ROMA(NZO) CRIMINALE - IL 2011 SI CHIUDE COM’È INIZIATO: CON UNA SPARATORIA. GAMBIZZATO UN UOMO A SAN LORENZO PER UNA LITE CON IMMIGRATI (34 AMMAZZATI DALLE GANG QUEST’ANNO) - ALE-DANNO PENSA A CAMBIARE IL LOGO DELLA POLIZIA MUNICIPALE INVECE DI SPENDERE SOLDI PER AUMENTARE GLI AGENTI (COME PREVISTO DAL TERZO PATTO PER ROMA SICURA) - IL QUESTORE TAGLIENTE NON PARLA DI PREVENZIONE MA DEL “POSITIVO AUMENTO DEGLI ARRESTI” - MA NON SARÀ CHE SE AUMENTANO GLI ARRESTI VUOL DIRE CHE SONO AUMENTATI I REATI?...

Grazia Longo per "La Stampa"

Un'altra sparatoria. Un altro gambizzato. A San Lorenzo, quartiere universitario e della movida, ieri mattina all'alba, Carmelo Fichera, un catanese di 45 anni con precedenti per droga, è stato ferito «solo perché ho sgridato degli extracomunitari che stavano danneggiando le auto in sosta». Pare che questa sia solo una parte della verità, non è escluso che dietro si possa celare un regolamento di conti per lo spaccio.

E così sale la tentazione di cedere alla suggestione di una città stile «Romanzo criminale». Tanto più che l'anno si chiude all'insegna di com'era iniziato: a gennaio un pregiudicato calabrese venne freddato al Prenestino. Ma Roma non è il Far West, né una città insicura. Eppure la sfilza degli agguati (34 omicidi nell'ultimo anno) fa riflettere - non a caso divampa la polemica politica contro il sindaco Alemanno e l'attenzione delle forze dell'ordine resta alta. La guerra tra bande e piccoli boss per il controllo dello spaccio di droga sembra l'origine più probabile della raffica di aggressioni. L'aspetto insolito, tuttavia, è l'eccessiva disinvoltura nell'uso delle armi per regolare conti che, a detta degli investigatori, sono di «piccolo cabotaggio».

Il questore Francesco Tagliente: «Riteniamo la situazione molto grave, anche se alcuni episodi sembrano ricondursi a "sgarri" legati al piccolo spaccio. Su ogni singolo episodio gli uffici investigativi stanno esprimendo il massimo sforzo, incrociando i diversi episodi anche alla ricerca di connessioni. Tra i dati positivi della questura: gli arresti per furto sono aumentati del 24% e quelli per rapina del 21%».

Anche il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Maurizio Mezzavilla, sottolinea «migliori risultati dell'attività investigativa di prevenzione e repressione sul territorio. L'aspetto che più stride è il maggiore ricorso alle armi da fuoco: in passato, per gli stessi motivi, si assisteva alle ferite da coltello, la cosiddetta "puncicata". L'arsenale che abbiamo sequestrato dieci giorni fa nel garage di un pregiudicato fa riflettere su una più elevata circolazione di armi. Manteniamo sempre molto alto il livello di attenzione». E il procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo, responsabile della Direzione distrettuale antimafia di Roma, alza la guardia «sugli episodi di sangue e i conflitti tra bande».

Intanto, la giunta di centrodestra guidata da Gianni Alemanno è bersagliata dalle critiche. Di «violenza senza controllo» parla il segretario romano del Pd, Marco Miccoli, al quale fa eco il presidente nazionale dei Verdi, Angelo Bonelli che insiste anche «sull'evidente penetrazione della criminalità organizzata nel tessuto sociale ed economico».

Il segretario del Pdl Roma, Gianni Sammarco, prende invece le difese di Alemanno invitando la sinistra a controllare chi fosse alla guida del Campidoglio ai tempi delle Br o della Banda della Magliana. Il vicepresidente del Senato, Vannino Chiti, chiede al ministro dell'Interno di adottare «misure efficaci» contro «un reale rischio di degrado, che va combattuto con ogni mezzo». Mentre Fabrizio Santori, presidente della Commissione sicurezza di Roma Capitale, stigmatizza «i ritardi del rinforzo di polizia e carabinieri previsto dal Terzo Patto per Roma».

 

GIANNI ALEMANNO GIANNI ALEMANNO PUPI AVATI FRANCESCO TAGLIENTEUOMO GAMBIZZATO A SAN LORENZO DA REPUBBLICAUOMO GAMBIZZATO A SAN LORENZO DA REPUBBLICA

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