rutte orban

“RUTTE MI ODIA” – DURISSIMO J’ACCUSE DI ORBÁN NEI CONFRONTI DEL PREMIER OLANDESE: "SE L'INTESA NON SI FA È PER COLPA SUA. È LUI CHE HA INIZIATO QUESTA FACCENDA. L'OLANDESE È IL VERO RESPONSABILE PER TUTTO IL CAOS DI IERI" - POI HA ACCUSATO RUTTE DI VOLER PUNIRE L'UNGHERIA: "CI STA ATTACCANDO DURAMENTE E HA FATTO CAPIRE CHE VISTO CHE, A SUO AVVISO, NON RISPETTIAMO LO STATO DI DIRITTO DOBBIAMO ESSERE PUNITI FINANZIARIAMENTE..."

Francesca Basso per corriere.it

 

VIKTOR ORBAN GIUSEPPE CONTE

Che non sarebbe stato facile trovare un accordo era chiaro già nei giorni precedenti al Consiglio europeo che da venerdì 17 luglio sta cercando di trovare un accordo sul Recovery Fund — il pacchetto di aiuto che mira a sostenere la ripresa dei Paesi più colpiti dalla crisi scatenata dal Covid — e il bilancio Ue 2021-2027 a cui è collegato. C’è chi ipotizzava la necessità di un secondo vertice e domenica mattina la situazione appare ancora incerta sulla possibilità di trovare un’intesa.

 

In ballo c’è una pioggia di miliardi che l’Olanda e gli altri Paesi nordici (Austria, Svezia, Danimarca e Finlandia) vogliono diminuire. In più il premier olandese Mark Rutte vuole il potere di veto sui piani di riforma che dovranno presentare gli Stati membri per ottenere i fondi. Ma sul tavolo non c’è solo questo.

 

rutte

C’è anche il legame tra aiuti e rispetto dello Stato di diritto che Ungheria e Polonia esigono sia eliminato. Per tentare di avvicinare le distanze tra i Paesi il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Emmanuel Macron stanno portando avanti incontri bilaterali prima dell’inizio del dibattito in plenaria, che era inizialmente previsto per mezzogiorno. I faccia a faccia sono ancora in corso. E il dibattito è stato nuovamente rinviato, questa volta alle 17.30.

berlusconi orban

 

Gli incontri

Il primo della mattina è stato l’incontro tra il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen (sua è la proposta originaria del Recovery Fund), la cancelliera tedesca Angela Merkel che è anche presidente di turno dell’Ue e il presidente francese Emmanuel Macron.

 

conte rutte merkel michel

Al suo arrivo all’Europa Building, il palazzo che ospita il vertice, Merkel ha messo le mani avanti dicendo che ci sono ancora posizioni diverse sull’entità degli aiuti, sulle regole per accedervi e su come applicarle: «Non posso ancora dire se troveremo una soluzione. C’è molta buona volontà, ma potrebbe darsi che oggi non venga raggiunto un risultato». E così il presidente Macron: «Dobbiamo trovare un compromesso, penso che sia possibile ma questo compromesso non può andare a discapito dell’ambizione europea.

putin orban

 

E non per principio, ma perché siamo davanti ad una situazione senza precedenti». Il premier Giuseppe Conte ha incontrato successivamente la cancelliera e il presidente francese, il premier spagnolo Pedro Sanchez e la presidente della Commissione Ursula von der Leyen.

 

Anche i nordici si sono riuniti: all’olandese Mark Rutte, all’austriaco Sebastian Kurz, allo svedese Stefan Lofven e alla danese Mette Frederiksen si è unita la premier finlandese Sanna Marin. La Finlandia non fa parte formalmente parte del gruppo dei «frugali» ma ha manifestato posizioni simili nelle ultime settimane sui temi del Recivery Fund e del bilancio Ue.

conte rutte

 

 

Lo Stato di diritto

Il premier olandese Rutte è stato determinato anche nel chiedere un legame forte tra accesso ai fondi e rispetto dello Stato di diritto, suscitando la reazione del premier ungherese Victor Orban: «Non so per quale motivo personale il premier olandese odi me o l’Ungheria», ha detto il leader magiaro in una conferenza stampa.

 

merkel rutte

«Ci sta attaccando duramente e ha fatto capire che visto che, a suo avviso, l’Ungheria non rispetta lo Stato di diritto deve essere punita finanziariamente», ha aggiunto, «ma questa è la sua personale opinione e non è accettabile perché ancora sulla situazione dello Stato di diritto in Ungheria non c’è una decisione» riferendosi alla procedura Ue avviata contro Budapest, in base all’articolo 7. Sulla posizione di Rutte anche il cancelliere austriaco Kurz:

 

«Questo è un problema serio perché credo che su questo tema non possiamo scendere a compromessi». Tra i vari mini-vertice, c’è stato un confronto anche tra Paesi mediterranei e quelli «frugali»: il premier Giuseppe Conte, il primo ministro spagnolo Sanchez e il premier greco Mitsotakis hanno partecipato a un incontro con i leader di Olanda, Svezia, Austria e Danimarca.

DONALD TUSK VIKTOR ORBANVIKTOR ORBAN

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