S’È AMMOSCIATO IL PARTITO DI GIGGINO! NESSUNA LISTA ARANCIONE ALLE PROSSIME AMMINISTRATIVE - IL PD SOTTO ‘O VESUVIO SEGUE LA LINEA DEL SINDACO DI SALERNO DE LUCA: OPPOSIZIONE AL DUPLEX “CALDORAGISTRIS” - MEGA ATTACCO DEL PD SULLA SANITA’ A 24 ORE DALL’ARRESTO DEL PRIMARIO DEL CARDARELLI, PAOLO IANNELLI - IL GOVERNATORE, QUASI SFANCULATO DAL PDL, RESTA SOLO COI SUOI GAROFANI ARANCIONI - MA CHE FINE FARANNO GLI ASSESSORI TECNICI VICINI AL CENTROSINISTRA? AH SAPERLO…

Carlo Tarallo per Dagospia

1- Niente da fare: almeno per le prossime amministrative il movimento di Luigi De Magistris, tante volte annunciato ma fino ad ora mai nemmeno seriamente progettato, resterà ai box.

Anzi, in officina: le possibilità di organizzarsi in tempo sono ridotte a zero, mentre a livello nazionale, a quanto pare, i compagni di cordata pugliesi (Michele Emiliano in particolare) hanno ormai preso il sopravvento e si preparano a guidare la lista civica nazionale alle prossime politiche. "Se De Magistris vuole aderire alla Lista Emiliano - malignano da Bari - è il benvenuto...".

Ma che fine ha fatto "Italia è Tua"? Dove è finito il fantomatico partito arancione, quello che avrebbe dovuto diffondere in tutta la penisola il Verbo Rivoluzionario Gigginiano? Non si sa. Quello che si sa è che qualche timidissimo tentativo di replicare, almeno in altri comuni della provincia di Napoli l'esperienza di "Napoli è Tua" (la lista di De Magistris) è naufragato prima ancora di salpare.

2 - Il partito di Giggino già in rottamazione? Why not? Intanto, il narcisindaco si barcamena tra la lotta proletaria della Fiom (oggi ha aderito alla campagna pro-assunzione alla Fiat degli operai iscritti al sindacato) e i lustrini e le paillettes dellla Coppa America, in programma tra un mese.

Tra gare d'appalto non ancora assegnate e dita incrociate, arriva lo spiffero choc: i disoccupati organizzati avrebbero in mente clamorose iniziative per manifestare la loro rabbia in occasione dell'evento. Prove generali questa mattina: in duecento hanno invaso il cantiere di via Caracciolo e si sono messi a ripulire la scogliera armati di sacchetti, scope e palette. Occupyamericascup in vista? Ah saperlo...

3- Tempi duri per Stefano Caldoro: da quando il Pd ha rotto il "patto della trombetta", quello che garantiva una opposizione morbida in Campania da parte dei sinistrati, sul Governatore (ex?) berluscone piovono ogni giorno accuse pesantissime che fanno sghignazzare, ma tanto, anche il Pdl di Nitto Palma, partito mai amato (ricambiato) dal presidente della Regione.

E così, il "garofano arancione" è rimasto solo con i suoi giapponesi socialisti a difendere il fortino di Santa Lucia. Motivo del dietrofront sinistrato? Semplice: ormai nel Pd campano è passata la linea del sindaco di Salerno Vincenzo De Luca: "Contro Caldoro e contro De Magistris". E così, anche il vertice regionale sinistrato, che per due anni ha flirtato con Caldoro, ora fa a gara a chi la spara più cattiva contro il governatore.

Stamattina il capogruppo per mancanza di prove Peppe Russo ci è andato giù duro sulla sanità: "Faccio un pubblico appello al presidente Caldoro affinché intervenga per far cessare l'ennesimo mercato delle vacche che si sta consumando nelle aziende sanitarie ed ospedaliere campane. I buoni propositi si sono dissolti, nel giro di pochi mesi, come neve al sole". A proposito: chi saranno i protagonisti dei "corposi conflitti d'interesse" nel mondo della sanità di cui parla Russo? Fuori i nomi!

4- Attacchi che fanno molto ma molto male, soprattutto perché arrivano 24 ore dopo l'arresto del primario del Cardarelli Paolo Iannelli, sostenitore del presidente alle ultime elezioni dopo una vita passata a sinistra. Guerra aperta? "Caldoro - spiffera a Dagospia un sinistrato romano di primo piano - ha fallito tutti gli obiettivi, e ora non ha più un governo nazionale che lo copre. Da questo momento in avanti, non avrà tregua". E se fossero gli assessori tecnici vicini al centrosinistra a fare le spese di questa guerra? E Guido Trombetti, potentissimo assessore alla Ricerca, ex rettore e da sempre considerato "de sinistra?". Che fine farà? "Fatti loro!"...

 

de magistris con la bandanaCALDORO STEFANOOCCUPYAMERICASCUP PH GENNY MANZO nitto palmaGUIDO TROMBETTI DISOCCUPATI ORGANIZZATI QUESTA MATTINA A VIA CARACCIOLO PH GENNY MANZO MUNNEZZA DALLA SCOGLIERA PH GENNY MANZO CERAVAMO TANTO AMATI DE MAGISTRIS CON ZEDDA EMILIANO E VENDOLA

Ultimi Dagoreport

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…

ignazio la russa giorgia meloni daniela santanche lucio malan

DAGOREPORT - DANIELA SANTANCHÈ A FINE CORSA? IL CAPOGRUPPO DI FDI IN SENATO, LUCIO MALAN, È A PALAZZO CHIGI E POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO MINISTRO DEL TURISMO, AL POSTO DELLA “PITONESSA” – IERI L’INCONTRO TRA IGNAZIO LA RUSSA E GIORGIA MELONI: LA DUCETTA POTREBBE AVER CHIESTO AL PRESIDENTE DEL SENATO, IN QUANTO AVVOCATO DELL’IMPRENDITRICE, RASSICURAZIONI SULLA SENTENZA DI PRIMO GRADO. LA RISPOSTA? CARA GIORGIA, NON TI POSSO GARANTIRE NIENTE. COME SAI, LA LEGGE PER I NEMICI SI APPLICA, E PER GLI AMICI SI INTERPRETA. MORALE DELLA FAVA: LA “SANTA” HA UN PIEDE E MEZZO FUORI DAL MINISTERO - LA SMENTITA DI PALAZZO CHIGI