rissa sfiorata davanti palazzo chigi tra ettore prandini e vertici piu europa

"NON VI VOTANO NEANCHE LE VOSTRI MOGLI" - RISSA SFIORATA DAVANTI A PALAZZO CHIGI TRA I VERTICI DI +EUROPA (RICCARDO MAGI E BENEDETTO DELLA VEDOVA) E IL PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI, ETTORE PRANDINI - ALLA BASE DELLO SCAZZO C'E' IL VOTO SUL DISEGNO DI LEGGE CHE INTRODUCE IL DIVIETO ALLA CARNE SINTETICA (CHE +EUROPA NON VUOLE) - IL RACCONTO DI DELLA VEDOVA: "PRANDINI È ARRIVATO COME UN OSSESSO DICENDOMI DELINQUENTE E CI HA AGGREDITI FISICAMENTE - CI SONO STATI SPINTONI E INSULTI, ED È DOVUTA INTERVENIRE LA POLIZIA..." - VIDEO

 

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(askanews) - Quasi rissa, con spintoni e toni molto accesi, davanti Palazzo Chigi tra il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini e i deputati di Più Europa Riccardo Magi e Benedetto Della Vedova. A riportare l'ordine è dovuta intervenire la polizia. Da stamattina gli agricoltori di Coldiretti con presidente Prandini sono in presidio per manifestare il proprio appoggio al ddl del Governo, oggi in votazione, contro il cibo sintetico. I due deputati si sono recati in piazza per manifestare, invece, il proprio dissenso nei confronti del provvedimento.

 

"E' tutta la mattina che Della Vedova provoca e questo non è rispettoso del lavoro che fanno milioni di agricoltori - ha poi commentato Prandini - è arrivato con un cartello rivolto alla Coldiretti che dice che noi coltiviamo ignoranza, quando noi siamo favorevoli da sempre alla ricerca e chiediamo che ci sia un approfondimento". "La mia reazione - ha aggiunto il presidente di Coldiretti - non è stata esagerata. Siamo stati subito divisi ma non ce ne era bisogno, perché non saremmo andati oltre a un confronto verbale. Ci può essere una posizione diversa, ma nessuno può permettersi di diffamare i nostri agricoltori".

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Quanto al fatto che Magi e Della Vedova hanno ripetutamente chiesto le dimissioni di Prandini, è lo stesso numero uno della Coldiretti a rispondere: "la mia associazione e i nostri agricoltori decideranno liberamente, perché il 20 dicembre abbiamo il rinnovo delle cariche, se ci dovesse essere un ricambio io rispetterò la volontà dei miei agricoltori. Penso che non spetti a Della Vedova deciderlo".

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