viktor orban giorgia meloni

LA RETROMARCIA DI ORBAN – AVVISATE LA MELONI: L’AUTOCRATE UNGHERESE HA RINUNCIATO A PORRE IL VETO SU DUE PROVVEDIMENTI (MINIMUM TAX E UCRAINA) IN CAMBIO DI UNO SCONTO SUI FONDI CONGELATI, CHE SONO PASSATI DAI 7,5 MILIARDI PROPOSTI DALLA COMMISSIONE AI 6,3 DECISI DAL CONSIGLIO - È LA PRIMA VOLTA CHE I GOVERNI DELL'UNIONE DANNO ATTUAZIONE AL MECCANISMO DI CONDIZIONALITÀ, CHE VINCOLA IL VERSAMENTO DEI FONDI AL RISPETTO DELLE NORME DELLO STATO DI DIRITTO. COME SI COMPORTERA’ “IO SO’ GIORGIA” IN CASO DI UN NUOVO BRACCIO DI FERRO TRA ORBAN E LA UE? DAGOREPORT

https://m.dagospia.com/dagoreport-su-meloni-la-riforma-del-mes-il-pnrr-macron-e-le-navi-ong-335314

 

Andrea Bonanni per Affari&Finanza – la Repubblica

 

VIKTOR ORBAN GIORGIA MELONI AL CONSIGLIO EUROPEO

Il ricatto non paga. O quantomeno paga poco. Il Consiglio Ue ha deciso di congelare 6,3 miliardi di euro di fondi europei destinati all'Ungheria (pari al 55 per cento del totale) per la mancata o incompleta attuazione delle riforme chieste a Budapest con l'obiettivo di ripristinare lo stato di diritto.

 

È la prima volta che i governi dell'Unione danno attuazione pratica al meccanismo di condizionalità, che vincola il versamento dei fondi proprio al rispetto dello stato di diritto e delle norme anti-corruzione. Altri 5,8 miliardi, che avrebbero dovuto andare all'Ungheria per il Recovery plan, sono stati approvati ma non verranno versati fino al completamento adempimento dei 27 provvedimenti chiesti da Bruxelles.

 

URSULA VON DER LEYEN - GIORGIA MELONI - VIKTOR ORBAN

Da mesi il premier ungherese Viktor Orban stava tenendo l'Europa sotto ricatto con i suoi veti, nella speranza di sbloccare i finanziamenti Ue. Il veto era caduto sulla "minimum tax", che impone una tassazione minima del 15 per cento sui profitti delle grandi multinazionali, e anche sul finanziamento di 18 miliardi destinato all'Ucraina: due provvedimenti che richiedono l'unanimità per essere approvati in Consiglio.

 

Alla fine, però, l'autocrate di Budapest ha dovuto cedere. Ha rinunciato a porre il veto sui due provvedimenti in cambio solo di uno sconto sui fondi congelati, che sono passati dai 7,5 miliardi proposti dalla Commissione (pari al 65 per cento del totale) ai 6,3 decisi dal Consiglio.

 

CHARLES MICHEL GIORGIA MELONI VIKTOR ORBAN - CONSIGLIO EUROPEO 15 DICEMBRE 2022

 

Probabilmente a fargli cambiare idea è stata la minaccia da parte degli altri governi di approvare comunque sia la "minimum tax" sia il finanziamento per l'Ucraina con una procedura rafforzata che lasciasse fuori Budapest, ma di aumentare per ritorsione l'entità dei fondi congelati e di bocciare del tutto i finanziamenti del Recovery fund. Questa prima applicazione pratica del meccanismo di condizionalità costituisce il più agguerrito tentativo dell'Unione europea di condizionare la politica interna di un Paese con l'obiettivo di ripristinare le regole dello stato di diritto. Sarà dunque molto interessante vedere quali ne saranno gli esiti. Sulla carta, l'Ungheria non ha perso nulla. Potrà infatti incassare i dodici miliardi di fondi che sono stati congelati se entro i prossimi due anni renderà davvero operative le riforme che ha promesso di attuare e che spaziano da un ripristino dell'indipendenza dei magistrati a norme più severe sugli appalti. Ma molto, evidentemente, dipenderà dalle valutazioni periodiche che la Commissione sarà chiamata a dare e che il Consiglio dovrà confermare. Prepariamoci dunque a nuovi ricatti, nuovi veti e nuovi bracci di ferro tra Budapest e Bruxelles perché sicuramente Orban cercherà ancora di forzare la mano dei suoi giudici europei. 

 

VIKTOR ORBAN FA GLI AUGURI A GIORGIA MELONI DOPO IL GIURAMENTOVIKTOR ORBAN GIORGIA MELONIGIORGIA MELONI VIKTOR ORBANGIORGIA MELONI VIKTOR ORBANgiorgia meloni con viktor orbanviktor orban e giorgia meloni atreju 2019MELONI E ORBANURSULA VON DER LEYEN GIORGIA MELONI VIKTOR ORBAN - CONSIGLIO EUROPEO 15 DICEMBRE 2022

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