boris johnson brexit no deal

RICORDATE LA BREXIT? - TORNA LO SPETTRO DEL “NO DEAL” - LE QUESTIONI PIÙ SPINOSE RIGUARDANO LA PESCA, LA CONCORRENZA LEALE, LE PARI OPPORTUNITÀ, LA GOVERNANCE DELL'ACCORDO E IL COORDINAMENTO DEI SISTEMI DI SICUREZZA SOCIALE - IL DEBITO PUBBLICO IN GRAN BRETAGNA SUPERA, PER LA PRIMA VOLTA LA SOGLIA DI 2MILA MILIARDI STERLINE IL RAPPORTO DEBITO/PIL E' STATO PARI AL 100,5%, CON UN AUMENTO DI 20,4 PUNTI PERCENTUALI RISPETTO ALL'ANNO PRECEDENTE

BREXIT DAVID FROST MICHEL BARNIER

Da “il Giornale”

 

Con il Covid che morde l'economia e il Pil che sprofonda per Londra si profila di nuovo lo spettro di una Brexit senza accordo. Tanti i nodi da sciogliere ancora sul tavolo della trattativa. Lo scoglio più difficile? La pesca perchè Bruxelles aspira a mantenere lo status quo per quanto riguarda le quote di pesca ma Londra non vuol prendere in considerazione questa ipotesi.

 

brexit

E poi ancora lontananza siderale per settori come la concorrenza leale, le pari opportunità, la governance dell'accordo e il coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale. Lo spettro del no deal si manifesta dunque otto mesi dopo l'uscita della Gran Bretagna dall'Unione europea. «Sono deluso, preoccupato e sinceramente sorpreso perché il primo ministro britannico Boris Johnson aveva detto a giugno che voleva accelerare i negoziati in estate. -dice Michel Barnier, capo negoziatore Ue per la Brexit,- Ma a luglio il negoziatore del Regno Unito non ha mostrato nessun passo avanti, e ha mantenuto le stesse posizioni anche nell'ultimo incontro.

 

DAVID FROST NEGOZIATORE BREXIT

E questo nonostante la nostra flessibilità». Parole che suonano come un'ultima chiamata. David Frost, che cura la trattativa per l'Inghilterra, ha ammesso che le vie di un accordo sembrano complicarsi sempre di più. Barnier ha ricordato che ci sono «quattro mesi e dieci giorni da oggi per far entrare in vigore accordo, da definire entro fine ottobre» e che «ogni ulteriore ritardo sulla scadenza di fine ottobre metterebbe a repentaglio il processo». Insomma, uno scenario no-deal sembra di nuovo a portata di mano anche perché secondo Barnier per ogni passo avanti se ne fanno due indietro.

 

GB: IL DEBITO PUBBLICO SUPERA PER LA PRIMA VOLTA 2MILA MLD STERLINE

festeggiamenti per la brexit 7

Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Il debito pubblico in Gran Bretagna supera, per la prima volta la soglia di 2mila miliardi sterline. A fine luglio, infatti, il debito pubblico si e' attestato a 2.004 miliardi di sterline, 227,6 miliardi in piu' rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Il rapporto debito/Pil e' stato pari al 100,5%, con un aumento di 20,4 punti percentuali rispetto all'anno precedente. E' la prima volta che supera il 100% dall'anno finanziario conclusosi nel marzo 1961. L'indebitamento pubblico del Regno Unito, escluse le banche del settore pubblico, si stima sia stato di 26,7 miliardi di sterline, 28,3 miliardi in piu' rispetto a luglio 2019 e il quarto piu' alto dall'inizio delle registrazioni nel 1993, ha affermato l'Office for National Statistics.

boris johnson discorso per la brexit

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…

trump musk xi

DAGOREPORT – DONALD TRUMP HA IN CANNA DUE ORDINI ESECUTIVI BOMBASTICI, CHE FIRMERÀ IL GIORNO DOPO L’INAUGURAZIONE: IL PRIMO INAUGURERÀ LA DEPORTAZIONE DI 9,5 MILIONI DI IMMIGRATI. MA IL SECONDO È ANCORA PIÙ BOMBASTICO: L’IMPOSIZIONE DEI DAZI SUI PRODOTTI CINESI - UN CLASSICO TRUMPIANO: DARE UNA RANDELLATA E POI COSTRINGERE L’INTERLOCUTORE A TRATTARE DA UNA POSIZIONE DI DEBOLEZZA. MA COME REAGIRÀ XI JINPING? CHISSÀ CHE AL DRAGONE NON VENGA IN MENTE DI CHIUDERE, PER LA GIOIA DI ELON MUSK, LE MEGAFABBRICHE DI TESLA A SHANGHAI…

salvini romeo

DAGOREPORT - CHI L'AVREBBE MAI DETTO: MASSIMILIANO ROMEO È IL PROTAGONISTA INDISCUSSO DELLA LEGA DI FINE 2024 - EX FEDELISSIMO DEL “CAPITONE”, È STATO L’UNICO A ESPORSI CONTRO IL SEGRETARIO, E OTTENERE LA LEADERSHIP IN LOMBARDIA – DOPO LA SUA SFIDA VINTA, ANCHE FEDRIGA È USCITO ALLO SCOPERTO CANNONEGGIANDO CONTRO L’EVENTUALE RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE - CHE SUCCEDERÀ AL CONGRESSO? NIENTE: SALVINI HA IN MANO LA MAGGIORANZA DEI DELEGATI, E L’ASSEMBLEA AVRÀ CARATTERE PROGRAMMATICO. MA LA DISSIDENZA CRESCE…

trump musk bitcoin

DAGOREPORT - A.A.A. ATTENZIONE ALLA MONETA: RITORNA MINACCIOSA SULLA SCENA GEOPOLITICA DEL MONDO - SUCCEDE CHE QUELLO SVALVOLATO ALLA KETAMINA DI ELON MUSK, DA QUANDO HA FINANZIATO LA CORSA PRESIDENZIALE DI DONALD TRUMP, SI È MESSO IN TESTA DI TRASFORMARE LA CASA BIANCA IN CASA MUSK. E COME “PRESIDENTE VIRTUALE” DEGLI STATI UNITI, L'UOMO PIU' RICCO DEL MONDO HA IN MENTE DI SOSTITUIRE LA MONETA REALE CON UNA VIRTUALE, CON UNA LEGGE CHE PREVEDA GLI ACQUISTI DI BITCOIN PER LE RISERVE VALUTARIE DEGLI STATI UNITI - MA FATTI DUE CONTI, ALL’AMERICA FIRST DI TRUMP CONVIENE DI TENERSI STRETTO IL SACRO DOLLARO CHE, AD OGGI, RAPPRESENTA LA MONETA DI SCAMBIO DEL 60% DEL MERCATO INTERNAZIONALE -NEL 2025 TRUMP DOVRÀ VEDERSELA NON SOLO COL MUSK-ALZONE CRIPTO-DIPENDENTE: IN CAMPO È SCESO PREPOTENTE IL PIU' ANTICO NEMICO DEL “VERDONE” AMERICANO: L’ORO…