BRUSH HOUR, LEGGI OGGI LE NOTIZIE DI DOMANI – IL ROTTAM’ATTORE S’INTASCA UN PARTITO INTERO. MINORANZA INTERNA CONDANNATA A RESTARE NEL PD, MA IN PARLAMENTO CI SONO 150 DEPUTATI CHE POTREBBERO BLOCCARE RENZIE - ALLA FINE LA PARTITA SI DECIDERA’ SUGLI EMENDAMENTI E MAGARI MATTEO APRIRA’ A QUALCHE MODIFICA. MA GIUSTO AL TRAGUARDO

Francesco Bonazzi per Dagospia

Il partito in tasca. Matteo Renzi prende con filosofia le dimissioni di Gianni Cuperlo e non gli risparmia neppure un'ultima predica. "Le critiche si accettano", risponde il Rottam'attore all'ex presidente del Pd che lamentava scarsa democrazia interna. La verità è che nel giro di poche settimane, nominando una segreteria giovane e motivata e portando a casa l'accordo con Silvio Berlusconi, Renzie ha totalmente oscurato "Fassina-chi?'" e i suoi fratelli.

La stessa minoranza interna è divisa, con i Giovani Turchi che non s'accodano alle proteste di dalemiani e bersaniani. Inoltre la sola idea di una scissione, smentita con forza anche oggi da Stefano Fassina, diventa un azzardo imperdonabile alla vigilia di una legge elettorale tosa-cespugli. Diversi i rapporti di forza in Parlamento, dove adesso si sposta la partita.

Tecnicamente si parte domani a Montecitorio dalla commissione Affari costituzionali, dove sarà presentato il testo-base dell'accordo siglato sabato al Nazareno. Il disegno di legge dovrebbe poi arrivare in Aula il 27, o più probabilmente il 29-30 per dare modo ai deputati di Sel (riuniti a congresso tra il 24 e il 26) di partecipare alla discussione.

Ma il problema non è né il partito di Vendola, né quello del Rigor Montis. Il problema è tutto in casa democrat, perché alla Camera è previsto il voto a scrutinio segreto e a Palazzo Madama Renzie conta su non più di un quarto dei senatori Pd.

Il calcolo che turba la marcia del Rottam'attore è quello in base al quale ci sarebbero ancora 150 deputati in mano alla minoranza del partito. Che cosa faranno? Come si muoveranno? Molti di loro sanno che non verrebbero ricandidati neppure se passassero tutte le domeniche in curva Fiesole in ginocchio sui ceci e con la scarpetta viola.

Ma non tutti hanno perso la speranza. In ogni caso un personaggio come Cuperlo non si muoverà nell'ombra, ma alla luce del sole. Il che vuol dire riversare tutti i dubbi manifestati sulla legge elettorale in un qualche emendamento che forzi le maglie delle liste bloccate e introduca le preferenze.

La battaglia degli emendamenti sarà condotta anche dagli alfaniani e qui possono arrivare le sorprese dallo stesso Renzie. Perché è chiaro che oggi l'accordo con il Banana "è intoccabile, se no viene giù tutto". Siamo appena all'inizio e se si cominciano ad aprire crepe, alla fine restano due calcinacci.

Ma tra un paio di mesi, quando si entrerà in campagna elettorale per le Europee e il segretario del Pd avrà urgenza di portare a casa il risultato, perfino un caterpillar come lui potrebbe trovare conveniente accettare qualche modifica parlamentare.

 

 

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