 2013 presidente del consiglio provinciale del capoluogo toscano.
Nel 2013 il salto in Parlamento: approda alla Camera dei deputati, eletto nelle liste del Pd. L’anno dopo arriva la nomina a responsabile Giustizia del partito, nella seconda segreteria Renzi. Sull’inchiesta Consip, che coinvolge anche Luca Lotti e il padre di Renzi, assume posizioni nette.
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Come gli interrogativi che pone di fronte all’ipotesi che il capitano del Noe Scafarto, che ha indagato per la procura di Napoli, possa aver compiuto dei `falsi´: «Prima si prende di mira Renzi poi si lavora su indagini? Ci sono mandanti?». In Parlamento è tornato con le elezioni di marzo ma stavolta si è trattato di un’esperienza brevissima terminata a luglio quando è stato scelto tra i laici del Csm.
2 – CSM, BONAFEDE: ERMINI? MAGGIORANZA TOGHE HA SCELTO DI FARE POLITICA
"Prendo atto che all'interno del Csm, c'è una parte maggioritaria di magistrati che ha deciso di fare politica!". Lo scrive su facebook il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede commentando l'elezione di David Ermini a vicepresidente Csm.
"Penso che la franchezza sia un valore nelle relazioni istituzionali! Non posso non prendere atto che i magistrati del Csm hanno deciso di affidare la vice presidenza del loro organo di autonomia ad un esponente di primo piano del Pd, unico politico eletto in questa legislatura tra i laici del Csm - scrive –
alfonso bonafede giovanni legnini
In questi anni, da deputato mi sono sempre battuto affinché, a prescindere dallo schieramento politico, il Parlamento individuasse membri laici non esposti politicamente. Una battaglia essenziale, a mio avviso, per salvaguardare l'autonomia della magistratura dalla politica". "Evidentemente sta più a cuore al ministro della Giustizia che alla maggioranza dei magistrati", conclude.